Eventi e cultura
"Il meglio Sud": l'inno alla speranza di Lino Patruno
Presentato in biblioteca il libro dell'ex direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno
Trani - sabato 31 ottobre 2015
10.26
Un libro per provare a raccontare il Sud, provando a dimenticare, almeno per un attimo, il profondo divario col Nord. Nella serata di ieri, presso la biblioteca comunale di Trani, Lino Patruno, , giornalista e saggista e storico direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno, ha presentato il suo ultimo libro "Il meglio Sud" (edizione Rubbettino Editore). Dopo una breve prefazione dell'assessore alla Cultura Grazia di Staso, Patruno ha descritto il Meridione con tutte le sue sfaccettature, mettendo a confronto aspetti positivi e negativi.
Per il giornalista è stato impossibile non sottolineare quanto il Mezzogiorno sia ancora profondamente legato alla mafia e alla camorra. «Entrambe - ha spiegato - attecchiscono dove domina indisturbata l'ignoranza e dove mancano le prospettive per il futuro. Protagonisti del Sud sono anche i tanti problemi legati alle infrastrutture, ai trasporti e ai pessimi collegamenti che non fanno altro che aumentare l'isolamento».
Lino Patruno, con il suo libro, farà scoprire agli italiani un Sud con tanti segni più, invece dei soliti, tanti, segni meno. Un Sud senza il quale l'Italia non potrebbe andare avanti, un Sud con inaspettati primati produttivi nazionali. «Ci sono aziende del Sud - ha raccontato - molto più robuste di quelle di interi Stati europei. A Monopoli, per esempio, c'è un'azienda che sta programmando il super treno giapponese. Le aziende non mancano ed è anche per questo che negli ultimi tempi - ha proseguito - si sta verificando il fenomeno di ritorno dei cervelli in fuga, un fenomeno che, spero, possa essere caratterizzato da valori sempre in aumento. Il mio - ha concluso - è un vero e proprio inno alla speranza».
Per il giornalista è stato impossibile non sottolineare quanto il Mezzogiorno sia ancora profondamente legato alla mafia e alla camorra. «Entrambe - ha spiegato - attecchiscono dove domina indisturbata l'ignoranza e dove mancano le prospettive per il futuro. Protagonisti del Sud sono anche i tanti problemi legati alle infrastrutture, ai trasporti e ai pessimi collegamenti che non fanno altro che aumentare l'isolamento».
Lino Patruno, con il suo libro, farà scoprire agli italiani un Sud con tanti segni più, invece dei soliti, tanti, segni meno. Un Sud senza il quale l'Italia non potrebbe andare avanti, un Sud con inaspettati primati produttivi nazionali. «Ci sono aziende del Sud - ha raccontato - molto più robuste di quelle di interi Stati europei. A Monopoli, per esempio, c'è un'azienda che sta programmando il super treno giapponese. Le aziende non mancano ed è anche per questo che negli ultimi tempi - ha proseguito - si sta verificando il fenomeno di ritorno dei cervelli in fuga, un fenomeno che, spero, possa essere caratterizzato da valori sempre in aumento. Il mio - ha concluso - è un vero e proprio inno alla speranza».