Religioni
A Trani sette diaconi saranno ordinati presbiteri
La solenne concelebrazione eucaristica si terrà in Cattedrale sabato 12 ottobre
Trani - mercoledì 9 ottobre 2024
12.44 Comunicato Stampa
Mons. Leonardo D'Ascenzo, sabato 12 ottobre 2024, a Trani, nella Cattedrale, alle ore 16.00, durante una solenne concelebrazione eucaristica ordinerà presbiteri sette diaconi.
Questi sono i nomi dei futuri presbiteri:
«Mi piace considerare l'ordinazione presbiterale - ha affermato l'Arcivescovo Leonardo D'Ascenzo - come un dono del Signore alla Chiesa. E questo è un motivo di grande gioia per tutti noi. Auspico che tutta la comunità diocesana voglia accompagnare i sette ordinandi con la preghiera costante, non solo ora, ma anche dopo l'ordinazione. Essi sono chiamati a configurarsi a Cristo nel servizio sacerdotale e nella comunione ecclesiale, perfezionandosi sempre più nel tempo. Che siano come Gesù, Vangelo della Carità!».
I sette diaconi si apprestano ad accogliere definitivamente il dono della chiamata. «Un dono totale, gratuito, per servire i fratelli e le sorelle, con una particolare predilezione verso i più fragili, i più poveri, i più soli e indifesi», afferma Silvio parlando della sua storia.
Un cammino ecclesiale che nasce dall'incontro con l'altro: «Non si può essere prete se non si è costruttori di relazioni, innanzitutto con Dio», spiega Leonardo. Francesco aggiunge che il suo "sì" è ad un progetto d'amore che è chiamato a condividere con tutti.
«Proprio l'Amore, che è Dio stesso, è al centro del dono del sacerdozio», spiega Michele Fabiano. La scelta sacerdotale è una risposta d'amore a un Dio che chiama e invia, ricorda Salvatore. Per Michele Cusanno, diventare prete significa mettersi al servizio delle persone e accompagnarle a conoscere sempre più Gesù.
Vocazioni nate nel segno della quotidianità, dove «progressivamente tutte le cose si illuminano, fino a quando la vocazione cristiana assume un profilo più definito: quello del sacerdozio», spiega Giuseppe.
Indicazioni per il parcheggio:
Questi sono i nomi dei futuri presbiteri:
- Giuseppe Alberto Cassano, 37 anni, della parrocchia SS. Crocifisso in Barletta, attualmente collaboratore presso la parrocchia S. Maria del Pozzo in Bisceglie;
- Michele Cusanno, 43 anni, della parrocchia San Francesco in Corato, attualmente collaboratore presso la parrocchia Cuore Immacolato in Barletta
- Michele Fabiano, 28 anni, della parrocchia di San Magno Vescovo e Martire in Trani, attualmente collaboratore presso la parrocchia Cuore Immacolato in Barletta
- Leonardo Gaudioso, 26 anni, della parrocchia di Santa Chiara in Trani, attualmente collaboratore presso la parrocchia San Paolo in Barletta
- Francesco Mennea, 26 anni, della parrocchia Spirito Santo in Barletta, attualmente collaboratore presso la parrocchia Santa Maria in Passavia in Bisceglie;
- Salvatore Scaringella, 28 anni, della parrocchia Santa Maria Greca in Corato, attualmente collaboratore presso la parrocchia Santa Maria di Passavia in Bisceglie;
- Silvio Caldarola, 30 anni, della parrocchia S. Maria di Passavia in Bisceglie, attualmente collaboratore parrocchiale presso la parrocchia Beata Maria Vergine di Loreto in Trinitapoli.
«Mi piace considerare l'ordinazione presbiterale - ha affermato l'Arcivescovo Leonardo D'Ascenzo - come un dono del Signore alla Chiesa. E questo è un motivo di grande gioia per tutti noi. Auspico che tutta la comunità diocesana voglia accompagnare i sette ordinandi con la preghiera costante, non solo ora, ma anche dopo l'ordinazione. Essi sono chiamati a configurarsi a Cristo nel servizio sacerdotale e nella comunione ecclesiale, perfezionandosi sempre più nel tempo. Che siano come Gesù, Vangelo della Carità!».
I sette diaconi si apprestano ad accogliere definitivamente il dono della chiamata. «Un dono totale, gratuito, per servire i fratelli e le sorelle, con una particolare predilezione verso i più fragili, i più poveri, i più soli e indifesi», afferma Silvio parlando della sua storia.
Un cammino ecclesiale che nasce dall'incontro con l'altro: «Non si può essere prete se non si è costruttori di relazioni, innanzitutto con Dio», spiega Leonardo. Francesco aggiunge che il suo "sì" è ad un progetto d'amore che è chiamato a condividere con tutti.
«Proprio l'Amore, che è Dio stesso, è al centro del dono del sacerdozio», spiega Michele Fabiano. La scelta sacerdotale è una risposta d'amore a un Dio che chiama e invia, ricorda Salvatore. Per Michele Cusanno, diventare prete significa mettersi al servizio delle persone e accompagnarle a conoscere sempre più Gesù.
Vocazioni nate nel segno della quotidianità, dove «progressivamente tutte le cose si illuminano, fino a quando la vocazione cristiana assume un profilo più definito: quello del sacerdozio», spiega Giuseppe.
Indicazioni per il parcheggio:
- Auto: Porta Vassalla, Piazza Pastore, Piazza Trieste (In queste zone la ZTL sarà disattivata)
- Pullman: Sosta in Piazza Sant'Agostino per far scendere i fedeli per partecipazione alla santa messa – Via dei Finanzieri, Parcheggio dedicato ai pullman