Vita di città
Abusivismo e assenza di controlli, problemi al mercato settimanale
Dura nota di Unimpresa Bat: «È finito il tempo degli opportunismi»
Trani - venerdì 10 ottobre 2014
8.22
«È arrivata a seguito della riunione del Consiglio Direttivo dell'Associazione Unimpresa Bat, la conferma di quanto la situazione del mercato settimanale di Trani sia diventata incandescente e molto preoccupante». In queste parole è espressa da parte di Unipresa Bat tutta la preoccupazione per la situazione. «Continua, infatti - si legge nella nota inviata dalla segreteria dell'Associazione -, il declino pressoché inarrestabile e progressivo di quello che, un tempo quando si svolgeva nel centro urbano, rappresentava il vero fulcro culturale e sociale della vita cittadina. Mentre dobbiamo assistere a continue lotte di fazioni tutte interne alle cerchie politico-amministrative, il commercio tranese è allo sbando e l'esempio di quanto sta accadendo all'interno del mercato settimanale ne è la lampante dimostrazione.
L'assenza totale di controlli da parte di quella che una volta si chiamava la Squadra Annonaria della Polizia Locale, che funzionava anche molto bene al punto da rappresentare un fortissimo deterrente per abusi e sopraffazioni, che oggi non sappiamo se esista ancora oppure sia stata dismessa, significa aumento esponenziale ed incontrollato dell'abusivismo commerciale senza regole, per la maggior parte rappresentato da soggetti di altra e diversa nazionalità con un enorme danno arrecato alle casse comunali visto che ormai nessuno più si incarica di far pagare, a questi soggetti che non sono concessionari di posteggio, i canoni previsti sia per l'occupazione delle aree che per lo smaltimento dei rifiuti con la conseguenza che le casse comunali non introitano ed aumenta anche la concorrenza sleale verso i cosiddetti "regolari".
Abusivismo eccessivo ed assenza di controlli significa anche occupazione di spazi al di fuori di quelli consentiti con aggravio delle già molto precarie condizioni di sicurezza che mettono a rischio operatori e consumatori. I problemi legati alla viabilità, alle condizioni igienico-sanitarie e alla sicurezza interna al mercato sono noti e negli anni si sono aggravati, nonostante timidi tentativi lodevoli come quello di istituire i bagni all'interno dello stadio.
Abbiamo condiviso pubblicamente le osservazioni dall'attento e concreto Comitato di Quartiere Stadio ma l'auspicato inizio di una nuova forma di concertazione è svanito senza ancora mai nascere ed ecco che i problemi si sono aggravati di settimana in settimana nel crescente disinteresse generale. Trani merita di più, continuiamo a ripeterlo ancora oggi e Trani merita di più da molti punti di vista e di questo gli stessi tranesi ne sono fortemente consapevoli quindi non siano annientate le menti pensanti e soprattutto si dia spazio a proposte e buoni propositi. Il tempo della concretezza e del cambiamento non può rimanere solo spot senza azioni visibili e tangibili quindi il tempo del recupero c'è e forse tutti gli elementi di negatività possono proprio rappresentare un punto di ripartenza per ridare dignità all'intero comparto commerciale tranese fortemente discriminato, umiliato ed emarginato.
È finito il tempo degli opportunismi - conclude la nota - che hanno creato quel distacco fortissimo e profondo tra il mondo delle imprese e quello istituzionale e ciò è stato reso possibile anche a causa di inesistenti e flebili rappresentanze rivelatesi nel tempo opportunistiche ed orientate al raggiungimento di godimenti personali. Il tempo del cambiamento quindi è maturo e non cogliere questo tempo significa continuare ad avvicinarsi in maniera irreversibile a quella pericolosa ultima linea verso il baratro che sta divorando ormai l'intera nostra Nazione e il declino delle nostre Comunità locali e questo, purtroppo, nessuno ormai può più nasconderlo».
L'assenza totale di controlli da parte di quella che una volta si chiamava la Squadra Annonaria della Polizia Locale, che funzionava anche molto bene al punto da rappresentare un fortissimo deterrente per abusi e sopraffazioni, che oggi non sappiamo se esista ancora oppure sia stata dismessa, significa aumento esponenziale ed incontrollato dell'abusivismo commerciale senza regole, per la maggior parte rappresentato da soggetti di altra e diversa nazionalità con un enorme danno arrecato alle casse comunali visto che ormai nessuno più si incarica di far pagare, a questi soggetti che non sono concessionari di posteggio, i canoni previsti sia per l'occupazione delle aree che per lo smaltimento dei rifiuti con la conseguenza che le casse comunali non introitano ed aumenta anche la concorrenza sleale verso i cosiddetti "regolari".
Abusivismo eccessivo ed assenza di controlli significa anche occupazione di spazi al di fuori di quelli consentiti con aggravio delle già molto precarie condizioni di sicurezza che mettono a rischio operatori e consumatori. I problemi legati alla viabilità, alle condizioni igienico-sanitarie e alla sicurezza interna al mercato sono noti e negli anni si sono aggravati, nonostante timidi tentativi lodevoli come quello di istituire i bagni all'interno dello stadio.
Abbiamo condiviso pubblicamente le osservazioni dall'attento e concreto Comitato di Quartiere Stadio ma l'auspicato inizio di una nuova forma di concertazione è svanito senza ancora mai nascere ed ecco che i problemi si sono aggravati di settimana in settimana nel crescente disinteresse generale. Trani merita di più, continuiamo a ripeterlo ancora oggi e Trani merita di più da molti punti di vista e di questo gli stessi tranesi ne sono fortemente consapevoli quindi non siano annientate le menti pensanti e soprattutto si dia spazio a proposte e buoni propositi. Il tempo della concretezza e del cambiamento non può rimanere solo spot senza azioni visibili e tangibili quindi il tempo del recupero c'è e forse tutti gli elementi di negatività possono proprio rappresentare un punto di ripartenza per ridare dignità all'intero comparto commerciale tranese fortemente discriminato, umiliato ed emarginato.
È finito il tempo degli opportunismi - conclude la nota - che hanno creato quel distacco fortissimo e profondo tra il mondo delle imprese e quello istituzionale e ciò è stato reso possibile anche a causa di inesistenti e flebili rappresentanze rivelatesi nel tempo opportunistiche ed orientate al raggiungimento di godimenti personali. Il tempo del cambiamento quindi è maturo e non cogliere questo tempo significa continuare ad avvicinarsi in maniera irreversibile a quella pericolosa ultima linea verso il baratro che sta divorando ormai l'intera nostra Nazione e il declino delle nostre Comunità locali e questo, purtroppo, nessuno ormai può più nasconderlo».