Scuola e Lavoro
«Acquisti di Natale, i tranesi hanno giocato al risparmio»
Acquaviva (Confcommercio): «Futuro incerto, si spende sempre meno»
Trani - martedì 4 gennaio 2011
Fra due giorni partono i saldi, intanto è tempo di bilanci (seppur ancora parziali) sull'andamento del commercio nel periodo natalizio. I primi dati fanno registrare in quasi tutti i settori merceologici un segno meno rispetto all'anno precedente. Si salva solo l'abbigliamento di lusso, che chiude con un lieve ma significativo segno più. In generale, invece, non è andata bene.
Girolamo Acquaviva, da quasi due anni presidente di Confcommercio Trani, prova a spiegare il perché di questa caduta dei consumi. «Il quadro economico generale - spiega - è profondamente cambiato, anche a Natale. I consumatori, pur non rinunciando ai regali, denotano la massima attenzione al risparmio ed alle promozioni. I dati che si registravano prima della crisi sono un ricordo lontano. Probabilmente non torneremo mai più a quei livelli. C'è una spasmodica attenzione a come si spende, a prescindere dal reale potere d'acquisto delle famiglie. Anche a Natale si è speso meno non tanto per la mancanza di liquidità ma per un forte senso di incertezza sul futuro che aleggia sulle persone. Questa paura verso il domani stimola un comportamento da formica».
Come sempre accade, adesso si ripone attenzione sulla stagione dei saldi. «Fosse per me - spiega Acquaviva - li abolirei e darei ai commercianti la facoltà di scegliere come e quando applicare gli sconti. Ci sono però delle leggi regionali che impongono questi passaggi, anche se molti commercianti le disattendono con meccanismi poco trasparenti. Dal 6 gennaio faccio appello alla serietà degli esercenti, invitando i consumatori a prestare la massima attenzione alle offerte. Noi siamo a disposizione per qualsiasi tipo di supporto».
Il nuovo anno di Confcommercio si celebra all'insegna di una parola: formazione. «A breve partiremo con nuovi corsi per avviare le piccole e medie imprese e per formare i commercianti, consigliarli sulle scelte da compiere, per non abbandonarli allo sbaraglio in un mercato difficile perché incerto. Oggi l'unico modo per battere la crisi è puntare sull'innovazione, sulla formazione e sulla professionalità».
Girolamo Acquaviva, da quasi due anni presidente di Confcommercio Trani, prova a spiegare il perché di questa caduta dei consumi. «Il quadro economico generale - spiega - è profondamente cambiato, anche a Natale. I consumatori, pur non rinunciando ai regali, denotano la massima attenzione al risparmio ed alle promozioni. I dati che si registravano prima della crisi sono un ricordo lontano. Probabilmente non torneremo mai più a quei livelli. C'è una spasmodica attenzione a come si spende, a prescindere dal reale potere d'acquisto delle famiglie. Anche a Natale si è speso meno non tanto per la mancanza di liquidità ma per un forte senso di incertezza sul futuro che aleggia sulle persone. Questa paura verso il domani stimola un comportamento da formica».
Come sempre accade, adesso si ripone attenzione sulla stagione dei saldi. «Fosse per me - spiega Acquaviva - li abolirei e darei ai commercianti la facoltà di scegliere come e quando applicare gli sconti. Ci sono però delle leggi regionali che impongono questi passaggi, anche se molti commercianti le disattendono con meccanismi poco trasparenti. Dal 6 gennaio faccio appello alla serietà degli esercenti, invitando i consumatori a prestare la massima attenzione alle offerte. Noi siamo a disposizione per qualsiasi tipo di supporto».
Il nuovo anno di Confcommercio si celebra all'insegna di una parola: formazione. «A breve partiremo con nuovi corsi per avviare le piccole e medie imprese e per formare i commercianti, consigliarli sulle scelte da compiere, per non abbandonarli allo sbaraglio in un mercato difficile perché incerto. Oggi l'unico modo per battere la crisi è puntare sull'innovazione, sulla formazione e sulla professionalità».