Vita di città
Addio ad Andrea Orciuolo, aprí la "mitica" Bottega del Disco a Trani
Una persona buona, esempio di attivismo civico e di devozione profonda
Trani - domenica 12 maggio 2024
07.51
Ci piace ricordare oggi, giorno della Festa della mamma, Andrea Orciuolo, che a questa ricorrenza aveva più volte dedicato attenzione come occasione per rimarcare il ruolo della donna come madre e lavoratrice. Il suo attivismo civico, il suo impegno per la comunità al di là dei ruoli istituzionali ricoperti (lo ricordiamo presidente di Confesercenti) negli anni, non si è fermato davvero fino ai suoi ultimi giorni. Da privato cittadino ad esempio, due anni fa, aveva fatto ripulire la statua di padre Pio che accoglie gli ammalati e i loro familiari nell'ex ospedale San Nicola Pellegrino in segno di devozione e riconoscenza, sotto la quale, finché la salute gliel' ha consentito, si fermava a recitare il santo rosario: ma sono tanti i motivi per cui verrà ricordato il signor Urciuolo, scomparso due giorni fa all'età di novantadue anni. Di origine andriese, ha vissuto la sua vita professionale e familiare in prevalenza a Trani, dove negli anni sessanta aprì La Bottega del disco, rimasta una delle testimonianze nella memoria di un tempo lontano a Trani, quando via Mario Pagano era un cuore pulsante di intrattenimento, attività commerciali, luogo di incontro e di cultura, con il teatro Impero, la libreria Terrone, il bar Bomboniera e la pasticceria Ceci. Non si è mai fatto indietro rispetto alla collaborazione per rendere Trani un posto migliore, anche con piccole interventi importanti e richiesti dalla comunità: ancora ricordiamo come si sia occupato negli ultimi anni del rifacimento del campetto di basket in via Gisotti che era in uno stato di degrado, o si sia battuto per la chiusura dell' isola ecologica nel mezzo di un quartiere abitato con diversi esercizi commerciali, sempre in via Gisotti. Non a caso ha ricevuto una benemerenza da parte del dell'Amministrazione Comunale, per meriti e ragioni rimarcate che furono già rimarcate quando era sindaco Gigi Riserbato che l'ha onorato con un commosso ricordo in chiesa, dove si sono svolte le esequie. Non si potrà non ricordare per la sua fede limpida e autentica , la grande devozione per Santa Rita, venerata nella chiesa di s. Toma, e in particolare di San Pio, come abbiamo già raccontato.
Marito, padre di tre figli valorosi e nonno esemplare; ma stanno piangendo Andrea tanti, tanti amici cui, in una vita lunga e densa, ha lasciato il senso di una affettuosità, di una sincerità e di una disponibilità rare e preziose. Riportiamo il testo che Andrea Orciuolo inviò due anni fa in redazione proprio in occasione della Festa della Mamma, ricordando la gentilezza e la delicatezza d'animo di un signore di una generazione che purtroppo si va consumando.
"La ricorrenza dedicata alla celebrazione della Mamma si festeggia in molti paesi del mondo: a marzo nella maggior parte di essi, mentre in Italia ricorre la seconda domenica di maggio. Così come la intendiamo oggi: la festa prese il via nel 1908 negli Stati Uniti da una iniziativa di Anna Jarvis, che istituì un memoriale in onore della madre, attivista per la pace.
E noi oggi dopo 114 anni ci siamo resi conto che essere madre e lavoratrice è facile a dirsi e più difficile a realizzarsi. Per questo rilanciamo anche noi la Festa della Mamma che lavora, per ricordare la fatica che le donne devono sopportare nel tentativo di conciliare maternità e occupazione, per aiutare a non essere cittadine "dimezzate", perché il lavoro e la maternità non siano una scelta.
questi ultimi anni le cose sono cambiate e viene riconosciuto maggiormente il ruolo delle donne e delle lavoratrici, ma viene anche sancito che la cura dei figli deve essere un impegno che deve coinvolgere anche il papà".
Marito, padre di tre figli valorosi e nonno esemplare; ma stanno piangendo Andrea tanti, tanti amici cui, in una vita lunga e densa, ha lasciato il senso di una affettuosità, di una sincerità e di una disponibilità rare e preziose. Riportiamo il testo che Andrea Orciuolo inviò due anni fa in redazione proprio in occasione della Festa della Mamma, ricordando la gentilezza e la delicatezza d'animo di un signore di una generazione che purtroppo si va consumando.
"La ricorrenza dedicata alla celebrazione della Mamma si festeggia in molti paesi del mondo: a marzo nella maggior parte di essi, mentre in Italia ricorre la seconda domenica di maggio. Così come la intendiamo oggi: la festa prese il via nel 1908 negli Stati Uniti da una iniziativa di Anna Jarvis, che istituì un memoriale in onore della madre, attivista per la pace.
E noi oggi dopo 114 anni ci siamo resi conto che essere madre e lavoratrice è facile a dirsi e più difficile a realizzarsi. Per questo rilanciamo anche noi la Festa della Mamma che lavora, per ricordare la fatica che le donne devono sopportare nel tentativo di conciliare maternità e occupazione, per aiutare a non essere cittadine "dimezzate", perché il lavoro e la maternità non siano una scelta.
questi ultimi anni le cose sono cambiate e viene riconosciuto maggiormente il ruolo delle donne e delle lavoratrici, ma viene anche sancito che la cura dei figli deve essere un impegno che deve coinvolgere anche il papà".