Politica
Agricoltura: Laurora interroga Vendola sui danni del maltempo
“Non vorrei che i gravi danni subiti dai nostri agricoltori siano già preistoria politica"
Trani - martedì 19 luglio 2005
Il consigliere regionale Carlo Laurora, del gruppo di Forza Italia, chiede al presidente della regione Puglia e all'assessore all'agricoltura se sia stato quantizzato il danno arrecato nelle campagne del nord barese dalla violenta grandinata della scorsa settimana e se la Regione si sia attivata per avviare le procedure di richiesta dello stato di calamità naturale.
Laurora spiega: "Non vorrei che i gravi danni subiti dai nostri agricoltori siano già preistoria politica. Ho avuto modo di verificare personalmente, nei giorni scorsi, quanto è accaduto nelle nostre campagne, riscontrando come la grandine abbia colpito vigneti, ulivi e frutteti in tutta l'area della sesta provincia ed in particolare nei territori del sud foggiano. Ho incontrato nei giorni scorsi gli agricoltori di Barletta e di San Ferdinando che mi hanno espresso tutta la loro preoccupazione. Non vorrei pertanto che il governo regionale, preso da altri problemi legati all'acqua (ogni riferimento al caso Acquedotto è puramente voluto) non abbia ancora provveduto al riconoscimento dei danni per la decretazione dello stato di calamità naturale".
Laurora inoltre chiede al presidente e all'assessore all'agricoltura se siano state già studiate delle soluzioni per fronteggiare l'eventuale aggressione delle cavallette nei territori della BAT. "In questi giorni potrebbe divampare un fenomeno ormai ciclico per la nostra Regione. Essendo polifaghe, le cavallette possono danneggiare colture erbacee, leguminose, foraggere e orticole creando danni correlati al livello di infestazione. Ritengo che la prevenzione giochi un ruolo determinante per la protezione dei nostri campi. Chiedo dunque se l'Ente regionale abbia già provveduto ad effettuare degli incisivi e specifici trattamenti con insetticidi abbattenti o se degli interventi siano in programma nei prossimi giorni, in concomitanza con l'ondata di gran caldo che dovrebbe raggiungere la Puglia". Laurora conclude lanciando un segnale agli agricoltori della Bat: "La mia presenza all'interno del consiglio regionale consentirà loro di avere sempre un interlocutore disponibile e sensibile ai problemi della terra, pronto a vigilare sulle determinazioni adottate in ambito agricolo dall'Ente".
Laurora spiega: "Non vorrei che i gravi danni subiti dai nostri agricoltori siano già preistoria politica. Ho avuto modo di verificare personalmente, nei giorni scorsi, quanto è accaduto nelle nostre campagne, riscontrando come la grandine abbia colpito vigneti, ulivi e frutteti in tutta l'area della sesta provincia ed in particolare nei territori del sud foggiano. Ho incontrato nei giorni scorsi gli agricoltori di Barletta e di San Ferdinando che mi hanno espresso tutta la loro preoccupazione. Non vorrei pertanto che il governo regionale, preso da altri problemi legati all'acqua (ogni riferimento al caso Acquedotto è puramente voluto) non abbia ancora provveduto al riconoscimento dei danni per la decretazione dello stato di calamità naturale".
Laurora inoltre chiede al presidente e all'assessore all'agricoltura se siano state già studiate delle soluzioni per fronteggiare l'eventuale aggressione delle cavallette nei territori della BAT. "In questi giorni potrebbe divampare un fenomeno ormai ciclico per la nostra Regione. Essendo polifaghe, le cavallette possono danneggiare colture erbacee, leguminose, foraggere e orticole creando danni correlati al livello di infestazione. Ritengo che la prevenzione giochi un ruolo determinante per la protezione dei nostri campi. Chiedo dunque se l'Ente regionale abbia già provveduto ad effettuare degli incisivi e specifici trattamenti con insetticidi abbattenti o se degli interventi siano in programma nei prossimi giorni, in concomitanza con l'ondata di gran caldo che dovrebbe raggiungere la Puglia". Laurora conclude lanciando un segnale agli agricoltori della Bat: "La mia presenza all'interno del consiglio regionale consentirà loro di avere sempre un interlocutore disponibile e sensibile ai problemi della terra, pronto a vigilare sulle determinazioni adottate in ambito agricolo dall'Ente".