Solidarietà
Da oggi in servizio sette ragazzi del Trani Autism Friendly
Sei al Lido Matinelle e uno in un supermercato
Trani - giovedì 4 luglio 2024
18.11 Comunicato Stampa
Da oggi 4 luglio al Lido Matinelle di Trani i bagnanti saranno serviti dai ragazzi del Trani Autism Friendly, impiegati dal gestore della struttura in varie mansioni: accoglienza dei clienti, pulizia, assistenza in cucina e pizzeria e infine servizio bar. Non finisce qui perché uno di loro è stato impiegato in un punto vendita Dok del centro città.
Tutti loro hanno avuto la possibilità di essere assunti tramite regolare contratto e guadagnare uno stipendio in linea con le direttive del contratto nazionale del lavoro. Da diverso tempo il protocollo istituzionale tra Comune e Asl Bt Trani Autism Friendly è impegnato nel territorio tranese per favorire il percorso inclusivo nella società di tutti quei ragazzi che, una volta terminata la terapia, sarebbero costretti a rimanere a casa.
Le attività del Taf non sono passate inosservate: una delegazione della Asl Brindisi, coordinata dal dottor Maurizio De Nuccio, ha voluto studiare da vicino i ragazzi e le loro interazioni quotidiane, così da riproporre un modello simile. "Non è la prima volta che proponiamo un progetto simile – commenta il presidente dell'associazione Fabrizio Ferrante – e le adesioni continuano ad arrivare. I ragazzi si sono sempre fatti valere e, attraverso l'impegno degli imprenditori di Trani, che hanno condiviso quello in cui crediamo, possiamo concedere loro le stesse possibilità che hanno tutti quanti nel mondo del lavoro".
Per i ragazzi si tratta di una esperienza divertente, ed eccitante proprio perché gli verranno affidati incarichi regolari a contatto con staff preparato. La loro voglia di fare ed imparare si è servito a creare un legame indissolubile tra le famiglie, loro e il resto dei collaboratori "Abbiamo subito visto l'opportunità all'interno della nostra cooperativa sociale – Giuseppe Curci, titolare della cooperativa sociale 'Isola Felice' – già in passato abbiamo accolto altri ragazzi con disabilità e disturbi dello spettro autistico e il risultato è stato eccezionale. Il messaggio è chiaro: siamo tutti uguali, loro possono fare le stesse cose che fanno tutti gli altri, a volte con un quid in più". Parere positivo anche da parte della dottoressa Brigida Figliolia, responsabile Asl Bat del Centro Autistico Territoriale "Non si può più pensare che la diagnosi basti. Oltre a sottolineare ciò che non funziona, vanno anche evidenziate le potenzialità dei ragazzi. Questo tipo di attività va visto come un percorso di cura che integra quello fatto nelle stanze di ospedale della Asl e che passa attraverso delle opportunità di potersi misurare con la società".
Tutti loro hanno avuto la possibilità di essere assunti tramite regolare contratto e guadagnare uno stipendio in linea con le direttive del contratto nazionale del lavoro. Da diverso tempo il protocollo istituzionale tra Comune e Asl Bt Trani Autism Friendly è impegnato nel territorio tranese per favorire il percorso inclusivo nella società di tutti quei ragazzi che, una volta terminata la terapia, sarebbero costretti a rimanere a casa.
Le attività del Taf non sono passate inosservate: una delegazione della Asl Brindisi, coordinata dal dottor Maurizio De Nuccio, ha voluto studiare da vicino i ragazzi e le loro interazioni quotidiane, così da riproporre un modello simile. "Non è la prima volta che proponiamo un progetto simile – commenta il presidente dell'associazione Fabrizio Ferrante – e le adesioni continuano ad arrivare. I ragazzi si sono sempre fatti valere e, attraverso l'impegno degli imprenditori di Trani, che hanno condiviso quello in cui crediamo, possiamo concedere loro le stesse possibilità che hanno tutti quanti nel mondo del lavoro".
Per i ragazzi si tratta di una esperienza divertente, ed eccitante proprio perché gli verranno affidati incarichi regolari a contatto con staff preparato. La loro voglia di fare ed imparare si è servito a creare un legame indissolubile tra le famiglie, loro e il resto dei collaboratori "Abbiamo subito visto l'opportunità all'interno della nostra cooperativa sociale – Giuseppe Curci, titolare della cooperativa sociale 'Isola Felice' – già in passato abbiamo accolto altri ragazzi con disabilità e disturbi dello spettro autistico e il risultato è stato eccezionale. Il messaggio è chiaro: siamo tutti uguali, loro possono fare le stesse cose che fanno tutti gli altri, a volte con un quid in più". Parere positivo anche da parte della dottoressa Brigida Figliolia, responsabile Asl Bat del Centro Autistico Territoriale "Non si può più pensare che la diagnosi basti. Oltre a sottolineare ciò che non funziona, vanno anche evidenziate le potenzialità dei ragazzi. Questo tipo di attività va visto come un percorso di cura che integra quello fatto nelle stanze di ospedale della Asl e che passa attraverso delle opportunità di potersi misurare con la società".