Vita di città
Alcune idee per rivitalizzare il commercio a Trani
Due cittadini scrivono: «Percorsi turistici mirati. Commercianti, consorziatevi»
Trani - venerdì 27 agosto 2010
La crisi si sente e colpisce soprattutto le attività commerciali. Due cittadini (Antonio Russo e Paco Francesco Cosentino) hanno analizzato il problema servendo una personalissima ricetta per superare il momento difficile. Ecco le loro idee:
«Facendo un giro per le vie del centro, ci si imbatte troppo spesso in vetrine che espongono cartelli che non lasciano spazio ai dubbi: dai saldi per chiusura esercizio ai saldi per cessata attività. Un considerevole numero di negozi ha abbassato le saracinesche per non alzarle più. Solo nella zona del porto i pubblici esercizi resistono alla crisi. Poi, appena giri l'angolo per imboccare una delle vie parallele, piombi nel deserto.
Secondo noi, si dovrebbe puntare su dei percorsi turistici mirati in modo da indirizzare i visitatori (potenziali acquirenti) in vie come corso Cavour, via Giovanni Bovio, corso Vittorio Emanuele, via Aldo Moro e Corso Italia. Perché non si realizza una mappa cittadina con informazioni commerciali?
Ai commercianti che si trovano in aree o in vie poco frequentate e trafficate, consigliamo di prendere in considerazione la possibilità di ripensare la propria attività attraverso l'istituzione di un consorzio di commercianti della stessa strada. A tale proposito, è illuminante l'analisi dell'assessore comunale al commercio della città di Trieste, Marina Vlach. Riconoscendo come il mercato della sua città spesso non abbia saputo stare al passo con l' esigenze e le abitudini del consumatore, l'assessore ha fornito la soluzione: non si deve più guardare esclusivamente al proprio orticello ma unirsi ad altri, facendo gruppo e tentando di creare un soggetto unico che gestisca una sorta di centro commerciale a cielo aperto, dove mettere a punto una strategia di messaggi pubblicitari comune. Quanto detto per Trieste è straordinariamente valido anche per Trani».
«Facendo un giro per le vie del centro, ci si imbatte troppo spesso in vetrine che espongono cartelli che non lasciano spazio ai dubbi: dai saldi per chiusura esercizio ai saldi per cessata attività. Un considerevole numero di negozi ha abbassato le saracinesche per non alzarle più. Solo nella zona del porto i pubblici esercizi resistono alla crisi. Poi, appena giri l'angolo per imboccare una delle vie parallele, piombi nel deserto.
Secondo noi, si dovrebbe puntare su dei percorsi turistici mirati in modo da indirizzare i visitatori (potenziali acquirenti) in vie come corso Cavour, via Giovanni Bovio, corso Vittorio Emanuele, via Aldo Moro e Corso Italia. Perché non si realizza una mappa cittadina con informazioni commerciali?
Ai commercianti che si trovano in aree o in vie poco frequentate e trafficate, consigliamo di prendere in considerazione la possibilità di ripensare la propria attività attraverso l'istituzione di un consorzio di commercianti della stessa strada. A tale proposito, è illuminante l'analisi dell'assessore comunale al commercio della città di Trieste, Marina Vlach. Riconoscendo come il mercato della sua città spesso non abbia saputo stare al passo con l' esigenze e le abitudini del consumatore, l'assessore ha fornito la soluzione: non si deve più guardare esclusivamente al proprio orticello ma unirsi ad altri, facendo gruppo e tentando di creare un soggetto unico che gestisca una sorta di centro commerciale a cielo aperto, dove mettere a punto una strategia di messaggi pubblicitari comune. Quanto detto per Trieste è straordinariamente valido anche per Trani».