Politica
Altamura risponde alla Chiarello: «Senti chi parla»
«Intervento ridicolo, illogico e sfacciato. E' lei che deve chiarire molte cose»
Trani - domenica 8 novembre 2009
Si surriscalda il clima politico dopo il comunicato dell'assessore Pina Chiarello. Il capogruppo della Puglia delle Libertà, Francesco Altamura, rispedisce al mittente le considerazione della rappresentante dei Popolari Liberali.
«Siamo veramente vicini al ridicolo! Leggendo dal sito web le dichiarazioni dell'assessore Chiarello siamo veramente convinti che la politica a Trani sia sempre più simile ad una comica muta degli anni '30, tranne per il fatto che nel nostro caso non provoca risate ma semplice imbarazzo per chi, come noi, cerca, nei fatti e nei comportamenti, di essere degno di rappresentare la cittadinanza.
Intanto è obbligatorio sottolineare la mancanza di logica nel ragionamento dell'assessore che sostenendo, a ragione, di non essere una figura riconducibile al movimento Popolari per la Puglia, desume, chissà sulla base di quale ragionamento, che a tale movimento partecipino altri da lei indicati. Appare evidente che l'assessore ha facoltà superiori a quelle dei comuni mortali, e che grazie a queste riesca anche a decidere il futuro, le azioni e le decisioni di altri movimenti politici con cui non ha mai avuto, per nostra fortuna, nulla a che fare. Purtroppo in questa sua elucubrante dichiarazione chiama in ballo il nostro gruppo politico accusandoci di slealtà nei confronti della maggioranza Tarantini. Intanto alcune considerazioni sembrano necessarie.
E' singolare che di slealtà nei confronti della maggioranza parli proprio chi nell'ultima legislatura è stata responsabile della caduta dei primo governo Tarantini, e che con dichiarazioni in passato abbia più volte inveito contro la figura del nostro Sindaco. Certo, poi a tutti è riconosciuto il diritto di ravvedersi sulla via di Damasco, rimangiandosi tutto fino al punto di poter ricoprire la carica di assessore all'ambiente.
E' ulteriormente singolare che un assessore abbia la sfacciataggine di attaccare politicamente una forza politica di maggioranza, visto che almeno sulla carta l'assessore come rappresentante di tutta la maggioranza dovrebbe, piuttosto che fare politica di parte, fare ben altro. Sarà forse per il fatto che l'assessore Chiarello perde tempo a scrivere comunicati politici che ritarda attività importantissime per la nostra città e per la nostra maggioranza.
Il nostro imbarazzo si trasforma in ilarità se ci rendiamo conto che di appartenenza alla maggioranza parla un assessore sfiduciato da ben 19 consiglieri comunali di maggioranza (tra cui non ci sono le nostre 3 firme) all'indomani della sentenza della Corte dei Conti che ha chiamato alcuni di questi a risarcire ben 190mila euro, sentenza in cui si legge anche il nome della Chiarello tra coloro che all'epoca attaccarono in Consiglio comunale la maggioranza Tarantini.
Ricordiamo che l'assessore Chiarello è diretta emanazione di un consigliere eletto nelle liste dell'Udc, e che attualmente (almeno sulla carta) l'Udc è ancora rappresentato nella maggioranza Tarantini avendo un capogruppo consiliare. Se l'assessore vuole che qualcuno chiarisca i propri rapporti con l'Udc, non deve guardare a noi, ma a qualcuno molto più vicino alle sue posizioni che alle nostre.
Dopo tutte queste considerazioni, vogliamo rimarcare con forza (speriamo una volta per tutte) il nostro diritto ad essere gli unici titolati a parlare a nome del nostro movimento politico. Nessun altro può, ne deve permettersi, di indicarci come sleali ed irresponsabili, visto che slealtà ed irresponsabilità sono altrove non certo all'interno di un gruppo che esprime senza remore né paure il proprio pensiero e che ha come obiettivo esclusivo l'interesse pubblico».
dr. Francesco Altamura
capogruppo Puglia delle Libertà
«Siamo veramente vicini al ridicolo! Leggendo dal sito web le dichiarazioni dell'assessore Chiarello siamo veramente convinti che la politica a Trani sia sempre più simile ad una comica muta degli anni '30, tranne per il fatto che nel nostro caso non provoca risate ma semplice imbarazzo per chi, come noi, cerca, nei fatti e nei comportamenti, di essere degno di rappresentare la cittadinanza.
Intanto è obbligatorio sottolineare la mancanza di logica nel ragionamento dell'assessore che sostenendo, a ragione, di non essere una figura riconducibile al movimento Popolari per la Puglia, desume, chissà sulla base di quale ragionamento, che a tale movimento partecipino altri da lei indicati. Appare evidente che l'assessore ha facoltà superiori a quelle dei comuni mortali, e che grazie a queste riesca anche a decidere il futuro, le azioni e le decisioni di altri movimenti politici con cui non ha mai avuto, per nostra fortuna, nulla a che fare. Purtroppo in questa sua elucubrante dichiarazione chiama in ballo il nostro gruppo politico accusandoci di slealtà nei confronti della maggioranza Tarantini. Intanto alcune considerazioni sembrano necessarie.
E' singolare che di slealtà nei confronti della maggioranza parli proprio chi nell'ultima legislatura è stata responsabile della caduta dei primo governo Tarantini, e che con dichiarazioni in passato abbia più volte inveito contro la figura del nostro Sindaco. Certo, poi a tutti è riconosciuto il diritto di ravvedersi sulla via di Damasco, rimangiandosi tutto fino al punto di poter ricoprire la carica di assessore all'ambiente.
E' ulteriormente singolare che un assessore abbia la sfacciataggine di attaccare politicamente una forza politica di maggioranza, visto che almeno sulla carta l'assessore come rappresentante di tutta la maggioranza dovrebbe, piuttosto che fare politica di parte, fare ben altro. Sarà forse per il fatto che l'assessore Chiarello perde tempo a scrivere comunicati politici che ritarda attività importantissime per la nostra città e per la nostra maggioranza.
Il nostro imbarazzo si trasforma in ilarità se ci rendiamo conto che di appartenenza alla maggioranza parla un assessore sfiduciato da ben 19 consiglieri comunali di maggioranza (tra cui non ci sono le nostre 3 firme) all'indomani della sentenza della Corte dei Conti che ha chiamato alcuni di questi a risarcire ben 190mila euro, sentenza in cui si legge anche il nome della Chiarello tra coloro che all'epoca attaccarono in Consiglio comunale la maggioranza Tarantini.
Ricordiamo che l'assessore Chiarello è diretta emanazione di un consigliere eletto nelle liste dell'Udc, e che attualmente (almeno sulla carta) l'Udc è ancora rappresentato nella maggioranza Tarantini avendo un capogruppo consiliare. Se l'assessore vuole che qualcuno chiarisca i propri rapporti con l'Udc, non deve guardare a noi, ma a qualcuno molto più vicino alle sue posizioni che alle nostre.
Dopo tutte queste considerazioni, vogliamo rimarcare con forza (speriamo una volta per tutte) il nostro diritto ad essere gli unici titolati a parlare a nome del nostro movimento politico. Nessun altro può, ne deve permettersi, di indicarci come sleali ed irresponsabili, visto che slealtà ed irresponsabilità sono altrove non certo all'interno di un gruppo che esprime senza remore né paure il proprio pensiero e che ha come obiettivo esclusivo l'interesse pubblico».
dr. Francesco Altamura
capogruppo Puglia delle Libertà