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Alzheimer: malattia, comunicazione, quotidianità.

Lunedì un incontro-dibattito al circolo Unione

"Alzheimer: malattia, comunicazione, quotidianità. Discutiamone insieme" è il tema dell'incontro-dibattito che avrà luogo a Trani lunedì 12 dicembre, alle ore 18,00 presso il Circolo Unione in Via Malcangi, n. 85.

Questo appuntamento conclude un ciclo di iniziative organizzate nel corso dell'intero anno dall'Associazione Alzheimer - Bari (vedi articoli correlati), volte a promuovere una maggiore conoscenza della malattia e delle sue problematiche. Gli argomenti trattati durante il convegno saranno relativi agli aspetti patologici della malattia, ma soprattutto sarà evidenziata l'importanza della comunicazione anche non verbale con il paziente, l'approccio relazionale e la gestione della c.d. "quotidianità".

«Per noi - dice il Presidente dell'Associazione Alzheimer di Bari, dott. Pietro Schino - è importante svolgere questo tipo di iniziative e trovare la disponibilità da parte di chiunque che voglia sostenerci nella nostra opera. Colgo l'occasione per ringraziare il dott. Fulvio Gentile, presidente del Circolo Unione di Trani che, con pronta e piena collaborazione, ci ha consentito di organizzare questo evento.

Bisogna fare in modo di coinvolgere sempre più il mondo politico perché vengano stanziati fondi per i servizi, per la ricerca, per la formazione di assistenti e di medici. Tutto ciò è indispensabile - prosegue il dott. Schino - per migliorare, da subito, la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie, cercando di essere loro vicini negli inevitabili momenti di disperazione e di angoscia provocati dalla malattia.

L'Alzheimer è una patologia sempre più dilagante ed a fortissimo impatto sociale per gli innumerevoli e drammatici risvolti socio-economici. Nel 2002, soltanto in Italia, secondo stime ufficiali il numero dei pazienti è stato di 409.067 con una logica proiezione nel prossimo futuro di 500 000 / 700 000. Sulla base dell'esperienza clinica, si può affermare che l'80% viva a domicilio e richieda in molti casi un'assidua assistenza.

Rappresenta la quarta causa di morte negli ultrasessantacinquenni ed una delle principali cause di disabilità per la popolazione adulta e soprattutto per quella anziana proprio per le peculiarità cliniche della malattia stessa.
Perciò, è di vitale importanza pianificare sin da ora l'assistenza medica futura poiché il numero delle persone affette da Alzheimer raddoppierà entro i prossimi quindici anni. Senza alcuna pretesa vorremmo cercare di divenire un costante e concreto punto di riferimento per chi deve affrontare le molteplici e specifiche esigenze legate a questo tipo di malattia.

Vogliamo fare in modo - conclude il dott. Schino - di abbattere al più presto le barriere che tuttora si frappongono alla cura dell'Alzheimer e incoraggiare i malati, ma soprattutto le loro famiglie ad uscire allo scoperto, perché se è vero che i giovani sono la speranza del futuro, è anche vero che gli anziani sono le radici della nostra vita, senza le quali non esisteremmo.»
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