Sanità
Ambulanze senza medico a bordo, il 118 è sempre più carente
Mezzi non disponibili e personale insufficiente. È questa la grande area clinica promessa?
Trani - giovedì 31 maggio 2018
8.06
Il 118 è il primo numero che chiamiamo in caso di emergenza, ma se a bordo delle ambulanze non ci sono i medici c'è il rischio che chi ha bisogno di essere soccorso non possa ricevere le cure appropriate. È la fotografia di un sistema sanitario carente e, tra mezzi non disponibili e personale insufficiente, le preoccupazioni di tanti cittadini sono già diventate realtà. Durante le giornate di ieri i turni dalle ore 8 alle 14 e dalle 20 alle 8 sono rimasti scoperti. Due turni sue tre, infatti, erano sprovviste di medico a bordo.
Al loro interno solo l'autista-soccorritore, un infermiere ed un altro soccorritore. Per fortuna in città non si sono verificate emergenze, ma cosa sarebbe successo in caso contrario? Due soccorritori ed un infermiere non possono fornire cure adeguate per casi più gravi. È l'ennesima prova che personale e mezzi a disposizione non sono sufficienti per oltre 55mila abitanti, soprattutto nel periodo estivo in cui la città è quotidianamente attraversata da ondate di turisti.
I due turni scoperti della giornata di ieri non sono stati un'eccezione. La scorsa domenica una donna di Cerignola con frattura al braccio non è mai stata raggiunta dai soccorsi dopo essere caduta in Villa comunale. Il motivo? Nessuna ambulanza era disponibile.
Sono passati solo pochi giorni da quando il direttore generale Asl, Alessandro Delle Donne, aveva promesso una nuova area clinica dotata della presenza, 24 ore su 24, di cinque medici, infermieri, collaboratori di studio e tre ambulanze tecnologicamente avanzate. Non resta che chiedersi quando questa promessa diventerà realtà. Dopo la tragedia?
Al loro interno solo l'autista-soccorritore, un infermiere ed un altro soccorritore. Per fortuna in città non si sono verificate emergenze, ma cosa sarebbe successo in caso contrario? Due soccorritori ed un infermiere non possono fornire cure adeguate per casi più gravi. È l'ennesima prova che personale e mezzi a disposizione non sono sufficienti per oltre 55mila abitanti, soprattutto nel periodo estivo in cui la città è quotidianamente attraversata da ondate di turisti.
I due turni scoperti della giornata di ieri non sono stati un'eccezione. La scorsa domenica una donna di Cerignola con frattura al braccio non è mai stata raggiunta dai soccorsi dopo essere caduta in Villa comunale. Il motivo? Nessuna ambulanza era disponibile.
Sono passati solo pochi giorni da quando il direttore generale Asl, Alessandro Delle Donne, aveva promesso una nuova area clinica dotata della presenza, 24 ore su 24, di cinque medici, infermieri, collaboratori di studio e tre ambulanze tecnologicamente avanzate. Non resta che chiedersi quando questa promessa diventerà realtà. Dopo la tragedia?