Vita di città
Amedeo al telefono... la gag in mezzo al dramma
Un momento di risate in questi giorni drammatici
Trani - venerdì 3 aprile 2020
6.37
Sara' per la sua teatralita' tutta napoletana, sara' perche' sentiamo tutti il bisogno di farci una risata, in questi giorni drammatici, ma il video di Amedeo al telefono con una cittadina che chiede lumi sul bonus, finisce per essere una gag involontaria. Che poi dopo giorni e giorni di polemiche, musi lunghi, brutte notizie, vittime e sciacallaggi di varia schiatta, ci sta pure bene. Ora lo inseriranno nella galleria nazionale dei sindaci pittoreschi e involontariamente "coloriti", che impazzano sul web e sui canali nazionali?
Amedeo che parla imperterrito, in piedi, con la mascherina e conduce una telefonata come nel miglior repertorio di Gigi Proietti o Uccio De Santis, con le pause e le contro risposte anche a monisillabi e quel: "Brava" finale ripetuto tre volte come ai bei tempi quando voleva chiudere una conversazione "benedicendo" l'interlocutore, e' un piccolo lampo, appunto teatrale, ma che ci sorprende perche' fatto fuori contesto ( il sindaco si sostituisce ad un impiegato - tra l'altro il giorno prima alcuni cittadini scrivevano sui social che a quel numero non rispondeva nessuno). Come una ragazza in bikini che al mare non ti fa nessun effetto, ma che in una piazza piena di persone vestite crea la "scena". Ecco il sindaco che risponde al telefono e parlando crea una gag involontaria, porta a quel sentimento del "contrasto" che suscita l'umorismo, come ci spiegava Pirandello agli inizi del secolo scorso.
Poi la decisione di pubblicare tutto sui social smette i panni della gag e sfocia nella propaganda in stile mussoliniano, come quando il duce si faceva ritrarre mentre mieteva il grano. Ma questa e' un'altra storia e dipende dai curatori della comunicazione di Amedeo. Ma per stavolta gliela passiamo perche' senza questa scelta, la gag di Amedeo al telefono che ci strappa un sorriso, non l'avremmo mai vista. E di questi tempi i sorrisi ci vogliono.
Ora pero' vogliamo la diretta della prossima telefonata. Un'altra puntata almeno. Che non resti un "unicum".
Amedeo che parla imperterrito, in piedi, con la mascherina e conduce una telefonata come nel miglior repertorio di Gigi Proietti o Uccio De Santis, con le pause e le contro risposte anche a monisillabi e quel: "Brava" finale ripetuto tre volte come ai bei tempi quando voleva chiudere una conversazione "benedicendo" l'interlocutore, e' un piccolo lampo, appunto teatrale, ma che ci sorprende perche' fatto fuori contesto ( il sindaco si sostituisce ad un impiegato - tra l'altro il giorno prima alcuni cittadini scrivevano sui social che a quel numero non rispondeva nessuno). Come una ragazza in bikini che al mare non ti fa nessun effetto, ma che in una piazza piena di persone vestite crea la "scena". Ecco il sindaco che risponde al telefono e parlando crea una gag involontaria, porta a quel sentimento del "contrasto" che suscita l'umorismo, come ci spiegava Pirandello agli inizi del secolo scorso.
Poi la decisione di pubblicare tutto sui social smette i panni della gag e sfocia nella propaganda in stile mussoliniano, come quando il duce si faceva ritrarre mentre mieteva il grano. Ma questa e' un'altra storia e dipende dai curatori della comunicazione di Amedeo. Ma per stavolta gliela passiamo perche' senza questa scelta, la gag di Amedeo al telefono che ci strappa un sorriso, non l'avremmo mai vista. E di questi tempi i sorrisi ci vogliono.
Ora pero' vogliamo la diretta della prossima telefonata. Un'altra puntata almeno. Che non resti un "unicum".