Attualità
Amedeo Bottaro e le armi di distrazione di massa
Elettrosmog, cava fumante e Supercinema: tutto va bene purché non si parli di Amiu?
Trani - mercoledì 11 aprile 2018
9.01
Quando frequentavo l'Università avevo delle colleghe che, avendo casa a Bari, invitavano gli amici come me a studiare, nel pomeriggio. Ricordo che erano case semplici ma dignitose, si vedeva che ci abitavano delle ragazze, (quelle dei colleghi lasciavano a desiderare soprattutto per quanto riguardava l'igiene). Ora voi lettori vi starete già chiedendo cosa c'entri questo incipit con l'argomento annunciato nel titolo. Aspettate che vi racconti il seguito. Quando, durante lo studio, arrivava per caso una visita improvvisa, come ad esempio un genitore o un estraneo, ricordo che le ragazze ammassavano alla meglio mobili o suppellettili per nascondere il disordine che comunque, fatta salva la pulizia, non si poteva evitare, dati i molti impegni. Le ragazze ammassavano davanti al disordine dei portaombrelli, tappeti e chiudevano le porte delle stanze più impresentabili.
Ieri leggendo la rassegna stampa dei siti locali ho avuto un flashback: tutto era lì, incolonnato e sparato nei titoli: lotta all'elettrosmog, con dati rassicuranti, Supercinema rassicurante, cava dei fumi con primi atti di affidamento per bonifica e lotta ai fumi (ma non abbiamo ancora capito chi paga, se il Comune, come dice il Tar, ossia noi cittadini che coi fumi non c'entriamo, anzi ce li beviamo a mo' di spritz, o la proprietà della cava, come ha detto la Provincia). Allora c'è tutto davanti agli occhi dei cittadini, come una vera arma di distrazione di massa, tranne un vero vulnus, quello antico e cattivo, quello con percolato colante e assunzioni a bomba, quello con ricapitalizzazione hard: la cava Amiu con percolato che viene giù dalla montagna, in stile Heidi; la posizione del presidente annesso, un fulgido esempio di "intoccabile", un caso che farà scuola, giurisprudenza, e resterà negli Annales della nostra città: un dirigente contro cui il Comune si costituisce parte civile, ma che lo stesso Comune lascia al suo posto.
Una storia da anomali separati in casa. Da separati in casa sulla carta. Poi comunque sotto lo stesso tetto. Tutte le suppellettili tirate fuori ieri dalla credenza di Bottaro sono belle, ma rischiano il "pessimo gusto", per citare il poeta, dinanzi alla stasi per la discarica Amiu. Tutto va bene, purchè non se ne parli? Perché insieme alla batteria di pentole, dall'elettrosmog, alla cava fumante, al Supercinema non si inserisce anche il pezzo da novanta del dissesto ambientale tranese, per cui ci sono anche fior d'indagati, sempre nell'attesa, rispondo anche a qualche collega qualora lo faccia notare ai miei lettori, che si pronunci la Sibilla Cumana sulla mitologica scossa di terremoto forse provocata da qualche nuovo Polifemo presente nei meandri della nostra terra, in qualche grotta. Pure quello ci mancava?
Ieri leggendo la rassegna stampa dei siti locali ho avuto un flashback: tutto era lì, incolonnato e sparato nei titoli: lotta all'elettrosmog, con dati rassicuranti, Supercinema rassicurante, cava dei fumi con primi atti di affidamento per bonifica e lotta ai fumi (ma non abbiamo ancora capito chi paga, se il Comune, come dice il Tar, ossia noi cittadini che coi fumi non c'entriamo, anzi ce li beviamo a mo' di spritz, o la proprietà della cava, come ha detto la Provincia). Allora c'è tutto davanti agli occhi dei cittadini, come una vera arma di distrazione di massa, tranne un vero vulnus, quello antico e cattivo, quello con percolato colante e assunzioni a bomba, quello con ricapitalizzazione hard: la cava Amiu con percolato che viene giù dalla montagna, in stile Heidi; la posizione del presidente annesso, un fulgido esempio di "intoccabile", un caso che farà scuola, giurisprudenza, e resterà negli Annales della nostra città: un dirigente contro cui il Comune si costituisce parte civile, ma che lo stesso Comune lascia al suo posto.
Una storia da anomali separati in casa. Da separati in casa sulla carta. Poi comunque sotto lo stesso tetto. Tutte le suppellettili tirate fuori ieri dalla credenza di Bottaro sono belle, ma rischiano il "pessimo gusto", per citare il poeta, dinanzi alla stasi per la discarica Amiu. Tutto va bene, purchè non se ne parli? Perché insieme alla batteria di pentole, dall'elettrosmog, alla cava fumante, al Supercinema non si inserisce anche il pezzo da novanta del dissesto ambientale tranese, per cui ci sono anche fior d'indagati, sempre nell'attesa, rispondo anche a qualche collega qualora lo faccia notare ai miei lettori, che si pronunci la Sibilla Cumana sulla mitologica scossa di terremoto forse provocata da qualche nuovo Polifemo presente nei meandri della nostra terra, in qualche grotta. Pure quello ci mancava?