Vita di città
Amet, la sede ospiterà il nuovo teatro di Trani
Gala: «E’ un progetto su cui il sindaco ha ottenuto il consenso dei cittadini»
Trani - mercoledì 27 maggio 2009
«Amet cerca una nuova sede direzionale ed operativa perché la sua storica dimora diventerà sede del nuovo teatro comunale e di un centro congressi». Il presidente Lucio Gala replica allo "sgomento" dei due ex amministratori di Amet a proposito del bando attraverso il quale l'azienda ha avviato una ricerca di mercato per l'individuazione di un complesso immobiliare di circa 8.500 metri quadri, di cui 2.700 scoperti per il parcheggio dei mezzi di servizio. «L'idea di ridare a Trani un teatro stabile e di utilizzare, a tal fine, la storica sede di Amet, è nota da molto tempo. Era uno dei punti del programma elettorale del sindaco Tarantini, il quale, ci pare, abbia ricevuto un ampio consenso dei cittadini tranesi, sin dal primo turno di votazioni. Consenso che, evidentemente, va esteso anche a quel progetto. Affermare, dunque, di non aver sentito il popolo ci pare quantomeno poco rispettoso. Nei confronti del popolo, s'intende».
«Quell'immobile resterà comunque la sede storica di Amet - assicura il presidente Gala. In occasione del centenario dell'azienda abbiamo voluto apporre una targa all'esterno che rimarrà lì per sempre, a memoria di ciò che questo palazzo ha rappresentato nella storia di Amet e della città di Trani. Abbiamo rispetto per questo edificio, ma davvero non si capisce perché ci si ostini a voler mantenere una struttura industriale in pieno centro storico, in un punto tra i più belli e di più grande interesse turistico della città, anziché valorizzare la palazzina con un centro congressi e un teatro, creando così un polo economico e turistico che può portare solo benefici alla nostra città».
«Spiace, comunque - aggiunge Gala - che due autorevoli ex amministratori abbiano preferito lanciare accuse gratuite su un'operazione assolutamente legittima e trasparente, peraltro facendo ironia su vicende che invece meriterebbero più sobrietà, piuttosto che acquisire informazioni direttamente in azienda. Sarei stato felicissimo di accogliergli e di fornire loro tutte le notizie del caso, anche per evitargli il tentativo di ricorrere a vecchi legami, che evidentemente si cerca di mantenere saldi. Avrebbero appreso, ad esempio, ma probabilmente lo sanno già, che mai il consiglio d'amministrazione potrà acquistare una nuova sede e, di conseguenza, lasciare quella storica senza passare attraverso il Consiglio Comunale.
Amet è autorizzata a compiere operazioni immobiliari per un valore che non può superare i 258.000 euro, ogni altra compravendita superiore deve essere approvata dalla massima assise cittadina. Avrebbero appreso, inoltre, che coprire questa operazione attraverso un leasing permette "notoriamente" una maggiore dilazione dei costi ed anche una migliore fiscalità, peraltro senza compromettere il patrimonio dell'azienda. Infine avrebbero appreso che tra i requisiti generali per partecipare al bando di gara c'è scritto testualmente che l'immobile deve essere dotato di "conformità alle norme vigenti in materia di edilizia e sicurezza". Le norme tecniche, comprese quelle antisismiche, previste per gli immobili di pubblica utilità, sono disciplinate dalla legge, quindi nulla è stato tralasciato e i professionisti che andranno a comporre la commissione giudicatrice avranno tutti gli elementi per verificare il rispetto della normativa vigente».
«Quell'immobile resterà comunque la sede storica di Amet - assicura il presidente Gala. In occasione del centenario dell'azienda abbiamo voluto apporre una targa all'esterno che rimarrà lì per sempre, a memoria di ciò che questo palazzo ha rappresentato nella storia di Amet e della città di Trani. Abbiamo rispetto per questo edificio, ma davvero non si capisce perché ci si ostini a voler mantenere una struttura industriale in pieno centro storico, in un punto tra i più belli e di più grande interesse turistico della città, anziché valorizzare la palazzina con un centro congressi e un teatro, creando così un polo economico e turistico che può portare solo benefici alla nostra città».
«Spiace, comunque - aggiunge Gala - che due autorevoli ex amministratori abbiano preferito lanciare accuse gratuite su un'operazione assolutamente legittima e trasparente, peraltro facendo ironia su vicende che invece meriterebbero più sobrietà, piuttosto che acquisire informazioni direttamente in azienda. Sarei stato felicissimo di accogliergli e di fornire loro tutte le notizie del caso, anche per evitargli il tentativo di ricorrere a vecchi legami, che evidentemente si cerca di mantenere saldi. Avrebbero appreso, ad esempio, ma probabilmente lo sanno già, che mai il consiglio d'amministrazione potrà acquistare una nuova sede e, di conseguenza, lasciare quella storica senza passare attraverso il Consiglio Comunale.
Amet è autorizzata a compiere operazioni immobiliari per un valore che non può superare i 258.000 euro, ogni altra compravendita superiore deve essere approvata dalla massima assise cittadina. Avrebbero appreso, inoltre, che coprire questa operazione attraverso un leasing permette "notoriamente" una maggiore dilazione dei costi ed anche una migliore fiscalità, peraltro senza compromettere il patrimonio dell'azienda. Infine avrebbero appreso che tra i requisiti generali per partecipare al bando di gara c'è scritto testualmente che l'immobile deve essere dotato di "conformità alle norme vigenti in materia di edilizia e sicurezza". Le norme tecniche, comprese quelle antisismiche, previste per gli immobili di pubblica utilità, sono disciplinate dalla legge, quindi nulla è stato tralasciato e i professionisti che andranno a comporre la commissione giudicatrice avranno tutti gli elementi per verificare il rispetto della normativa vigente».