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Vita di città

Amet, nasce un coordinamento intersindacale per il rilancio del sito

Dal settore elettrico alla Darsena, ecco i punti critici della municipalizzata

L'obiettivo è rilanciare e rafforzare l'azienda ridisegnando un sistema di relazioni industriali efficace e costruttivo, centrato sulla partecipazione di lavoratori e organizzazioni sindacali nella definizione delle scelte strategiche e strutturali, fermo restando gli aspetti gestionali di competenza della municipalizzata. Per questo la Cgil ha promosso un incontro congiuntamente alla Camera del lavoro comunale, alla Filctem che si occupa del settore energia, Filt per quanto riguarda i trasporti e Filcams per la categoria del commercio, alla presenza di tutti i delegati aziendali per fare il punto su tutto ciò che dichiara l'Amet Spa.

Il confronto si è reso indispensabile ed urgente al fine di avviare una seria discussione intra-sindacale dopo un'attenta lettura ed una scrupolosa analisi del "Business Plan" da cui è emerso che è più di un piano industriale, bensì di una "fotografia" fatta all'azienda in tutte le sue caratteristiche, e le sue particolarità chiarendo lo stato attuale dell'azienda:
- il settore elettrico, aggrovigliato e obbligato a rispettare le indicazioni dell'Autority dell'Energia, non ha saputo affrontare la sfida del mercato libero, fossilizzato a gestire solo la distribuzione elettrica, che nel tempo assorbe risorse economiche importanti data la vetustà delle linee e cabine elettriche;
- il trasporto urbano deprime la dignità dei lavoratori ed anche di tutta la cittadinanza perché vengono utilizzati mezzi obsoleti, inadeguati, costosi e non rispondenti alle normative attuali (oltre il 50 % dei mezzi sono fermi ed inservibili in parcheggio per essere utilizzati come pezzi di ricambio);
- la Darsena, immagine cartolina di Trani nel mondo, ha una gestione disastrosa: nessun investimento, zero iniziative di promozione del servizio, pontili e corredi vetusti e senza manutenzione, risorse esigue che coprono a malapena le spese;
- i parcheggi mettono in luce un servizio indegno per una città capoluogo, nessun parcometro ancora installato, attività e incassi in notevole decremento.

La stessa società incaricata alla elaborazione del piano, conclude con la necessità di infondere molte risorse economiche nei vari settori, o di accreditarsi insieme ad altri operatori dei comparti, ingenerando preoccupazioni tra i lavoratori, data la esigua disponibilità finanziaria della proprietà, al 100% del Comune di Trani. Abbiamo anche sottolineato che negli ultimi anni sono state fatte scelte infelici, sono mancati quei piccoli interventi che avrebbero scongiurato in seguito manutenzioni radicali, sono falliti confronti sindacali per colpa dei vari manager incaricati negli anni, che rispondevano a disegni politico-amministrativi che nulla avevano di gestione aziendale.

L'assetto societario dell'Amet e il ruolo che rivestono come azionisti il Comune di Trani e la Provincia della Bat (in virtù del recente protocollo d'intesa tra il Comune di Trani e le OO.SS sulle relazioni industriali) ha dato un'accelerata alla scelta della Cgil di costituire un coordinamento provinciale e aziendale dell'Amet, tra le varie Rsu ed Rsa insieme alle diverse categorie con la regia dell'organizzazione confederale per avviare una contrattazione e un confronto di sito sulle politiche di sviluppo, sulla riorganizzazione, sugli assetti societari, sulle relazioni industriali, appalti e organizzazione del lavoro, politiche territoriali, nonché le politiche dell'occupazione.

Con questo obiettivo il coordinamento si è attivato sulla costruzione di una piattaforma e sulla stesura di alcune osservazioni alle ipotesi di riorganizzazione aziendale in cui saranno coinvolti i lavoratori e chiedendo l'istituzione di un tavolo con il Comune di Trani, i vertici dell'Amet dando efficacia e valenza al protocollo sullo sviluppo e relazioni sindacali, nonché con la Provincia della Bat sulle politiche dello sviluppo della mobilita urbana e provinciale. Per tale ragione il coordinamento ha già scritto al sindaco Amedeo Bottaro ed il presidente della Spa Antonio Mazzilli per puntare subito al rilancio di Amet, uno dei nostri buoni propositi per il nuovo anno.
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