Vita di città
Amet, saldato il debito con la Cassa conguaglio settore elettrico
Intanto aumentano i furti di rame. Disagi in campagna
Trani - martedì 24 novembre 2015
L'Amet ha saldato il debito, per quanto riguarda la sorte capitale, nei confronti di Cassa conguaglio settore elettrico fino al 31 ottobre 2015. A comunicarlo sono il presidente Nicola Pappolla e l'amministratore delegato dell'Amet spa, Nicola Di Corato. Nella nota diffusa dall'azienda si precisa che, alla data del loro, «il debito di sorte capitale con la Ccse ammontava ad oltre 4 milioni di euro».
Purtroppo, a fronte di questa buona notizia, continuano i furti di rame dalle cabine Amet. Nell'ultimo weekend sono stati almeno sette, con gravi e irreparabili danneggiamenti ai relativi trasformatori, che portano a 15 il numero totale dei furti solo dall'inizio di novembre.
«Questo comporterà - spiegano ancora Pappolla e Di Corato - un danno di almeno 8mila euro a cabina, compresa la bonifica dei siti, a fronte di poche centinaia di euro ricavate dal rame sul mercato nero. Qualche tentativo di furto è stato sventato dalle guardie campestri e dalle forze dell'ordine, grazie alla tempestiva segnalazione di allarme di utenti privati. Pertanto si sensibilizza la cittadinanza - concludono - a segnalare con immediatezza le interruzioni di energia elettrica, per le utenze sparse in zone extraurbane, in quanto le stesse potrebbero essere collegate a tentativi di furto».
Tuttavia, i tempi per tornare alla normalità non sono proprio brevi: l'approvvigionamento di nuovi trasformatori comporterà - secondo quanto precisano ancora i vertici Amet - un ritardo nel ripristino di almeno 20-30 giorni a causa della mancanza degli stessi presso i magazzini dei principali produttori.
Il furto dei cavi di rame in campagna crea disagi, in particolare, agli agricoltori che a causa dei sistemi di allarme fuori uso (per la mancanza di corrente) sono costretti a piantonare i loro pozzi, abitazioni ed altro. Non mancano le persone anziane che, nonostante il freddo, sono costrette a piantonare all'interno delle loro auto i propri beni. Le cabine colpite soni quelle di via Corato (nella contrada San Giovanni i furti sono all'ordine del giorno), Torricelle, Santa Chiara.
Purtroppo, a fronte di questa buona notizia, continuano i furti di rame dalle cabine Amet. Nell'ultimo weekend sono stati almeno sette, con gravi e irreparabili danneggiamenti ai relativi trasformatori, che portano a 15 il numero totale dei furti solo dall'inizio di novembre.
«Questo comporterà - spiegano ancora Pappolla e Di Corato - un danno di almeno 8mila euro a cabina, compresa la bonifica dei siti, a fronte di poche centinaia di euro ricavate dal rame sul mercato nero. Qualche tentativo di furto è stato sventato dalle guardie campestri e dalle forze dell'ordine, grazie alla tempestiva segnalazione di allarme di utenti privati. Pertanto si sensibilizza la cittadinanza - concludono - a segnalare con immediatezza le interruzioni di energia elettrica, per le utenze sparse in zone extraurbane, in quanto le stesse potrebbero essere collegate a tentativi di furto».
Tuttavia, i tempi per tornare alla normalità non sono proprio brevi: l'approvvigionamento di nuovi trasformatori comporterà - secondo quanto precisano ancora i vertici Amet - un ritardo nel ripristino di almeno 20-30 giorni a causa della mancanza degli stessi presso i magazzini dei principali produttori.
Il furto dei cavi di rame in campagna crea disagi, in particolare, agli agricoltori che a causa dei sistemi di allarme fuori uso (per la mancanza di corrente) sono costretti a piantonare i loro pozzi, abitazioni ed altro. Non mancano le persone anziane che, nonostante il freddo, sono costrette a piantonare all'interno delle loro auto i propri beni. Le cabine colpite soni quelle di via Corato (nella contrada San Giovanni i furti sono all'ordine del giorno), Torricelle, Santa Chiara.