Ambiente
Amianto, chiesta la proroga dei termini di autonotifica
L'assessore Santorsola: «I dati di alcune provincie non sono verosimili»
Trani - giovedì 13 luglio 2017
Comunicato Stampa
«Lo strumento dell'autonotifica, in relazione ai rischi provenienti da manufatti in amianto, rappresenta un elemento di approfondimento della conoscenza del problema, su base regionale, del quale l'amministrazione non può fare a meno in relazione alla necessitò di pianificare interventi ed individuare risorse. Il Piano regionale per la decontaminazione dall'amianto, approvato nel 2015, ha come presupposto essenziale un quadro conoscitivo della situazione che fotografi l'intero territorio regionale. Sebbene, alla scadenza inizialmente fissata al 21 aprile scorso, siano giunte quasi 6mila autonotifiche che hanno evidenziato lo stato di conservazione e i rischi riguardanti circa 5.700 tonnellate di materiale (tra friabile e compatto) presente nella nostra regione, riteniamo che i dati non siano esaustivi». Così l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola, motiva la proroga per la consegna delle autonotifiche.
«Circa il 60% delle autonotifiche giunge dalle province di Lecce e di Bari; i dati provenienti dalle altre province sono troppo bassi per essere verosimili, per questo proroghiamo termini sperando che, ancora una volta, la sensibilità dei cittadini e delle istituzioni locali ci permetta di arricchire il quadro ed avere idee più precise in modo da poter intervenire efficacemente. Intendiamo – prosegue Santorsola – individuare dei criteri di premialità per i comuni che saranno stati particolarmente sensibili nel coinvolgere i cittadini e nel segnalare la presenza di manufatti da attenzionare. L'obiettivo comune è quello di contenere i rischi di esposizione e di avviare una strategia regionale di corretto smaltimento dell'amianto ed invitiamo tutti a collaborare con questo obiettivo comune».
«Circa il 60% delle autonotifiche giunge dalle province di Lecce e di Bari; i dati provenienti dalle altre province sono troppo bassi per essere verosimili, per questo proroghiamo termini sperando che, ancora una volta, la sensibilità dei cittadini e delle istituzioni locali ci permetta di arricchire il quadro ed avere idee più precise in modo da poter intervenire efficacemente. Intendiamo – prosegue Santorsola – individuare dei criteri di premialità per i comuni che saranno stati particolarmente sensibili nel coinvolgere i cittadini e nel segnalare la presenza di manufatti da attenzionare. L'obiettivo comune è quello di contenere i rischi di esposizione e di avviare una strategia regionale di corretto smaltimento dell'amianto ed invitiamo tutti a collaborare con questo obiettivo comune».