Cronaca
Amianto sul tetto dell'ex Supercinema: archiviato il fascicolo d’indagine
Alla base del provvedimento le avvenute opere di rimozione della tettoia in eternit
Trani - sabato 15 giugno 2019
9.00
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trani Maria Grazia Caserta ha archiviato il fascicolo d'indagine sulla copertura in amianto del Supercinema. Alla base del provvedimento le avvenute opere di rimozione della tettoia in eternit, terminate il 9 maggio. Per il gip è così venuta meno "la causa del procedimento penale".
Che, tuttavia, ha dato un forte impulso all'annosa vicenda denunciata da Antonio Carrabba, presidente del Comitato Cittadino Bonifica Amianto. Il Comitato, supportato dalla sezione tranese del Codacons e dall'ulteriore Comitato Bene Comune Trani, aveva opposto la richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica che fu avanzata quando la copertura in eternit campeggiava ancora. Alla richiesta del pubblico ministero Alessandro Donato Pesce si era opposto Carrabba, assistito dall'avvocato Nicola Ulisse, trovando riscontro nell'integrazione di indagini disposta dallo stesso gip ad inizi del 2018.
Unica indagata risultava Maria Grazia Lovino, difesa dall'avvocato Luigi Mastromauro, quale legale rappresentante della società proprietaria dell'immobile. Ora, dunque, l'indagine a suo carico viene archiviata. In passato la Lovino era stata ammessa all'oblazione estinguendo, così, il reato contravvenzionale di "inosservanza dei provvedimenti dell'autorità" per non aver ottemperato all'ordinanza sindacale di bonifica del sito.
Che, tuttavia, ha dato un forte impulso all'annosa vicenda denunciata da Antonio Carrabba, presidente del Comitato Cittadino Bonifica Amianto. Il Comitato, supportato dalla sezione tranese del Codacons e dall'ulteriore Comitato Bene Comune Trani, aveva opposto la richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica che fu avanzata quando la copertura in eternit campeggiava ancora. Alla richiesta del pubblico ministero Alessandro Donato Pesce si era opposto Carrabba, assistito dall'avvocato Nicola Ulisse, trovando riscontro nell'integrazione di indagini disposta dallo stesso gip ad inizi del 2018.
Unica indagata risultava Maria Grazia Lovino, difesa dall'avvocato Luigi Mastromauro, quale legale rappresentante della società proprietaria dell'immobile. Ora, dunque, l'indagine a suo carico viene archiviata. In passato la Lovino era stata ammessa all'oblazione estinguendo, così, il reato contravvenzionale di "inosservanza dei provvedimenti dell'autorità" per non aver ottemperato all'ordinanza sindacale di bonifica del sito.