AMIU e Termovalorizzatore
Interrogazione dei Verdi
Verdi Trani: Interrogazione del sindaco e della giunta con richiesta espressa di inserimento all'ordine del giorno del consiglio comunale ai sensi degli articoli 29 e 59 del consiglio comunale.
Con comunicazione del 27.10.2003, n. prot. 2998 il Presidente dell'A.M.I.U. di Trani, rag. Sergio Solinunte ha proposto al Sindaco, dott. Tarantini, di valutare l'opportunità di far elaborare dalla stessa azienda municipalizzata, la quale si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, uno specifico progetto preliminare di termovalorizzazione.
In considerazione dell'enorme portata dell'impatto ambientale che la realizzazione di un inceneritore in un territorio comporta, si presumeva che tale chiara ed inequivocabile disponibilità offerta dal massimo responsabile della azienda municipalizzata, fosse stata il frutto di una lunga, laboriosa e complessa attività di confronto e di dibattito, almeno all'interno degli organi direttivi della stessa, non essendo avvenuto ciò in altri ambiti.
Si presumeva cioè, che prima della formalizzazione di una volontà così precisa ed espressa ad esempio il Consiglio di amministrazione della azienda avesse affrontato la questione e fosse pertanto a conoscenza della suddetta dichiarazione di impegno.
Invece, successivamente, con enorme stupore, si è appreso dagli stessi consiglieri di amministrazione, che la suddetta manifestazione di volontà, era stata una iniziativa unilaterale del presidente dell'azienda, della quale gli stessi componenti del Consiglio di amministrazione non erano a conoscenza.
Poiché, ai sensi dell'art. 55 dello Statuto del Comune di Trani, l'A.M.I.U. è un ente strumentale del Comune, i cui componenti del consiglio di amministrazione, sono nominati dal Sindaco, sulla base degli indirizzi fissati dal Consiglio Comunale e la cui attività è conformata alle finalità ed agli indirizzi del Consiglio Comunale, che ne esercita la vigilanza e verifica i risultati della gestione, riteniamo che il Presidente della stessa debba chiarire alla città, i motivi di tale iniziativa personale.
Così come ci chiediamo, quali sono i motivi dell'esistenza e della nomina di sei consiglieri di amministrazione i quali, nonostante secondo lo statuto dell'azienda hanno il compito di partecipare alla formazione del programma di attività della stessa (articoli 7-8-9 dello statuto dell'A.M.I.U.), sono stati completamente esclusi dal loro Presidente, nella definizione di una scelta gestionale così rilevante per il futuro dell'azienda.
I cittadini e chi li rappresenta in Consiglio Comunale hanno il diritto di sapere se l'organo direttivo dell'azienda A.M.I.U., espressione delle scelte del Sindaco e della sua maggioranza, ma la cui attività è soggetta alla vigilanza del Consiglio Comunale è in grado di garantire la amministrazione della azienda, considerato la gravità di quanto accaduto.
In ogni caso, sarebbe anche opportuno conoscere come mai nessuno dei consiglieri di amministrazione dell'A.M.I.U., tranne uno di essi nell'ambito di un pubblico convegno, hanno fatto passare sotto silenzio tale comportamento, quantomeno strano, del Presidente dell'azienda; così come ci chiediamo come mai lo stesso Sindaco nulla abbia rilevato, considerato che i componenti del c.d.a., sono stati da Lui scelti personalmente.
Riteniamo che le professionalità e le competenze presenti nel Consiglio di amministrazione dell'A.M.I.U., certamente in grado di dare un forte contributo alla discussione, avrebbero dovuto quanto meno chiedere conto di tale atto unilaterale.
Infatti, ci preme ricordare che l'A.M.I.U. è un patrimonio di tutti e che quest'ultima viene amministrata da un Consiglio di amministrazione di 7 persone che devono dar conto del loro operato, non soltanto ai consiglieri comunali, ma soprattutto alla città: è grave che determinate iniziative, fondamentali per il futuro della città, siano il frutto di iniziative personali, addirittura all'interno di un organo collegiale.
Tanto premesso, chiediamo di sapere se è intendimento dell'amministrazione accertare le motivazioni del mancato coinvolgimento del Consiglio di amministrazione, nella sua collegialità, in relazione alla suddetta importantissima decisione.
In attesa delle Vostre pregiate risposte, porgiamo deferenti saluti.
Michele di Gregorio
Capogruppo Consiliare del Movimento dei Verdi