Politica
Amministrazione congelata, la città verso il commissariamento lungo
Sequestrati ieri dalla Digos i documenti degli appalti alle cooperative
Trani - mercoledì 21 gennaio 2015
7.34
Potrebbe non essere una lieta novella il commissario tanto atteso dai tranesi. Da due giorni, la città freme per conoscere il nome di colui che dovrebbe traghettare Trani verso le prossime elezioni. Ma, mentre classe politica e molti altri si affrettano per la versione più aggiornata e completa del toto-candidati, il destino potrebbe riservare alla comunità intera una bella doccia gelata. Infatti, il ritardo nell'ufficializzazione della carica e del suo occupante potrebbe nascere da una situazione giudiziaria ben più estesa di quella finora conosciuta.
Nella giornata di ieri, le Forze dell'Ordine avrebbero sequestrato ogni incartamento presente, a Palazzo di Città, con riferimento all'assegnazione degli appalti alle cooperative e alle relative proroghe. Un indizio che lascia presagire un prosieguo delle indagini, con il lavoro di forze dell'ordine e apparato giudiziario pronto ad analizzare altri aspetti della cosa pubblica di Trani.
Quello che potrebbe succedere alla città sarebbe, al momento, l'ipotesi meno sperata ma, al tempo stesso, più plausibile: un'inchiesta aperta, di questo genere, non consentirà uno svolgimento limpido delle elezioni, almeno sul breve termine. Spazio, dunque, al cosiddetto commissariamento lungo, che porterà i tranesi fino alla conclusione naturale di questo governo cittadino, prevista per la primavera del 2017.
Il commissario, in questo caso, riceverebbe i poteri non solo per l'ordinaria amministrazione, ma per gestire pienamente la città. Resta, quindi, da attendere il decreto di scioglimento per conoscere i reali poteri attribuiti al commissario dal Ministero e la relazione del Ministro, allegata solitamente al decreto di nomina, nel quale verranno spiegati i motivi del provvedimento.
Nella giornata di ieri, le Forze dell'Ordine avrebbero sequestrato ogni incartamento presente, a Palazzo di Città, con riferimento all'assegnazione degli appalti alle cooperative e alle relative proroghe. Un indizio che lascia presagire un prosieguo delle indagini, con il lavoro di forze dell'ordine e apparato giudiziario pronto ad analizzare altri aspetti della cosa pubblica di Trani.
Quello che potrebbe succedere alla città sarebbe, al momento, l'ipotesi meno sperata ma, al tempo stesso, più plausibile: un'inchiesta aperta, di questo genere, non consentirà uno svolgimento limpido delle elezioni, almeno sul breve termine. Spazio, dunque, al cosiddetto commissariamento lungo, che porterà i tranesi fino alla conclusione naturale di questo governo cittadino, prevista per la primavera del 2017.
Il commissario, in questo caso, riceverebbe i poteri non solo per l'ordinaria amministrazione, ma per gestire pienamente la città. Resta, quindi, da attendere il decreto di scioglimento per conoscere i reali poteri attribuiti al commissario dal Ministero e la relazione del Ministro, allegata solitamente al decreto di nomina, nel quale verranno spiegati i motivi del provvedimento.