Ambiente
Contrada Monachelle, ancora fumi e il Ministero bacchetta il Comune di Trani
Il portavoce di TraniACapo Procacci: «Di parole non ne vogliamo più sentire»
Trani - martedì 20 febbraio 2018
"Il silenzio e l'immobilismo sulla cava fumante sono scandalosi. Sono almeno sei mesi che da quel terreno esce fumo, che in città respiriamo spesso una puzza insopportabile, che probabilmente qualcosa sta contaminando la falda acquifera e ancora non accade nulla. E' vergognoso ed inconcepibile". Antonio Procacci, leader del movimento Trani#ACapo, torna alla carica sulla vicenda della cosiddetta cava dei veleni bis di contrada Monachelle. "Negli ultimi 30 giorni, da quando cioè hanno fatto il sopralluogo con i vigili del fuoco, non è cambiato nulla", prosegue Procacci.
"La cava continua a fumare e sul posto non c'è alcun segno di attività compiuta su quell'area. Va bene, Bottaro ha chiarito che è importante capire come intervenire, che c'è il rischio di esplosione, ma possibile che dopo 30 giorni non si è ancora capito? Possibile che un Sindaco, maggiori autorità sanitaria cittadina, non senta l'esigenza di pretendere un intervento immediato per porre fine alla contaminazione?". "Se per questo ci chiediamo anche come mai la Asl non stia intervenendo su questa vicenda", aggiunge Maria Grazia Cinquepalmi, consigliera del movimento. "E' incredibile che le emergenze ambientali della nostra città vengano trattate con tutta questa sufficienza, vedi anche la lentezza con cui si sta procedendo alla messa in sicurezza della discarica. Doveva essere già partito il Piano di Caratterizzazione e invece siamo ancora alla fase di studio". "Chiaro che nessuno ha fretta di intervenire visto che l'ordinanza del sindaco sulla cava fumante è priva di scadenze e sanzioni, quindi praticamente non vale nulla", aggiunge il capogruppo di Trani#ACapo, Aldo Procacci. "Ma tanto per il sindaco non c'è alcuna emergenza, ha chiarito che quei fumi sono pericolosi solo per chi si trova a meno di 10 metri dalla cava".
Trani#ACapo ha interessato della questione il Ministero dell'Ambiente, a cui è tornata a scrivere ancora una volta anche sulla discarica. E il Ministero, per l'ennesima volta, ha chiesto spiegazioni a Regione, Provincia, Arpa, Comune e Amiu sulla nostra segnalazione di danno ambientale, includendo per la prima volta anche la cava fumante. "Di parole non ne vogliamo più sentire", conclude Antonio Procacci, "vogliamo vedere i fatti. Chiediamo al Sindaco di intervenire senza indugio e di chiedere aiuto alla Regione e al Ministero. Gli strumenti legislativi ci sono, vanno soltanto attivati. Se non vedremo interventi immediati ci attiveremo con diverse forme di protesta".
"La cava continua a fumare e sul posto non c'è alcun segno di attività compiuta su quell'area. Va bene, Bottaro ha chiarito che è importante capire come intervenire, che c'è il rischio di esplosione, ma possibile che dopo 30 giorni non si è ancora capito? Possibile che un Sindaco, maggiori autorità sanitaria cittadina, non senta l'esigenza di pretendere un intervento immediato per porre fine alla contaminazione?". "Se per questo ci chiediamo anche come mai la Asl non stia intervenendo su questa vicenda", aggiunge Maria Grazia Cinquepalmi, consigliera del movimento. "E' incredibile che le emergenze ambientali della nostra città vengano trattate con tutta questa sufficienza, vedi anche la lentezza con cui si sta procedendo alla messa in sicurezza della discarica. Doveva essere già partito il Piano di Caratterizzazione e invece siamo ancora alla fase di studio". "Chiaro che nessuno ha fretta di intervenire visto che l'ordinanza del sindaco sulla cava fumante è priva di scadenze e sanzioni, quindi praticamente non vale nulla", aggiunge il capogruppo di Trani#ACapo, Aldo Procacci. "Ma tanto per il sindaco non c'è alcuna emergenza, ha chiarito che quei fumi sono pericolosi solo per chi si trova a meno di 10 metri dalla cava".
Trani#ACapo ha interessato della questione il Ministero dell'Ambiente, a cui è tornata a scrivere ancora una volta anche sulla discarica. E il Ministero, per l'ennesima volta, ha chiesto spiegazioni a Regione, Provincia, Arpa, Comune e Amiu sulla nostra segnalazione di danno ambientale, includendo per la prima volta anche la cava fumante. "Di parole non ne vogliamo più sentire", conclude Antonio Procacci, "vogliamo vedere i fatti. Chiediamo al Sindaco di intervenire senza indugio e di chiedere aiuto alla Regione e al Ministero. Gli strumenti legislativi ci sono, vanno soltanto attivati. Se non vedremo interventi immediati ci attiveremo con diverse forme di protesta".