Vita di città

Anna, l'appello degli esercenti del porto

«Il Comune si attivi per il trattamento sanitario obbligatorio»

E' molto più sentito di quanto non si pensi il caso della donna tranese con gravi problemi personali, diventata, negli ultimi mesi, oggetto di derisione collettiva anche sui social networks. L'appello-denuncia del consigliere comunale Sabino Antonino ha portato all'attezione della cronaca cittadina e della politica locale la necessità di intervenire per porre una soluzione al problema. Una soluzione è richiesta a gran voce anche dagli esercenti del porto, il luogo in cui la donna staziona pressoché stabilmente, soprattutto nelle ore serali, facendo spola da un locale all'altro. Gli esercenti dicono di aver provato in tutti i modi a dissuadere la donna dal ripetere certi atteggiamenti., molto spesso sono intervenuti in prima persona per sottrarla all'attenzione della folla. «Di più non possiamo» dicono con una punta di esasperazione.

Nel corso dei questo ultimo week end si è registrato l'ennesimo siparietto. «Abbiamo avvisato le Forze dell'Ordine – ci dicono – ma la donna, poco dopo, è tornata sul porto come se nulla fosse accaduto. La gente se ne approfitta, si creano capannelli imbarazzanti. Che ben vengano le denunce dei politici, ma alle parole dovrebbero seguire dei fatti».

Ed i commercianti indicano un possibile rimedio: 1Che vengano applicate le procedure per il trattamento sanitario obbligatorio. Il TSO è rivolto a quei cittadini in condizioni di disagio psichico tale da risultare pericolosi per sé stessi e per gli altri, per i quali il sindaco emette ordinanza di ricovero su richiesta del dipartimento di salute mentale. A nostro avviso ci sono tutti gli estremi per avviare la procedura, perché la donna è assolutamente fuori controllo».
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