Vita di città
Antenna di via Falcone, replica Legambiente Trani
«Il monitoraggio dell'elettrosmog è parte imprescindibile della pianificazione»
Trani - martedì 3 aprile 2007
«L'installazione dell'antenna sul campo di calcio dell'Oratorio della Parrocchia di San Giuseppe di Via Falcone è il risultato di un ‘professionale-dilettantismo' a cui, purtroppo, siamo abituati ma, per fortuna, non ancora assuefatti. Respingiamo al mittente l'attribuzione di corresponsabilità assegnata alla Legambiente puntualizzando che solo a Trani può succedere che una compagnia telefonica chiedendo la concessione di pochi metri quadrati per l'installazione di una antenna, si veda magnanimamente concedere un intero campo di calcetto.
Ma questa abnorme anomalia tranese, purtroppo, è solo la punta dell'iceberg e non il nocciolo della questione. Premettiamo che la Legambiente si è impegnata sul fronte della pianificazione anche in maniera ‘diretta' attraverso il regolamento comunale delle antenne (anno 2004) redatto dal tecnico Francesco Tarantini, attuale presidente di Legambiente Puglia. Il ‘Piano comunale delle Antenne' è, invece, frutto dello studio di altri tecnici del Politecnico di Bari. Detto Piano, tuttavia, non è stato adeguato al successivo Regolamento Regionale n. 7 del Giugno 2006. Con l'adozione di tali strumenti, termina, la competenza professionale dei tecnici che gli hanno redatti ed incomincia l'approssimazione attuativa legata alla macchina amministrativa comunale che dovrebbe realizzare i predetti piani. La pianificazione comunale, infatti, va applicata in tutti i suoi aspetti e non solo per quel che attiene l'atto finale consistente nell'installazione delle antenne.
La ‘concertazione' per l'individuazione dei siti e il ‘monitoraggio dell'elettrosmog' costituiscono una parte imprescindibile della pianificazione comunale. Tali aspetti non costituiscono un insignificante contorno alla installazione delle antenne poiché sono ancor più incisivamente ribaditi da regolamento Regionale del Giugno 2006 a cui, nei fatti, le procedure d'installazione non si sono attenute. Il Regolamento Regionale esplicita chiaramente l'obbligo dei Comuni a monitorare il livello di elettrosmog. Il Circolo di Trani ha, nel mese di Gennaio 2007, inoltrato formale richiesta al Commissario affinché richiedesse all'ARPA Puglia le centraline di monitoraggio che la stessa agenzia fornisce GRATUITAMENTE ai comuni che ne fanno richiesta. E' paradossale e anacronistico che nel 2007 ci si debba affidare solo ed unicamente ai livelli di elettrosmog misurati dagli stessi gestori telefonici. I cittadini hanno il diritto di ‘toccare con mano' e non solo a parole o per sentito dire, qual è l'entità del campo elettromagnetico che grava sulle loro teste. Ciò servirà, oltre che a tranquillizzare gli stessi cittadini, anche a creare un clima più collaborativo nei confronti dei gestori. In molte città d'Italia e della Puglia, infatti, viene ormai da anni opportunamente e costantemente misurato il campo elettromagnetico dalle centraline comunali che forniscono ai cittadini interessati i dati rilevati in continuo attraverso la rete internet. Ciò permette, con facilità, con continuità ed in tutta trasparenza, di verificare l'eventuale superamento dei limiti previsti dalla legge.
Una considerazione attinente i livelli dei limiti di esposizione è opportuna: i limiti che le norme pongono, seguono, e non precedono, gli studi epidemiologici che gli studiosi operano nel settore delle emissione dei campi elettromagnetici e di ogni altra forma inquinante: ne deriva che é doveroso e prudenziale valutare gli studi più recenti del settore e non affidarsi ciecamente a quanto sostenuto dalle leggi. E' per questo che è opportuno, in ogni circostanza, applicare il principio di precauzione. Ad esempio, recenti studi sui campi elettromagnetici "dimostrano che l'alterazione del flusso di sangue cerebrale si presenta per un valore (0.743 Watt/Kg) inferiore alla metà di quello definito dalla Raccomandazione 199/99 del 12 luglio 1999 del Consiglio dell'Unione Europea, alle frequenze comprese fra 10 MHz e 10 GHz, è di 2 Watt/Kg (2 Watt/Kg), che è basato sulle linee guida dell'ICNIRP" (Original Article Journal of Cerebral Blood Flow & Metabolism (2006) 26, 885–890. doi:10.1038/sj.jcbfm.9600279; published online 22 February 2006). Per quel che attiene alla ‘concertazione' prevista dal tecnico della Legambiente, rileviamo, che nei fatti è stata ampiamente disattesa, visto che è stata condotta in maniera incompleta (i responsabili della Parrocchia di San Giuseppe erano del tutto ignari di ciò che si stava prevedendo sul campo di Via Falcone) e singolare, visto che gli improvvidi colpi di tronchese sui lucchetti hanno avuto la meglio rispetto al buon senso. Per quanto enunciato, sottolineiamo l'inesattezza connessa alla presunta corresponsabilità della Legambiente in tutti i suoi livelli ed aggiungiamo che tale atteggiamento ci ricorda quello di alcuni cantanti stonati che, dopo aver ripetutamente steccato durante un concerto, si difendono sostenendo di avere, in passato, avuto qualche lezione di canto da insigni tenori.»
Dott. Francesco Bartucci
Avv. Enzo Cassanelli
Legambiente Circolo di Trani
Ma questa abnorme anomalia tranese, purtroppo, è solo la punta dell'iceberg e non il nocciolo della questione. Premettiamo che la Legambiente si è impegnata sul fronte della pianificazione anche in maniera ‘diretta' attraverso il regolamento comunale delle antenne (anno 2004) redatto dal tecnico Francesco Tarantini, attuale presidente di Legambiente Puglia. Il ‘Piano comunale delle Antenne' è, invece, frutto dello studio di altri tecnici del Politecnico di Bari. Detto Piano, tuttavia, non è stato adeguato al successivo Regolamento Regionale n. 7 del Giugno 2006. Con l'adozione di tali strumenti, termina, la competenza professionale dei tecnici che gli hanno redatti ed incomincia l'approssimazione attuativa legata alla macchina amministrativa comunale che dovrebbe realizzare i predetti piani. La pianificazione comunale, infatti, va applicata in tutti i suoi aspetti e non solo per quel che attiene l'atto finale consistente nell'installazione delle antenne.
La ‘concertazione' per l'individuazione dei siti e il ‘monitoraggio dell'elettrosmog' costituiscono una parte imprescindibile della pianificazione comunale. Tali aspetti non costituiscono un insignificante contorno alla installazione delle antenne poiché sono ancor più incisivamente ribaditi da regolamento Regionale del Giugno 2006 a cui, nei fatti, le procedure d'installazione non si sono attenute. Il Regolamento Regionale esplicita chiaramente l'obbligo dei Comuni a monitorare il livello di elettrosmog. Il Circolo di Trani ha, nel mese di Gennaio 2007, inoltrato formale richiesta al Commissario affinché richiedesse all'ARPA Puglia le centraline di monitoraggio che la stessa agenzia fornisce GRATUITAMENTE ai comuni che ne fanno richiesta. E' paradossale e anacronistico che nel 2007 ci si debba affidare solo ed unicamente ai livelli di elettrosmog misurati dagli stessi gestori telefonici. I cittadini hanno il diritto di ‘toccare con mano' e non solo a parole o per sentito dire, qual è l'entità del campo elettromagnetico che grava sulle loro teste. Ciò servirà, oltre che a tranquillizzare gli stessi cittadini, anche a creare un clima più collaborativo nei confronti dei gestori. In molte città d'Italia e della Puglia, infatti, viene ormai da anni opportunamente e costantemente misurato il campo elettromagnetico dalle centraline comunali che forniscono ai cittadini interessati i dati rilevati in continuo attraverso la rete internet. Ciò permette, con facilità, con continuità ed in tutta trasparenza, di verificare l'eventuale superamento dei limiti previsti dalla legge.
Una considerazione attinente i livelli dei limiti di esposizione è opportuna: i limiti che le norme pongono, seguono, e non precedono, gli studi epidemiologici che gli studiosi operano nel settore delle emissione dei campi elettromagnetici e di ogni altra forma inquinante: ne deriva che é doveroso e prudenziale valutare gli studi più recenti del settore e non affidarsi ciecamente a quanto sostenuto dalle leggi. E' per questo che è opportuno, in ogni circostanza, applicare il principio di precauzione. Ad esempio, recenti studi sui campi elettromagnetici "dimostrano che l'alterazione del flusso di sangue cerebrale si presenta per un valore (0.743 Watt/Kg) inferiore alla metà di quello definito dalla Raccomandazione 199/99 del 12 luglio 1999 del Consiglio dell'Unione Europea, alle frequenze comprese fra 10 MHz e 10 GHz, è di 2 Watt/Kg (2 Watt/Kg), che è basato sulle linee guida dell'ICNIRP" (Original Article Journal of Cerebral Blood Flow & Metabolism (2006) 26, 885–890. doi:10.1038/sj.jcbfm.9600279; published online 22 February 2006). Per quel che attiene alla ‘concertazione' prevista dal tecnico della Legambiente, rileviamo, che nei fatti è stata ampiamente disattesa, visto che è stata condotta in maniera incompleta (i responsabili della Parrocchia di San Giuseppe erano del tutto ignari di ciò che si stava prevedendo sul campo di Via Falcone) e singolare, visto che gli improvvidi colpi di tronchese sui lucchetti hanno avuto la meglio rispetto al buon senso. Per quanto enunciato, sottolineiamo l'inesattezza connessa alla presunta corresponsabilità della Legambiente in tutti i suoi livelli ed aggiungiamo che tale atteggiamento ci ricorda quello di alcuni cantanti stonati che, dopo aver ripetutamente steccato durante un concerto, si difendono sostenendo di avere, in passato, avuto qualche lezione di canto da insigni tenori.»
Dott. Francesco Bartucci
Avv. Enzo Cassanelli
Legambiente Circolo di Trani