Vita di città
Antenna di via Falcone: «Un altro scempio nella nostra città»
A scrivere è un ragazzo di 22 anni, dei Giovani UDC
Trani - giovedì 29 marzo 2007
A scrivere è un ragazzo di 22 anni, Roberto Mangialardo : "Ci hanno privato ingiustamente, di una delle cose migliori che ci ha potuto dare in gestione la città di Trani. Grazie alle innumerevoli sollecitazioni di don Aldo al comune, siamo riusciti ad avere un piccolo spazio dove far giocare i ragazzi della parrocchia, anche se quando questo spazio arrivò don Aldo non c'era più. Era un terreno sito in via G. Falcone e trasformato grazie ai fondi parrocchiali, al C.R.E.S.C.A e alla tanta buona volontà degli stessi ragazzi e non in un campetto di calcio per far divertire un po' tutti, e non solo, veniva utilizzato anche come punto di ritrovo soprattutto nelle sere d'estate quando si organizzavano piccoli tornei per tenere sempre vivi i vari gruppi della parrocchia. Tutto questo è stato possibile farlo fino a quando qualcuno ha deciso di far istallare nel campetto un ripetitore di telefonia mobile, levando un altro dei pochissimi spazi riservati ai ragazzi. Infatti quel campo era in gestione della parrocchia ma poteva essere utilizzato da chiunque (sempre sotto il controllo di un gestore della parrocchia stessa). Aggiungo: è vero che il contratto dal comune stesso non ci era stato rinnovato per motivi non ancora accertati: infatti in un primo momento ci dovevano far passare una strada, poi hanno pensato di rendere la zona edificabile e adesso invece vi hanno piazzato una bella "antennona"; ma un po' di accortezza ci vuole nell'avvisarci che il campo non sarebbe stato più disponibile dal giorno 19 MARZO c.a. e non che dall'oggi al domani ci siamo trovati tecnici della telefonia che rompendo i lucchetti d'ingresso del campetto hanno iniziato i loro lavori; penso che nemmeno nell'era dei primitivi si agiva in questo modo!" Sulla questione interviene anche il Segretario dei Giovani UDC di Trani Andrea Catino che afferma: "E' ben poco cortese e non da persone civili questo modo di agire facendo trovare, senza neanche un misero preavviso, degli operai che con colpi di tronchese entrano nel campetto da calcio per sottrarlo definitivamente a tutti quei ragazzi che altrimenti come alternativa avrebbero avuto quella di giocare per strada creando danni a abitanti e negozianti della zona e soprattutto rischiando anche di finire vittime di qualche autista sbadato. Sarà interesse di noi Giovani UDC - continua Andrea Catino - aiutare la parrocchia di San Giuseppe e tutti i suoi ragazzi a riuscire a riottenere o almeno ricevere dal comune un nuovo posto in cui far giocare tutti i giovani che sempre in maggior numero scelgono di frequentare questi sani ambieni parrocchiali piuttosto che vagabondare per strada."