Scuola e Lavoro
Aperture domenicali, intesa fra Comune e associazioni
Ultima parola all’amministrazione. Il calendario di massima
Trani - giovedì 1 ottobre 2009
Lo scorso anno il problema delle aperture domenicali fu una spina nel fianco dell'amministrazione. Molti si ricorderanno "la guerra del pane", le sollevazioni di scudi da parte delle associazioni di categorie, le ferme prese di posizione da parte dei commercianti. Quest'anno, l'assessore al commercio Luca Memola, dopo aver incontrato tutte le associazioni nei mesi scorsi, le ha volute riunire intorno ad un tavolo per trovare, collegialmente, un'intesa che fosse la più condivisa possibile.
All'incontro con l'assessore, oltre a Gino Graziano dell'ufficio Suap, erano presenti Unimpresa Bat-Agci, Ascom Bat Trani, Confcommercio, Confesercenti, un rappresentante dei panificatori della Bat, un rappresentante della categoria dei farmacisti, più un delegato della Cisl. Al termine della riunione è stata elaborata una proposta che passerà nei prossimi giorni al vaglio dell'amministrazione. Se dovesse arrivare la fumata bianca (come probabile) la proposta si tramuterà in ordinanza con largo anticipo rispetto alla data del 31 ottobre, termine ultimo fissato per redigere il calendario delle aperture.
La proposta, ora all'attenzione dell'amministrazione, riguarda sia le attività commerciali che i panificatori indistintamente. Potranno restare aperti una domenica al mese ad ottobre, novembre, febbraio, marzo ed aprile, tutte le domeniche di dicembre, due domeniche a gennaio (più il giorno dell'Epifania) e tutte le domeniche da maggio a settembre, fermo restando le chiusure obbligatorie stabilite dall'articolo 18 della legge regionale numero 11 del 2003, modificata dall'articolo 12 della legge regionale 5 del 2008 che prevede la chiusura tassativa l'1 gennaio, la domenica di Pasqua, il 25 aprile, l'1 maggio, il 2 giugno, il 25 e 26 dicembre.
L'assessore Memola conta anche di esaudire il desiderio espresso dai farmacisti di allineare l'apertura pomeridiana (sia estiva che invernale) al cambio dell'ora legale. Al momento, la categoria fa riferimento ad un'ordinanza del 1980 che prevede l'apertura dalle 17 alle 20.30 nel periodo che va dall'1 aprile al 30 settembre e dalle 16.30 alle 20 nel periodo che va dall'1 ottobre al 31 marzo. Se la proposta dovesse essere accolta, le aperture sarebbero regolate da questo schema: dal 26 ottobre al 29 marzo dalle 16.30 alle 20 e dal 30 marzo al 25 ottobre dalle 17 alle 20.30.
All'incontro con l'assessore, oltre a Gino Graziano dell'ufficio Suap, erano presenti Unimpresa Bat-Agci, Ascom Bat Trani, Confcommercio, Confesercenti, un rappresentante dei panificatori della Bat, un rappresentante della categoria dei farmacisti, più un delegato della Cisl. Al termine della riunione è stata elaborata una proposta che passerà nei prossimi giorni al vaglio dell'amministrazione. Se dovesse arrivare la fumata bianca (come probabile) la proposta si tramuterà in ordinanza con largo anticipo rispetto alla data del 31 ottobre, termine ultimo fissato per redigere il calendario delle aperture.
La proposta, ora all'attenzione dell'amministrazione, riguarda sia le attività commerciali che i panificatori indistintamente. Potranno restare aperti una domenica al mese ad ottobre, novembre, febbraio, marzo ed aprile, tutte le domeniche di dicembre, due domeniche a gennaio (più il giorno dell'Epifania) e tutte le domeniche da maggio a settembre, fermo restando le chiusure obbligatorie stabilite dall'articolo 18 della legge regionale numero 11 del 2003, modificata dall'articolo 12 della legge regionale 5 del 2008 che prevede la chiusura tassativa l'1 gennaio, la domenica di Pasqua, il 25 aprile, l'1 maggio, il 2 giugno, il 25 e 26 dicembre.
L'assessore Memola conta anche di esaudire il desiderio espresso dai farmacisti di allineare l'apertura pomeridiana (sia estiva che invernale) al cambio dell'ora legale. Al momento, la categoria fa riferimento ad un'ordinanza del 1980 che prevede l'apertura dalle 17 alle 20.30 nel periodo che va dall'1 aprile al 30 settembre e dalle 16.30 alle 20 nel periodo che va dall'1 ottobre al 31 marzo. Se la proposta dovesse essere accolta, le aperture sarebbero regolate da questo schema: dal 26 ottobre al 29 marzo dalle 16.30 alle 20 e dal 30 marzo al 25 ottobre dalle 17 alle 20.30.