Vita di città
Area ex macello, quale destino? Per ora solo rifiuti e degrado
Le aree sono ancora in fase di aggiudicazione e rimangono abbandonate
Trani - mercoledì 14 ottobre 2015
12.05
Nulla è cambiato nell'area compresa dal Castello Svevo sino all'ex macello. Una zona che da tempo non assume modificazioni, ma anzi è vittima dei segni dell'incuria e dell'abbandono. Una discarica a cielo aperto che deturpa l'immagine globale della zona nord della costa cittadina.
Da un sopralluogo ci rendiamo conto gli effetti degrado si moltiplicano a vista d'occhio, rendendo incompatibili i bellissimi scorci costieri con la "bruttezza" del luogo. Sullo sfondo poi lo scheletro dell'ex distilleria "Angelini", ormai divenuta anch'essa, come la discarica, una vera e propria bomba ecologica. Purtroppo poco o nulla si può fare attualmente se prima non si risolve il problema dell'aggiudicazione di quei terreni su cui ad oggi pende la scure della giustizia amministrativa. «Due delle particelle - spiega il consigliere comunale Emanuele Tomasicchio, ex candidato del centrodestra - sono oggetto di aggiudicazione, altre sono ancora inserite nella gara d'appalto». A contendersi la proprietà, infatti, sono da un lato il Comune e dell'altro gli aggiudicatari della prima asta. Nel caso il Tribunale amministrativo regionale desse ragione al primo, ciò permetterebbe all'ente di acquisire sia i soldi della prima vendita (poi revocata) e sia quelli della seconda vendita ( cioè quella successiva all'aggiudicazione su base d'asta).
Tempo fa si parlava anche di adibire parte dell'ex macello alle sede provinciale dei Carabinieri, ma nulla più fu fatto. In queste ore intanto diversi esponenti politici stanno varando l'ipotesi, considerato l'abusivismo dilagante in città, di trasformare il terreno in via dei Finanzieri in un bus-parking che decongestioni il traffico in prossimità del centro storico e porre rimedio anche alla spinosa questione della sosta dei bus turistici. Ad oggi però il dato oggettivo è che l'intera area è abbandonata a se stessa.
Da un sopralluogo ci rendiamo conto gli effetti degrado si moltiplicano a vista d'occhio, rendendo incompatibili i bellissimi scorci costieri con la "bruttezza" del luogo. Sullo sfondo poi lo scheletro dell'ex distilleria "Angelini", ormai divenuta anch'essa, come la discarica, una vera e propria bomba ecologica. Purtroppo poco o nulla si può fare attualmente se prima non si risolve il problema dell'aggiudicazione di quei terreni su cui ad oggi pende la scure della giustizia amministrativa. «Due delle particelle - spiega il consigliere comunale Emanuele Tomasicchio, ex candidato del centrodestra - sono oggetto di aggiudicazione, altre sono ancora inserite nella gara d'appalto». A contendersi la proprietà, infatti, sono da un lato il Comune e dell'altro gli aggiudicatari della prima asta. Nel caso il Tribunale amministrativo regionale desse ragione al primo, ciò permetterebbe all'ente di acquisire sia i soldi della prima vendita (poi revocata) e sia quelli della seconda vendita ( cioè quella successiva all'aggiudicazione su base d'asta).
Tempo fa si parlava anche di adibire parte dell'ex macello alle sede provinciale dei Carabinieri, ma nulla più fu fatto. In queste ore intanto diversi esponenti politici stanno varando l'ipotesi, considerato l'abusivismo dilagante in città, di trasformare il terreno in via dei Finanzieri in un bus-parking che decongestioni il traffico in prossimità del centro storico e porre rimedio anche alla spinosa questione della sosta dei bus turistici. Ad oggi però il dato oggettivo è che l'intera area è abbandonata a se stessa.