Vita di città
Articolo 97: "Dopo un anno le richieste sulla sicurezza di via Falcone totalmente ignorate"
ll movimento civico aveva organizzato una petizione con una raccolta di firme di cittadini
Trani - sabato 17 febbraio 2024
08.30
"Via Falcone SI Cura": così era stata presentata nel marzo scorso la petizione promossa dal Movimento articolo 97 per la sicurezza stradale e pedonale di via Falcone, una strada ampia, diventata negli anni una delle percorrenze a più alta densità di traffico - visto anche l'ingresso Trani Sud alla città - ma soprattutto la presenza di esercizi commerciali, del Palazzetto dello Sport e di una scuola materna.
Gli incidenti delle ultime settimane - in particolare quello per il quale versa ancora in condizioni gravi una signora che è stata investita - hanno indotto il segretario e il presidente del Movimento civico, Raffaele Covelli e Giuseppe Curci, a sollevare nuovamente la situazione visto che di fatto, nulla è cambiato e a proporre, suggerire all'Amministrazione soluzioni che appaiono nuove ma che in realtà erano state richieste con grande forza: "In un anno non è cambiato niente nonostante la richiesta della sicurezza di tanti concittadini".
L'elenco delle criticità riprende - da parte di Curci e Covelli - a partire da strisce pedonali di cui dopo l'incrocio con Via Bachelet fino all' asilo, non c'è traccia, su una strada che, dal lato ferrovia, non ha impianti di illuminazione. Resta invece un marciapiede che si interrompe, creando difficoltà e pericolo per chi parcheggia. Fondamentale, sottolinea Giuseppe Curci, "l'installazione di dossi con attraversamenti pedonali illuminati. Il dosso costringe l'automobilista a rallentare".
A nulla sono valsi dunque i cosiddetti velobox che avrebbero dovuto dissuadere dall' alta velocità: il risultato è che su quella strada di giorno e di notte si corre, si sorpassa, si impenna con le moto. "Torneremo a insistere con l'Amministrazione", rincara Covelli: "le nostre azioni non finiranno qui, anche perché sentiamo la responsabilità di tanti cittadini e di tanti commercianti che hanno creduto nel nostro impegno; per questo ci facciamo voce dei Cittadini, ancora una volta, verso l' Amministrazione, alla quale chiediamo di non essere ancora sorda a queste richieste di vitale importanza". Il sopralluogo con Articolo 97 si è concluso proprio nella zona dove la signora è stata investita da una moto; la zona è decisamente buia, soprattutto quando vengono chiusi gli esercizi commerciali. Raffaele Covelli ricorda - tra i suggerimenti che il Movimento prova a dare, con una forma di collaborazione con l'Amministrazione (nei prossimi giorni sarà richiesto un nuovo incontro) - che opportuno potrebbe essere l'uso periodico di un telelaser - che è in dotazione della polizia Locale -proprio su questa strada, visto che sempre più spesso viene utilizzata come una pista di velocità. Come nell'incidente che aveva visto una macchina finire rovinosamente contro le impalcature di un panificio. Uno dei tanti che troppo spesso avvengono su questa strada della Città.
Gli incidenti delle ultime settimane - in particolare quello per il quale versa ancora in condizioni gravi una signora che è stata investita - hanno indotto il segretario e il presidente del Movimento civico, Raffaele Covelli e Giuseppe Curci, a sollevare nuovamente la situazione visto che di fatto, nulla è cambiato e a proporre, suggerire all'Amministrazione soluzioni che appaiono nuove ma che in realtà erano state richieste con grande forza: "In un anno non è cambiato niente nonostante la richiesta della sicurezza di tanti concittadini".
L'elenco delle criticità riprende - da parte di Curci e Covelli - a partire da strisce pedonali di cui dopo l'incrocio con Via Bachelet fino all' asilo, non c'è traccia, su una strada che, dal lato ferrovia, non ha impianti di illuminazione. Resta invece un marciapiede che si interrompe, creando difficoltà e pericolo per chi parcheggia. Fondamentale, sottolinea Giuseppe Curci, "l'installazione di dossi con attraversamenti pedonali illuminati. Il dosso costringe l'automobilista a rallentare".
A nulla sono valsi dunque i cosiddetti velobox che avrebbero dovuto dissuadere dall' alta velocità: il risultato è che su quella strada di giorno e di notte si corre, si sorpassa, si impenna con le moto. "Torneremo a insistere con l'Amministrazione", rincara Covelli: "le nostre azioni non finiranno qui, anche perché sentiamo la responsabilità di tanti cittadini e di tanti commercianti che hanno creduto nel nostro impegno; per questo ci facciamo voce dei Cittadini, ancora una volta, verso l' Amministrazione, alla quale chiediamo di non essere ancora sorda a queste richieste di vitale importanza". Il sopralluogo con Articolo 97 si è concluso proprio nella zona dove la signora è stata investita da una moto; la zona è decisamente buia, soprattutto quando vengono chiusi gli esercizi commerciali. Raffaele Covelli ricorda - tra i suggerimenti che il Movimento prova a dare, con una forma di collaborazione con l'Amministrazione (nei prossimi giorni sarà richiesto un nuovo incontro) - che opportuno potrebbe essere l'uso periodico di un telelaser - che è in dotazione della polizia Locale -proprio su questa strada, visto che sempre più spesso viene utilizzata come una pista di velocità. Come nell'incidente che aveva visto una macchina finire rovinosamente contro le impalcature di un panificio. Uno dei tanti che troppo spesso avvengono su questa strada della Città.