Vita di città
«Assassino e razzista». Alternativa Comunista contesta Maroni
A capo dei manifestanti Michele Rizzi, già candidato per la presidenza della Bat
Trani - martedì 3 novembre 2009
«Assassino, assassino». L'inizio del discorso di Roberto Maroni è stato turbato dalle grida di uno sparuto gruppo di contestatori che, da piazza Sant'Agostino (sede stabilita per un pacifico sit in di protesta) si sono spostati in piazza Mazzini per urlare la propria rabbia nei confronti del Ministro dell'Interno. A guidare la protesta c'era Michele Rizzi, candidato alla presidenza della Provincia Bar con Alternativa Comunista.
La protesta è stata sedata subito dalle Forze dell'Ordine, dispiegate in gran numero lungo tutto il perimetro della piazza. I contestatori, tenuti a debita distanza dal palco dove erano presente le autorità, hanno effettuato un volantinaggio contro il Governo Berlusconi e la sua politica definita dai manifestanti «repressiva e reazionaria», fisichiando per alcuni istanti «il Ministro razzista».
«Il Ministro Maroni – spiega Alternativa Comunista nel documento – è oggi a Trani per illustrare nuovi attacchi repressivi contro immigrati e lavoratori italiani. Maroni fa parte di un governo reazionario che sta limitando le libertà individuali con un decreto che porta il suo nome e che nei fatti impedisce la libertà di manifestare. Il tutto fa parte di una strategia repressiva che, in una fase di profonda crisi capitalista, vuole impedire ogni espressione di dissenso. E il pacchetto sicurezza è un altro esempio di attacco ai diritti, soprattutto dei lavori immigrati».
La protesta è stata sedata subito dalle Forze dell'Ordine, dispiegate in gran numero lungo tutto il perimetro della piazza. I contestatori, tenuti a debita distanza dal palco dove erano presente le autorità, hanno effettuato un volantinaggio contro il Governo Berlusconi e la sua politica definita dai manifestanti «repressiva e reazionaria», fisichiando per alcuni istanti «il Ministro razzista».
«Il Ministro Maroni – spiega Alternativa Comunista nel documento – è oggi a Trani per illustrare nuovi attacchi repressivi contro immigrati e lavoratori italiani. Maroni fa parte di un governo reazionario che sta limitando le libertà individuali con un decreto che porta il suo nome e che nei fatti impedisce la libertà di manifestare. Il tutto fa parte di una strategia repressiva che, in una fase di profonda crisi capitalista, vuole impedire ogni espressione di dissenso. E il pacchetto sicurezza è un altro esempio di attacco ai diritti, soprattutto dei lavori immigrati».