Vita di città
Associazioni e cittadini in piazza Gradenigo contro il taglio degli alberi previsto nel nuovo progetto di riqualificazione
Le associazioni lamentano poca trasparenza e mancata condivisione dei progetti con la collettività.
Trani - sabato 16 novembre 2024
9.58
Piazza Gradenigo è sicuramente una delle piazze più simboliche di Trani; la sua è una storia centenaria; al di sotto della piazza, infatti, secondo gli esperti di storia tranese, insistono le antiche mura di cinta della città.
La piazza, è ormai noto da anni, versa in condizioni assolutamente indegne, soprattutto per il ruolo strategico che ha dal punto di vista turistico: questo è infatti il punto di arrivo dei bus che portano fino a Trani migliaia di turisti, che vedono come prima cosa proprio la piazza tanto degradata.
Dopo le tante parole spese per questa piazza ormai da anni, finalmente il progetto di riqualificazione era stato presentato; i comitati, i movimenti civici e le associazioni cittadine avevano accolto con entusiasmo questo progetto che prevedeva che le due parti della piazza divenissero un unicum, con la permanenza di tutti i pini marittimi, alcuni dei quali hanno più di cinquant'anni di vita, protetti grazie all'allargamento delle aiuole, e una fontana.
Tuttavia, questo progetto è stato improvvisamente modificato, in senso peggiorativo, prevedendo l'abbattimento dei pini per far posto a nuovi alberi.
Per questo motivo le associazioni "Oikos", "Codacons", il comitato "Pro Piazza Gradenigo" e il movimento civico "Articolo 97" si sono riunite proprio in piazza, insieme ai cittadini e ai residenti, per esprimere il malcontento verso una scelta che è stata fatta tagliando fuori dal processo decisionale proprio i cittadini sui quali ricadranno le conseguenze di tali decisioni.
L'avv. Moscatelli ("Articolo 97"), ha denunciato la mancata condivisione del progetto nella sua fase iniziale e, dunque, l'informazione assai scarsa nei confronti dei cittadini rispetto a tale progetto. In secondo luogo, ha espresso anche la grande sorpresa nel dover constatare come il progetto originario, che prevedeva la salvaguardia degli alberi di piazza Gradenigo, sia stato radicalmente mutato, prevedendo il taglio degli alberi che sono perfettamente in salute: infatti, Moscatelli pone l'attenzione sul fatto che non vi è traccia della relazione agronomica che attesti un cattivo stato di salute dei pini tale da giustificare il loro taglio; l'eradicazione, invero, significherebbe la perdita definitiva ed irreversibile del patrimonio arboreo, che sarebbe sostituito da altri alberi, simili a quelli già piantumati di recente in altre piazze di Trani. Sconcerto ha suscitato anche l'aumento dei costi dell'operazione, che passa da una spesa iniziale di circa €340.000,00 ad un costo finale di circa €960.000,00.
Secondo il sentire comune di chi questa piazza l'ha vissuta fin da bambino, (numerose sono state le testimonianze in merito), estirpare gli alberi presenti significherebbe snaturare completamente la piazza, sia dal punto di vista paesaggistico che storico.
Per il momento i cittadini rimangono come delle sentinelle, dei custodi a volte silenti e a volte molto rumorosi della piazza, in attesa degli ulteriori sviluppi di una storia, quella di piazza Gradenigo, che ancora non trova un finale che soddisfi tutti.
La piazza, è ormai noto da anni, versa in condizioni assolutamente indegne, soprattutto per il ruolo strategico che ha dal punto di vista turistico: questo è infatti il punto di arrivo dei bus che portano fino a Trani migliaia di turisti, che vedono come prima cosa proprio la piazza tanto degradata.
Dopo le tante parole spese per questa piazza ormai da anni, finalmente il progetto di riqualificazione era stato presentato; i comitati, i movimenti civici e le associazioni cittadine avevano accolto con entusiasmo questo progetto che prevedeva che le due parti della piazza divenissero un unicum, con la permanenza di tutti i pini marittimi, alcuni dei quali hanno più di cinquant'anni di vita, protetti grazie all'allargamento delle aiuole, e una fontana.
Tuttavia, questo progetto è stato improvvisamente modificato, in senso peggiorativo, prevedendo l'abbattimento dei pini per far posto a nuovi alberi.
Per questo motivo le associazioni "Oikos", "Codacons", il comitato "Pro Piazza Gradenigo" e il movimento civico "Articolo 97" si sono riunite proprio in piazza, insieme ai cittadini e ai residenti, per esprimere il malcontento verso una scelta che è stata fatta tagliando fuori dal processo decisionale proprio i cittadini sui quali ricadranno le conseguenze di tali decisioni.
L'avv. Moscatelli ("Articolo 97"), ha denunciato la mancata condivisione del progetto nella sua fase iniziale e, dunque, l'informazione assai scarsa nei confronti dei cittadini rispetto a tale progetto. In secondo luogo, ha espresso anche la grande sorpresa nel dover constatare come il progetto originario, che prevedeva la salvaguardia degli alberi di piazza Gradenigo, sia stato radicalmente mutato, prevedendo il taglio degli alberi che sono perfettamente in salute: infatti, Moscatelli pone l'attenzione sul fatto che non vi è traccia della relazione agronomica che attesti un cattivo stato di salute dei pini tale da giustificare il loro taglio; l'eradicazione, invero, significherebbe la perdita definitiva ed irreversibile del patrimonio arboreo, che sarebbe sostituito da altri alberi, simili a quelli già piantumati di recente in altre piazze di Trani. Sconcerto ha suscitato anche l'aumento dei costi dell'operazione, che passa da una spesa iniziale di circa €340.000,00 ad un costo finale di circa €960.000,00.
Secondo il sentire comune di chi questa piazza l'ha vissuta fin da bambino, (numerose sono state le testimonianze in merito), estirpare gli alberi presenti significherebbe snaturare completamente la piazza, sia dal punto di vista paesaggistico che storico.
Per il momento i cittadini rimangono come delle sentinelle, dei custodi a volte silenti e a volte molto rumorosi della piazza, in attesa degli ulteriori sviluppi di una storia, quella di piazza Gradenigo, che ancora non trova un finale che soddisfi tutti.