Vita di città
Atto vandalico a "Rampa La Conca"
Rovesciata una tanica di 5 litri di olio bruciato. Danni agli archi e alla pavimentazione.
Trani - lunedì 14 luglio 2008
Che sia "un'estate no" per la "Trani by night" lo si evince da tanti indizi, in primis il fatto che la movida del nord barese, fino allo scorso anno ammassata al "Crepapelle" (sotto la chiesa di Ognissanti), da quest'anno si sia trasferita in blocco a Bisceglie ed in particolare nel locale preso in gestione dall'esercente tranese fra i più mortificati dalle restrizioni di Comune e Soprintendenza.
Porto semi deserto per quasi tutta la settimana, locali e pub chiusi, di venerdì, già alle 2. Situazione anomala, a cui non eravamo abituati, ma facilmente preventivabile se si pensa che, non più tardi di due mesi fa, gli esercenti erano ancora in attesa del varo di un regolamento per l'occupazione di suolo pubblico prodotto troppo tardi per pianificare una stagione e correre ai ripari. Lo stallo ha indotto alcuni ad andarsene altrove, altri a ridimensionare programmi e investimenti, altri ancora a non investire affatto. Un duro colpo all'economia della città, attutito in parte dai buoni incassi di maggio. Dicevamo di "un'estate no", confermata dal fatto che, ai gol degli altri, ci aggiungiamo i nostri autogol. E così oggi vi raccontiamo dell'atto vandalico subito dal locale "Rampa La Conca", situato sotto gli archi di via Supportico La Conca.
Questa notte, a locale chiuso, è stata rovesciata una tanica di 5 litri di olio bruciato su suppellettili e porte. Una "bravata" in piena regola, con poche conseguenze per il locale ma evidenti danni per gli archi e per le chianche del porto. L'episodio si è verificato dopo le 2 e fa il paio con uno, analogo, verificatosi sempre sul porto ai danni di un altro locale a pochi metri di distanza da "Rampa La Conca".
L'olio esausto è stato buttato per terra, su sedie e tavoli, sul muretto, sugli archi. Una squadra di operai del locale è al lavoro da diverse ore per rimuovere le macchie e permettere la riapertura del ristorante. I Carabinieri, intervenuti questa mattina sul posto, hanno rinvenuto la tanica da 5 litri in cui era contenuta la sostanza. Si spera di poter dare un nome agli autori del gesto attraverso le immagini di una telecamera posta a pochi metri dal locale. Resta comunque il danno al luogo, per il quale è stato chiesto l'intervento dell'Amiu.
Porto semi deserto per quasi tutta la settimana, locali e pub chiusi, di venerdì, già alle 2. Situazione anomala, a cui non eravamo abituati, ma facilmente preventivabile se si pensa che, non più tardi di due mesi fa, gli esercenti erano ancora in attesa del varo di un regolamento per l'occupazione di suolo pubblico prodotto troppo tardi per pianificare una stagione e correre ai ripari. Lo stallo ha indotto alcuni ad andarsene altrove, altri a ridimensionare programmi e investimenti, altri ancora a non investire affatto. Un duro colpo all'economia della città, attutito in parte dai buoni incassi di maggio. Dicevamo di "un'estate no", confermata dal fatto che, ai gol degli altri, ci aggiungiamo i nostri autogol. E così oggi vi raccontiamo dell'atto vandalico subito dal locale "Rampa La Conca", situato sotto gli archi di via Supportico La Conca.
Questa notte, a locale chiuso, è stata rovesciata una tanica di 5 litri di olio bruciato su suppellettili e porte. Una "bravata" in piena regola, con poche conseguenze per il locale ma evidenti danni per gli archi e per le chianche del porto. L'episodio si è verificato dopo le 2 e fa il paio con uno, analogo, verificatosi sempre sul porto ai danni di un altro locale a pochi metri di distanza da "Rampa La Conca".
L'olio esausto è stato buttato per terra, su sedie e tavoli, sul muretto, sugli archi. Una squadra di operai del locale è al lavoro da diverse ore per rimuovere le macchie e permettere la riapertura del ristorante. I Carabinieri, intervenuti questa mattina sul posto, hanno rinvenuto la tanica da 5 litri in cui era contenuta la sostanza. Si spera di poter dare un nome agli autori del gesto attraverso le immagini di una telecamera posta a pochi metri dal locale. Resta comunque il danno al luogo, per il quale è stato chiesto l'intervento dell'Amiu.