Attualità
Attraversa lo Stretto di Messina a nuoto in poco più di un'ora: protagonista la tranese Angelica Carlucci
Insieme ad altri nuotatori ha percorso una distanza di circa 3200 mt
Trani - venerdì 30 agosto 2019
09.00
Ha impiegato un'ora e otto minuti per attraversare a nuoto lo Stretto di Messina. Stiamo parlando della 66enne tranese Angelica Carlucci che lo scorso 24 agosto ha partecipato alla traversata amatoriale dello Stretto di Messina, dal pilone di Torre Faro, a Messina, alla spiaggia di Cannitello, ai piedi del pilone corrispondente di Santa Trada, in Calabria per una distanza complessiva di circa 3200 mt.
Non si è trattata di una gara, ma piuttosto di una bella nuotata in compagnia e in sicurezza. Insieme ad Angelica altre trenta persone, provenienti da tutt' Italia, seguite e guidate a piccoli gruppi di nuotatori da una decina di imbarcazioni.
«Da sempre ho amato il mare (sono anche socia del Nucleo Sub di Molfetta) ed effettuo abitualmente lunghe nuotate (a Trani, dal faro al Monastero, oppure dalle Matinelle al Monastero e ritorno, dalle Matinelle al Golden Cliff e ritorno…), ma, per sicurezza, sono sempre andata a breve distanza dalla costa - ha svelato la signora Angelica -.
«Da parecchi anni avevo il desiderio di compiere questa traversata, per mettermi alla prova, ma sempre con umiltà, senza dimenticare di chiedere la benevolenza di Scilla e Cariddi. Effettivamente, è stata un'esperienza molto bella, diversa dalle altre: il mare era di un azzurro intenso, impenetrabile (mi hanno detto, 250 mt di profondità), le onde più alte, le correnti chiaramente percepibili, ma non c'è stato timore, perché mi sentivo protetta dalla barca (il barcaiolo si chiamava Santo!) e sentivo sul dorso il calore del sole. E poi, nuotavo nel mare percorso da Giasone e da Odisseo! E' stato così piacevole che all'arrivo, quando ho cominciato a distinguere chiaramente le case sulla sponda calabrese, ho volutamente rallentato, per godermi più a lungo quei momenti».
L'organizzazione è stata curata dall'Associazione Colapesce Primo, di Messina, di cui è presidente il sig. Giovanni Fiannacca. «Colapesce di nome e di fatto, veramente "vecchio lupo di mare", attento e scrupoloso, che ricordo con affetto insieme alla gentile signora Concetta, sua moglie», ha infine concluso la signora Angelica.
Non si è trattata di una gara, ma piuttosto di una bella nuotata in compagnia e in sicurezza. Insieme ad Angelica altre trenta persone, provenienti da tutt' Italia, seguite e guidate a piccoli gruppi di nuotatori da una decina di imbarcazioni.
«Da sempre ho amato il mare (sono anche socia del Nucleo Sub di Molfetta) ed effettuo abitualmente lunghe nuotate (a Trani, dal faro al Monastero, oppure dalle Matinelle al Monastero e ritorno, dalle Matinelle al Golden Cliff e ritorno…), ma, per sicurezza, sono sempre andata a breve distanza dalla costa - ha svelato la signora Angelica -.
«Da parecchi anni avevo il desiderio di compiere questa traversata, per mettermi alla prova, ma sempre con umiltà, senza dimenticare di chiedere la benevolenza di Scilla e Cariddi. Effettivamente, è stata un'esperienza molto bella, diversa dalle altre: il mare era di un azzurro intenso, impenetrabile (mi hanno detto, 250 mt di profondità), le onde più alte, le correnti chiaramente percepibili, ma non c'è stato timore, perché mi sentivo protetta dalla barca (il barcaiolo si chiamava Santo!) e sentivo sul dorso il calore del sole. E poi, nuotavo nel mare percorso da Giasone e da Odisseo! E' stato così piacevole che all'arrivo, quando ho cominciato a distinguere chiaramente le case sulla sponda calabrese, ho volutamente rallentato, per godermi più a lungo quei momenti».
L'organizzazione è stata curata dall'Associazione Colapesce Primo, di Messina, di cui è presidente il sig. Giovanni Fiannacca. «Colapesce di nome e di fatto, veramente "vecchio lupo di mare", attento e scrupoloso, che ricordo con affetto insieme alla gentile signora Concetta, sua moglie», ha infine concluso la signora Angelica.