Vita di città
Autobus e centro storico: l'Odissea continua
Domina la mancanza di controlli, informazioni e segnaletica
Trani - lunedì 23 aprile 2018
Non bastavano le prime "scelte" errate di alcuni autisti di autobus, che, a dispetto della nuova squillante e fresca soluzione dell'amministrazione – via Finanzieri "salva tutti"- avevano continuato nei giorni scorsi ad invadere come se nulla fosse lungomare Chiarelli, piazza Gradenigo e piazza Plebiscito. Tutto questo anche a causa della mancanza di controlli, informazioni all'utenza ma soprattutto segnaletica. Non bastava la scelta "salva tutti" anche se priva del benché minimo servizio all'utenza stessa – un autista in attesa e solo in via Finanzieri tra puzza e caldo rovente in arrivo non puoi trattarlo e "ammazzarlo" così, come un cane randagio-. No, non bastava tutto questo.
Sabato mattina ci ha pensato pure uno dei palazzi storici lasciati nel degrado, uno dei tanti, ex sede della don Milani, affidato ad un privato dal Comune e molto malmesso negli ultimi anni (ci pensi il sindaco prima di cedere a privati a cuor leggero fior di palazzi storici appartenenti al Comune di Trani e parte del nostro dna culturale) a perdere pezzi e mostrare grosse crepe. Lo segnaliamo perché proprio in quel punto, all'angolo del palazzo, all'incrocio tra via fra Diego Alvarez e via Mario Pagano, svoltano molti degli autobus turistici di cui sopra. Sabato scorso proprio in occasione della caduta di calcinacci, con la presenza delle consuete transenne, ormai elementi familiari per i cittadini tranesi, si sono creati grossi disagi per il traffico, con gli autisti costretti a fermarsi e spostare materialmente le transenne, tra le proteste dei residenti stanchi di bere gas dai tubi di scappamento.
Una situazione sempre più caotica che, a differenza dei messaggeri di parte sui social, ossia consiglieri vicini al sindaco e seguaci del centro – sinistra che elencano come in una lista della spesa quanto fatto dall'amministrazione, dimenticano che ci sono zone della città letteralmente "fuori controllo" e che vivono periodicamente momenti di caos e disordine, come nei casi sopra citati. Per la cronaca bisogna riferire che nella mattinata di domenica c'è stato l'intervento, come documentato dalle foto, di operai per cercare di "rattoppare" le parti maggiormente ammalorate dell'edificio che ha creato disagi due giorni fa.
Perché continuare a far convergere gli autobus in quella zona e non creare un percorso mirato e che non crei disagi a cittadini e turisti? "Qualora questi ultimi, onde evitare soste in centro per farli scendere",- ci spiega un addetto ai lavori-, "arrivassero fino a via Finazieri, qui non troverebbero lo straccio d'un servizio ed una desolazione totale - per la quale ci vergogniamo a portarli in quel luogo - e poi la distanza dai luoghi da visitare sarebbe grande". L'estate arriva. Il caos pure.
Sabato mattina ci ha pensato pure uno dei palazzi storici lasciati nel degrado, uno dei tanti, ex sede della don Milani, affidato ad un privato dal Comune e molto malmesso negli ultimi anni (ci pensi il sindaco prima di cedere a privati a cuor leggero fior di palazzi storici appartenenti al Comune di Trani e parte del nostro dna culturale) a perdere pezzi e mostrare grosse crepe. Lo segnaliamo perché proprio in quel punto, all'angolo del palazzo, all'incrocio tra via fra Diego Alvarez e via Mario Pagano, svoltano molti degli autobus turistici di cui sopra. Sabato scorso proprio in occasione della caduta di calcinacci, con la presenza delle consuete transenne, ormai elementi familiari per i cittadini tranesi, si sono creati grossi disagi per il traffico, con gli autisti costretti a fermarsi e spostare materialmente le transenne, tra le proteste dei residenti stanchi di bere gas dai tubi di scappamento.
Una situazione sempre più caotica che, a differenza dei messaggeri di parte sui social, ossia consiglieri vicini al sindaco e seguaci del centro – sinistra che elencano come in una lista della spesa quanto fatto dall'amministrazione, dimenticano che ci sono zone della città letteralmente "fuori controllo" e che vivono periodicamente momenti di caos e disordine, come nei casi sopra citati. Per la cronaca bisogna riferire che nella mattinata di domenica c'è stato l'intervento, come documentato dalle foto, di operai per cercare di "rattoppare" le parti maggiormente ammalorate dell'edificio che ha creato disagi due giorni fa.
Perché continuare a far convergere gli autobus in quella zona e non creare un percorso mirato e che non crei disagi a cittadini e turisti? "Qualora questi ultimi, onde evitare soste in centro per farli scendere",- ci spiega un addetto ai lavori-, "arrivassero fino a via Finazieri, qui non troverebbero lo straccio d'un servizio ed una desolazione totale - per la quale ci vergogniamo a portarli in quel luogo - e poi la distanza dai luoghi da visitare sarebbe grande". L'estate arriva. Il caos pure.