Attualità
Avvocati di Trani contro il ministro Bonafede: «Dichiarazioni che ledono il decoro della categoria»
Il foro tranese sollecita il massimo Organismo Congressuale Forense
Trani - venerdì 20 dicembre 2019
9.55
Un invito al Consiglio dell'ordine degli Avvocati a cui è iscritto di prendere le iniziative idonee nei suoi confronti e una sollecitazione al massimo Organismo Congressuale Forense di intraprendere le iniziative necessarie a tutelare il decoro della categoria. Sono le iniziative intraprese dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Trani all'indomani delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Giustizia Bonafede.
Il Consiglio degli Avvocati di Trani «all'unanimità, preso atto delle recenti esternazioni del Ministro della Giustizia avvocato Alfonso Bonafede e del risalto mediatico che ne è conseguito, in termini peraltro assolutamente lesivi dell'immagine dell'Avvocatura alla quale il Ministro stesso più volte ha dichiarato pubblicamente di appartenere; considerato altresì, anche a prescindere dall'aspetto mediatico della vicenda, il contenuto sostanziale delle sue affermazioni che lasciano presagire modifiche e riforme peggiorative dell'attuale sistema giustizia, in totale contrasto con gli interessi che l'Avvocatura e i suoi vertici stanno da tempo e con fatica proponendo al Legislatore tentando di indicare a quest'ultimo la via delle giuste riforme da proporre; ritenuto che questo Ordine e i suoi iscritti sono seriamente preoccupati dalla deriva del Ministro Bonafede rispetto alla sua funzione; Delibera: di inviare la presente al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati nel cui albo è iscritto il Ministro, affinché assuma e comunichi le iniziative che intende sostenere nei confronti del proprio iscritto; di sollecitare l'Organismo Congressuale Forense affichè assuma le iniziative più opportune su scala nazionale a tutela del decoro della professione nonché di indirizzo verso riforme costituzionalmente corrette».
Il Consiglio degli Avvocati di Trani «all'unanimità, preso atto delle recenti esternazioni del Ministro della Giustizia avvocato Alfonso Bonafede e del risalto mediatico che ne è conseguito, in termini peraltro assolutamente lesivi dell'immagine dell'Avvocatura alla quale il Ministro stesso più volte ha dichiarato pubblicamente di appartenere; considerato altresì, anche a prescindere dall'aspetto mediatico della vicenda, il contenuto sostanziale delle sue affermazioni che lasciano presagire modifiche e riforme peggiorative dell'attuale sistema giustizia, in totale contrasto con gli interessi che l'Avvocatura e i suoi vertici stanno da tempo e con fatica proponendo al Legislatore tentando di indicare a quest'ultimo la via delle giuste riforme da proporre; ritenuto che questo Ordine e i suoi iscritti sono seriamente preoccupati dalla deriva del Ministro Bonafede rispetto alla sua funzione; Delibera: di inviare la presente al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati nel cui albo è iscritto il Ministro, affinché assuma e comunichi le iniziative che intende sostenere nei confronti del proprio iscritto; di sollecitare l'Organismo Congressuale Forense affichè assuma le iniziative più opportune su scala nazionale a tutela del decoro della professione nonché di indirizzo verso riforme costituzionalmente corrette».