Cronaca
Bagni chiusi dopo le 20, una turista sporge denuncia alla Polizia
In villa i servizi sono garantiti solo 6 ore al giorno
Trani - sabato 15 agosto 2015
6.32
Nella Trani dalle mille sfaccettature le sorprese non finiscono mai e l'impensabile diventa realtà. In questo paese delle meraviglie, le stranezze, le une dopo le altre, non smettono mai di lasciare i cittadini con la bocca aperta. Il paradosso di oggi, immancabile, riguarda i bagni della Villa Comunale e la loro quasi apertura. Chi mai si sognerebbe di privare un luogo pubblico, così frequentato, della presenza di bagni pubblici? Impensabile, eppure in questa strana città, chiamata Trani, succede questo ed altro ancora.
«Mi scappa la pipì, mi scappa la pipì papà. Non ne posso proprio più, io la faccio qui». Se passeggiando per il centro storico, intorno alle ore 20, all'improvviso si ha un impellente bisogno fisiologico non si può fare altro che trattenerlo. È esattamente ciò che è successo in questi giorni ad una sfortunata turista. Dopo aver visitato le meraviglie della città, in serata la donna ha cercato un servizio sanitario e, recatasi in Villa Comunale, si è imbattuta, contro ogni sua previsione, in uno strano cartello: "Bagni aperti dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20". Il servizio, dunque, non era attivo.
La turista, dopo aver fotografato il cartello, non ha pensato due volte a rivolgersi alla Polizia Municipale per esporre una vera e propria denuncia. Nei pressi dei bagni, inoltre, per la donna il panorama non è stato proprio dei migliori. Alcune persone, infatti, trovando i servizi igienici chiusi, espletano i propri bisogni fisiologici dove meglio possono, a volte non lontano da altre persone. Un fenomeno che certo non dimostra un alto livello di civiltà.
I bagni pubblici sono gestiti dalle cooperative e, con la riduzione degli stipendi e degli orari di lavoro, i dipendenti sono costretti a chiudere prima i servizi sanitari, creando non pochi disagi a cittadini e turisti. Spesso il livello di civiltà e sensibilità di un'Amministrazione si misura dalla cura e dall'attenzione che pone verso quelle che sembrano le piccole cose di una comunità. Un servizio che dovrebbe essere garantito, di fatto, non lo è. Forse la turista prima di tornare a Trani ci penserà due volte.
«Mi scappa la pipì, mi scappa la pipì papà. Non ne posso proprio più, io la faccio qui». Se passeggiando per il centro storico, intorno alle ore 20, all'improvviso si ha un impellente bisogno fisiologico non si può fare altro che trattenerlo. È esattamente ciò che è successo in questi giorni ad una sfortunata turista. Dopo aver visitato le meraviglie della città, in serata la donna ha cercato un servizio sanitario e, recatasi in Villa Comunale, si è imbattuta, contro ogni sua previsione, in uno strano cartello: "Bagni aperti dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20". Il servizio, dunque, non era attivo.
La turista, dopo aver fotografato il cartello, non ha pensato due volte a rivolgersi alla Polizia Municipale per esporre una vera e propria denuncia. Nei pressi dei bagni, inoltre, per la donna il panorama non è stato proprio dei migliori. Alcune persone, infatti, trovando i servizi igienici chiusi, espletano i propri bisogni fisiologici dove meglio possono, a volte non lontano da altre persone. Un fenomeno che certo non dimostra un alto livello di civiltà.
I bagni pubblici sono gestiti dalle cooperative e, con la riduzione degli stipendi e degli orari di lavoro, i dipendenti sono costretti a chiudere prima i servizi sanitari, creando non pochi disagi a cittadini e turisti. Spesso il livello di civiltà e sensibilità di un'Amministrazione si misura dalla cura e dall'attenzione che pone verso quelle che sembrano le piccole cose di una comunità. Un servizio che dovrebbe essere garantito, di fatto, non lo è. Forse la turista prima di tornare a Trani ci penserà due volte.