Politica
Ballottaggio, vinca la legalità
Il circolo Sandro Pertini chiede più controlli nei seggi. Tranimò scrive al prefetto Carlo Sessa
Trani - venerdì 18 maggio 2012
10.18
Garantire il regolare svolgimento delle operazioni di voto nel turno di ballottaggio. Per raggiungere questo obiettivo, la lista Tranimò di Ugo Operamolla ha chiesto al prefetto Carlo Sessa ed alle Forze di polizia di predisporre tutte le misure idonee ad assicurare il rigoroso rispetto della legge ricordando che «è severamente vietato introdurre nelle cabine elettorali telefoni cellulari o altri dispositivi diretti a fotografare o registrare immagini», rammentando altresì che la violazione costituisce reato penalmente sanzionato con l'arresto da 3 a 6 mesi e con l'ammenda da 300 euro a 1.000 euro.
«Dagli articoli di stampa successivi alle elezioni del 6 e 7 maggio - si legge nella nota - risulta chiaro che il telefono cellulare è ormai il mezzo in tutta Italia e soprattutto nel meridione per il controllo dell'espressione del voto oggetto di scambio illecito. In tale situazione, dilagante anche nella elezione del Comune di Trani, si ritiene indispensabile sollecitare tutte le Forze dell'Ordine del territorio a porre in essere le misure ordinarie e straordinarie dirette a preservare la legalità e la libera espressione del voto, senza possibilità di controllo del voto da parte di organizzazioni illecite attraverso la foto con il cellulare».
Anche il circolo Sandro Pertini di Trani ha voluto lanciare un appello alla legalità: «Nel primo turno delle elezioni amministrative – si legge nella nota dell'associazione - abbiamo potuto constatare come spesso, per non dire sempre, all'interno dei seggi elettorali né le Forze dell'Ordine, né il presidente di seggio ed i suoi collaboratori abbiano tutelato fino in fondo la segretezza del voto: ci riferiamo ad episodi in cui degli elettori hanno espresso il proprio voto senza aver chiuso la tendina della cabina elettorale e ad episodi (a nostro avviso ben più gravi) in cui si è potuto accedere alla cabina elettorale senza essere invitati a depositare sui tavoli del seggio il proprio telefono cellulare o altri dispositivi elettronici come per esempio una fotocamera digitale. Se a ciò aggiungiamo il fatto che in quasi tutte le sezioni le schede elettorali sono state consegnate chiuse e non dispiegate come precede la legge, allora il quadro diventa più complesso e pericoloso. Nei giorni di voto per il ballottaggio speriamo che alla superficialità venga posto rimedio».
Da qui l'appello: «Invitiamo tutti i soggetti coinvolti (forze dell'ordine, presidenti di seggio, scrutatori e rappresentanti di lista) a far sì che le elezioni avvengano nel più completo rispetto delle regole, facendo innanzitutto consegnare agli elettori qualsiasi strumento che possa fotografare la scheda elettorale, consegnando la stessa scheda aperta e dispiegata e vigilando in tutti i modi prima, durante e dopo le operazioni di voto. Si adottino questi accorgimenti per evitare di incorrere nel cosiddetto voto di scambio che, in Italia e quindi anche a Trani, è ancora considerato un reato».
«Dagli articoli di stampa successivi alle elezioni del 6 e 7 maggio - si legge nella nota - risulta chiaro che il telefono cellulare è ormai il mezzo in tutta Italia e soprattutto nel meridione per il controllo dell'espressione del voto oggetto di scambio illecito. In tale situazione, dilagante anche nella elezione del Comune di Trani, si ritiene indispensabile sollecitare tutte le Forze dell'Ordine del territorio a porre in essere le misure ordinarie e straordinarie dirette a preservare la legalità e la libera espressione del voto, senza possibilità di controllo del voto da parte di organizzazioni illecite attraverso la foto con il cellulare».
Anche il circolo Sandro Pertini di Trani ha voluto lanciare un appello alla legalità: «Nel primo turno delle elezioni amministrative – si legge nella nota dell'associazione - abbiamo potuto constatare come spesso, per non dire sempre, all'interno dei seggi elettorali né le Forze dell'Ordine, né il presidente di seggio ed i suoi collaboratori abbiano tutelato fino in fondo la segretezza del voto: ci riferiamo ad episodi in cui degli elettori hanno espresso il proprio voto senza aver chiuso la tendina della cabina elettorale e ad episodi (a nostro avviso ben più gravi) in cui si è potuto accedere alla cabina elettorale senza essere invitati a depositare sui tavoli del seggio il proprio telefono cellulare o altri dispositivi elettronici come per esempio una fotocamera digitale. Se a ciò aggiungiamo il fatto che in quasi tutte le sezioni le schede elettorali sono state consegnate chiuse e non dispiegate come precede la legge, allora il quadro diventa più complesso e pericoloso. Nei giorni di voto per il ballottaggio speriamo che alla superficialità venga posto rimedio».
Da qui l'appello: «Invitiamo tutti i soggetti coinvolti (forze dell'ordine, presidenti di seggio, scrutatori e rappresentanti di lista) a far sì che le elezioni avvengano nel più completo rispetto delle regole, facendo innanzitutto consegnare agli elettori qualsiasi strumento che possa fotografare la scheda elettorale, consegnando la stessa scheda aperta e dispiegata e vigilando in tutti i modi prima, durante e dopo le operazioni di voto. Si adottino questi accorgimenti per evitare di incorrere nel cosiddetto voto di scambio che, in Italia e quindi anche a Trani, è ancora considerato un reato».