Vita di città
Beni condivisi, cittadini ed amministrazione al servizio della città
L'assessore Di Lernia: «Stiamo dando alla parola partecipazione un volto concreto»
Trani - mercoledì 27 luglio 2016
6.58
È stato presentato, in biblioteca, il regolamento comunale sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani. Proseguendo nel percorso di allargamento degli spazi di sussidiarietà orizzontale finalizzati a favorire pratiche reali di protagonismo diretto da parte della cittadinanza, l'Amministrazione Bottaro, d'intesa con la maggioranza consiliare, ha predisposto la bozza del regolamento che sancirà un vero e proprio patto di collaborazione attraverso il quale il Comune e i cittadini attivi concorderanno l'ambito degli interventi di cura, gestione condivisa o rigenerazione di beni comuni urbani.
Gli interventi di cura, gestione condivisa e rigenerazione dei beni comuni urbani, intesi quale concreta manifestazione della partecipazione alla vita della comunità saranno aperti a tutti i soggetti, singoli o raggruppati, a comitati di quartiere, formazioni sociali, anche di natura imprenditoriale.
«Il regolamento sui beni condivisi è l'ennesimo tassello che apre un grappolo di opportunità», ha dichiarato l'assessore Felice Di Lernia. «Noi stiamo cercando di creare - ha spiegato - quell'intelaiatura che consente di dare alla parola "partecipazione" un volto concreto. Un esempio di bene condiviso è l'utilizzo di un'area verde per la realizzazione di un orto urbano e di quartiere. Tutto sarà fatto con la massima trasparenza, con la massima apertura possibile per la partecipazione di tutti. Con i cittadini si stipulerà un patto nel quale verranno delineati i criteri di collaborazione. Il bene comune sarà sempre a disposizione della collettività, un modo per moltiplicare la possibilità per i cittadini di farsi carico della propria città».
Gli interventi di cura, gestione condivisa e rigenerazione dei beni comuni urbani, intesi quale concreta manifestazione della partecipazione alla vita della comunità saranno aperti a tutti i soggetti, singoli o raggruppati, a comitati di quartiere, formazioni sociali, anche di natura imprenditoriale.
«Il regolamento sui beni condivisi è l'ennesimo tassello che apre un grappolo di opportunità», ha dichiarato l'assessore Felice Di Lernia. «Noi stiamo cercando di creare - ha spiegato - quell'intelaiatura che consente di dare alla parola "partecipazione" un volto concreto. Un esempio di bene condiviso è l'utilizzo di un'area verde per la realizzazione di un orto urbano e di quartiere. Tutto sarà fatto con la massima trasparenza, con la massima apertura possibile per la partecipazione di tutti. Con i cittadini si stipulerà un patto nel quale verranno delineati i criteri di collaborazione. Il bene comune sarà sempre a disposizione della collettività, un modo per moltiplicare la possibilità per i cittadini di farsi carico della propria città».