Biblioteca, 140 candeline spente con il sorriso

Bambini, studenti, amanti della cultura, curiosi, anziani. La città di Trani si è stretta intorno alla sua biblioteca nel giorno del compleanno. Festa doveva essere e festa è stata: 140 anni, mica uno scherzo. La Giovanni Bovio indossa l'abito buono, quello delle grandi occasioni. «Se penso allo stato della biblioteca nel 2003 e guardo i risultati ottenuti in questi sette anni non posso che rallegrarmene».

Il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, non vorrebbe aggiungere altro. Di articoli, sulla biblioteca, ne sono stati scritti tanti e le polemiche non sono mai mancate, così come i dubbi sulla piena funzionalità della struttura. Tarantini non entra in collisione con i detrattori e traccia un bilancio sereno di ciò che si è fatto: «Quasi tutti i volumi sono qui, finalmente c'è una gestione all'altezza, sono stati attivati tanti servizi ed un po' tutti stanno riscoprendo il piacere di un luogo che continua ad essere il punto di riferimento, culturale e sociale, per tutte le fasce d'età. La Bovio rappresenta un luogo di studio, di conoscenza e di aggregazione, ragion per cui non mi appassiona il progetto della nascita delle biblioteche di quartiere. Ho una visione unicistica: più il patrimonio è coeso e più è fruttifero. Diverso il discorso per le biblioteche specialistiche».


Annullo filatelico

Per tutta la giornata di venerdì, nonostante la pioggia, la Giovanni Bovio è stata meta di un pellegrinaggio senza sosta. A far gli onori di casa, l'assessore alla cultura, Andrea Lovato: «Questa festa non rappresenta un punto di arrivo per la nostra biblioteca, ma solo una tappa di un cammino costante che ci vede impegnati nel processo di ammodernamento e potenziamento dei servizi. L'arrivo di una nuova direttrice (Daniela Pellegrino) andrà ad aggiungere un ulteriore tassello in un mosaico non ancora terminato: dobbiamo lavorare per reperire fondi per istituire la sezione dell'infanzia, per dotare la struttura di altri strumenti multimediali ed informatici, senza tralasciare le piccole cose quali possono essere gli armadietti per gli zaini degli studenti. Intanto apprezziamo il lavoro che la cooperativa Imago sta svolgendo e che ha permesso l'attuazione di servizi che, fino a qualche tempo fa, potevano sembrare un miraggio: dal prestito interbibliotecario dei volumi al reference qualificato per gli studenti».




A rappresentare la Provincia di Barletta, Andria, Trani, il presidente del consiglio, Luigi Nicola Riserbato. La domanda sull'istituzione a Trani della biblioteca provinciale è passaggio obbligato: «Nei prossimi giorni il consiglio provinciale sarà chiamato ad approvare lo statuto. In ballo c'è anche la questione della sede legale e dell'aumento degli assessori che consentirà di distribuire quelle deleghe, fra cui la cultura, finora assunte in pectore dal presidente. Conoscete tutti la posizione di Trani. La città rivendica legittimamente il polo culturale del nuovo ente e c'è ampia convergenza su questa aspirazione, più che legittima e mai nascosta dall'amministrazione locale. Diventare polo culturale della Bat significa poter avere a disposizione delle voci importanti nel bilancio della Bat, da destinare anche per la biblioteca provinciale».


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