Enti locali

Biblioteca di Trani, con gli scaffali un altro passo avanti.

Adesso tocca ai libri.

Se l'assessore alla Pubblica istruzione, Andrea Lovato, ne ha parlato con toni entusiastici, più aderente alla realtà è stato l'assessore all'innovazione tecnologica, Roberto Visibelli. «Vent'anni per completare una biblioteca non è cosa di cui andar fieri» ha esordito l'assessore.
Ed in effetti ieri si è consumata un'altra inaugurazione parziale della «Giovanni Bovio». Stampa e amanti della cultura sono stati chiamati a raccolta per visionare i nuovi scaffali, montati nell'arco di due settimane dalla ditta che si è aggiudicata, in seconda battuta, l'appalto per la fornitura.

Scaffali mobili, moderni e poco invasivi, simili a quelli installati presso il museo Diocesano, che dovranno contenere i restanti 80mila volumi della biblioteca di Trani, sanificati e ristrutturati, solo in attesa di collocazione. Gli scaffali infatti sono stati presentati «vuoti», ma si tratta comunque di un passo significativo verso il completamento definitivo della biblioteca, senza pace dal 1994, anno in cui fu costretta a traslocare dall'ala di Palazzo Vischi in seguito alla piena esecutività della legge sugli impianti per i pubblici uffici.



Il posizionamento degli scaffali va dunque inteso come un segnale di speranza in attesa di «vedere terra». I più pessimisti navigano a vista, ma a conti fatti, adesso, manca soltanto l'ultimo tassello: i libri, già catalogati, da inserire soltanto negli scaffali. La dr.ssa Lucia Fiore, timidamente, ipotizza una data: «Ottobre, novembre, ma a condizione che mi venga messa a disposizione un gruppo di lavoro che mi aiuti a completare il lavoro».



Al momento in biblioteca lavorano 3 dipendenti comunali, la Fiore confida in un «progetto obiettivo» che le permetta di poter gestire la situazione con molte più persone, non sarebbe male se preparate, in considerazione del patrimonio che si dovrà maneggiare e della tipologia di lavoro che si andrà a fare. «In questi mesi ho avuto gli stagisti ma non avevo gli scaffali. Adesso è il contrario. Peccato, perché con il loro aiuto e la loro competenza avremmo fatto già dei bei passi avanti». La richiesta di forza lavoro aggiuntiva sarà formalizzata a breve. Altro tempo non se ne vuol perdere.
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