Vita di città
Biblioteca di Trani, via alla fase di rilancio
Lovato: «Ora educhiamo i giovani a scoprirla e ad utilizzarla»
Trani - lunedì 8 febbraio 2010
E' partita l'operazione di rilancio della biblioteca. Con l'affidamento in gestione dei servizi alla cooperativa salentina della Imago e con la nomina (a breve) della nuova coordinatrice (Daniela Pellegrino), la Bovio inizierà una nuova fase del suo lungo e tribolato percorso. «Le biblioteche – spiega l'assessore alla cultura, Andrea Lovato – sono degli organismi viventi a tutti gli effetti, dei luoghi e degli spazi in continuo divenire. Non vogliamo vantarci di aver risolto definitivamente tutti i problemi della Bovio ma possiamo dire, senza ombra di smentita, di aver intrapreso il giusto cammino per il pieno rilancio della Giovanni Bovio. Dopo la sistemazione del patrimonio librario possiamo procedere con operazioni di più ampio respiro, tese a trasformare la biblioteca in un luogo in cui, non solo si viene a studiare, ma si possano anche utilizzare dei servizi. Per far questo dobbiamo educare i nostri giovani a scoprire le potenzialità della struttura ed a sfruttarle».
Progetto ambizioso, del quale se ne farà carico per un anno la cooperativa leccese della Imago: 60 soci lavoratori fra bibliotecari ed archivistici, 88 biblioteche gestite in tutta la Puglia. «Ma questa qui ha un fascino speciale, una vocazione culturale straordinaria» confida la responsabile, Loredana Gianfrate. Dopo averla vista non ci ha pensato due volte, candidando la Imago per l'aggiudicazione del bando. Obiettivo centrato. La bicicletta è arrivata. Ora, però, bisogna pedelare, ed anche di corsa, perché di tempo a disponizione ce n'è davvero poco e la lista delle cose da fare è interminabile. Per Trani è pronta uno staff di 12 esperti fra bibliotecari, addetti alla logistica ed all'accoglienza, catalogatori ed addetti allo sviluppo delle nuove tecnologie ed ai programmi per l'infanzia. Tutti insieme non li vedremo mai: il monte-ore è di 6650 e 4000 saranno coperte per i servizi ordinari, mediante l'utilizzo di tre, massimo quattro unità lavorative, quasi tutte di fuori Trani. A sostegno di questa squadra ci sarebbero i tre dipendenti comunali, ma sul loro utilizzo nessuno dei presenti si è voluto esperimere: «Valuteremo se il loro apporto sarà utile alla causa, altrimenti verranno spostati in altri uffici pubblici».
Alla Imago ben presto si affiancherà anche la nuova coordinatrice della biblioteca, Daniela Pellegrino, individuata mediante concorso pubblico. Il dirigente comunale Maria Dettori esclude che ci possano essere accavallamenti di competenze fra chi coordinerà la Bovio e chi la gestirà. «Non collezioniamo doppioni - dice - ed ognuno avrà il suo compito. Il lavoro sarà sinergico e senza sovrapposizioni anche perché bisognerà operare su più fronti. Dopo la fase di riorganizzazione il prossimo passo da compiere è l'informatizzazione della Bovio, attraverso la redazione di inventari telematici e la messa in rete di quanti più servizi possibili, trovando la condivisione di altre biblioteche sparse sul territorio, a partire da quelle scolastiche passando per il patrimonio della biblioteca diocesana. Contestualmente dobbiamo pensare alla razionalizzazione degli spazi esistenti. Terminata la catalogazione dei libri, abbiamo recuperato altre due stanze da utilizzare per i contenuti multimediali e per fare un'altra sala conferenze». Non solo: in programma c'è la partecipazione della Bovio a programmi culturali su scala nazionale, la possibilità di avviare dei percorsi di formazione al mondo del lavoro, senza dimenticare che la struttura, dopo quattrodici anni, non è ancora pienamente fruibile in tutte le sue componenti. E' in dubbio che molto sia stato fatto specialmente negli ultimi tempi, ma i tanti anni di dolce far nulla delle precedenti amministrazioni hanno lasciato tracce piuttosto evidenti. Ma di questo ne parleremo in altro articolo.
Progetto ambizioso, del quale se ne farà carico per un anno la cooperativa leccese della Imago: 60 soci lavoratori fra bibliotecari ed archivistici, 88 biblioteche gestite in tutta la Puglia. «Ma questa qui ha un fascino speciale, una vocazione culturale straordinaria» confida la responsabile, Loredana Gianfrate. Dopo averla vista non ci ha pensato due volte, candidando la Imago per l'aggiudicazione del bando. Obiettivo centrato. La bicicletta è arrivata. Ora, però, bisogna pedelare, ed anche di corsa, perché di tempo a disponizione ce n'è davvero poco e la lista delle cose da fare è interminabile. Per Trani è pronta uno staff di 12 esperti fra bibliotecari, addetti alla logistica ed all'accoglienza, catalogatori ed addetti allo sviluppo delle nuove tecnologie ed ai programmi per l'infanzia. Tutti insieme non li vedremo mai: il monte-ore è di 6650 e 4000 saranno coperte per i servizi ordinari, mediante l'utilizzo di tre, massimo quattro unità lavorative, quasi tutte di fuori Trani. A sostegno di questa squadra ci sarebbero i tre dipendenti comunali, ma sul loro utilizzo nessuno dei presenti si è voluto esperimere: «Valuteremo se il loro apporto sarà utile alla causa, altrimenti verranno spostati in altri uffici pubblici».
Alla Imago ben presto si affiancherà anche la nuova coordinatrice della biblioteca, Daniela Pellegrino, individuata mediante concorso pubblico. Il dirigente comunale Maria Dettori esclude che ci possano essere accavallamenti di competenze fra chi coordinerà la Bovio e chi la gestirà. «Non collezioniamo doppioni - dice - ed ognuno avrà il suo compito. Il lavoro sarà sinergico e senza sovrapposizioni anche perché bisognerà operare su più fronti. Dopo la fase di riorganizzazione il prossimo passo da compiere è l'informatizzazione della Bovio, attraverso la redazione di inventari telematici e la messa in rete di quanti più servizi possibili, trovando la condivisione di altre biblioteche sparse sul territorio, a partire da quelle scolastiche passando per il patrimonio della biblioteca diocesana. Contestualmente dobbiamo pensare alla razionalizzazione degli spazi esistenti. Terminata la catalogazione dei libri, abbiamo recuperato altre due stanze da utilizzare per i contenuti multimediali e per fare un'altra sala conferenze». Non solo: in programma c'è la partecipazione della Bovio a programmi culturali su scala nazionale, la possibilità di avviare dei percorsi di formazione al mondo del lavoro, senza dimenticare che la struttura, dopo quattrodici anni, non è ancora pienamente fruibile in tutte le sue componenti. E' in dubbio che molto sia stato fatto specialmente negli ultimi tempi, ma i tanti anni di dolce far nulla delle precedenti amministrazioni hanno lasciato tracce piuttosto evidenti. Ma di questo ne parleremo in altro articolo.