Vita di città
Bike sharing, a Trani spuntano i primi impianti
Iniziato il montaggio delle strutture. Saranno 40 le biciclette disponibili
Trani - sabato 5 febbraio 2011
A Trani sono spuntati in queste ore gli impianti di bike sharing. Per ora sono solo degli scheletri (base e tubi sporgenti), a breve diverranno postazioni pienamente fruibili. Le foto scattate questa mattina riguardano l'ingresso della villa comunale e l'uscita della stazione ferroviaria. I lavori sono dunque iniziati: sul territorio verranno posti quattro impianti (a Colonna ed in zona Castello, oltre che nei due luoghi già citati) per un totale di quaranta biciclette. Il bike sharing rientra in un progetto finanziato nel 2007 dalla Provincia di Bari che erogò al Comune di Trani circa 300mila euro per incentivi all'acquisto di biciclette, per la realizzazione di un piano parcheggio per le bici, per la sistemazione di una pista ciclabile e per il bike sharing.
Di questi 300mila euro, 70mila furono utilizzati per il bonus bici, ossia per incentivare la comunità locale all'acquisto delle biciclette. Altri 70mila euro servirono per la realizzazione della seconda pista ciclabile, mentre la parte più corposa del finanziamento (111mila euro) furono destinati per l'implementazione nel comune di Trani del sistema del bike sharing. Il servizio consiste nella disponibilità di biciclette prelevabili da chiunque presso terminal della mobilità urbana (normalmente stazione o piazze) per favorire l'intermodalità (treno-bicicletta, bus-bicicletta o auto-bicicletta). Chiunque si iscrive al servizio, ottiene una chiave personale, che consente di prelevare ed utilizzare gratuitamente una qualsiasi delle biciclette.
Il numero di postazioni e di biciclette non basterà certo a soddisfare l'utenza. Non a caso, ad ottobre del 2010, la città di Trani ha partecipato al bando per il finanziamento messo a disposizione dal Ministero dell'Ambiente per un nuovo progetto di bike sharing. A quanto è dato sapere, il finanziamento però non sarebbe stato concesso in quanto la documentazione sarebbe stata depositata presso il Ministero dell'ambiente fuori dai termini. Della qual cosa non è convinta l'assessore all'ambiente, Pina Chiarello, che attende la comunicazione del Ministero per oppore contestazione. Questo secondo progetto, vede la condivisione dei plessi scolastici, delle associazioni ambientaliste, della Stp e dell'Amet.
Di questi 300mila euro, 70mila furono utilizzati per il bonus bici, ossia per incentivare la comunità locale all'acquisto delle biciclette. Altri 70mila euro servirono per la realizzazione della seconda pista ciclabile, mentre la parte più corposa del finanziamento (111mila euro) furono destinati per l'implementazione nel comune di Trani del sistema del bike sharing. Il servizio consiste nella disponibilità di biciclette prelevabili da chiunque presso terminal della mobilità urbana (normalmente stazione o piazze) per favorire l'intermodalità (treno-bicicletta, bus-bicicletta o auto-bicicletta). Chiunque si iscrive al servizio, ottiene una chiave personale, che consente di prelevare ed utilizzare gratuitamente una qualsiasi delle biciclette.
Il numero di postazioni e di biciclette non basterà certo a soddisfare l'utenza. Non a caso, ad ottobre del 2010, la città di Trani ha partecipato al bando per il finanziamento messo a disposizione dal Ministero dell'Ambiente per un nuovo progetto di bike sharing. A quanto è dato sapere, il finanziamento però non sarebbe stato concesso in quanto la documentazione sarebbe stata depositata presso il Ministero dell'ambiente fuori dai termini. Della qual cosa non è convinta l'assessore all'ambiente, Pina Chiarello, che attende la comunicazione del Ministero per oppore contestazione. Questo secondo progetto, vede la condivisione dei plessi scolastici, delle associazioni ambientaliste, della Stp e dell'Amet.