Politica
Bilancio 2005 negativo per i DS
Corraro: «La città di Trani ha perso un altro anno inutilmente»
Trani - venerdì 30 dicembre 2005
Gli ultimi giorni di dicembre ci portano a tirare il bilancio dell'anno che inesorabilmente ci sta lasciando. La città di Trani ne ha perso un altro inutilmente. Infatti, l'attuale maggioranza che continua a promettere mare e monti, non si rende conto che Trani è ben lontana da quella città che si vuole raffigurare con tanta inutile enfasi. Se da una parte della bilancia si può mettere l'esecuzione di qualche lavoro pubblico, peraltro, già calendarizzato e finanziato da vecchie amministrazioni, e una Trani festaiola e sciupona, dall'altra parte della bilancia amaramente vanno messe una serie di sconfitte che portano la nostra città ad un declino inarrestabile.
Il 2005 sarà ricordato come l'anno che:
- ha visto aumentare paurosamente la povertà con una disoccumazione galoppante, basti guardare i tanti lavoratori posti in cassa integrazione o peggio licenziati. Infatti, molte aziende del territorio sono state costrette alla chiusura a causa di una crisi profonda del calzaturiero, della pietra, della maglieria, del commercio e di tutto l'indotto, che porta i giovani disoccupati ad abbandonare la nostra città per trovare lavoro nelle regioni del nord.
- ha visto il tentativo del Sindaco, non ancora scongiurato, di portare a Trani, un impianto per bruciare l'immondizia. L'inceneritore. Infatti, nonostante la esplicita richiesta di un referendum da parte di tantissimi cittadini, l'amministrazione per il tramite dell'Amet, ha soffocato l'iniziativa temento il confronto democratico su un argomento non previsto dal programma della destra;
- ha visto trasformare Trani con aspirazioni culturali in città festaiola. Infatti, per noi cultura significa biblioteca (da noi completata è oggi abbandonata), conservatorio ( chiuso e trasferito a Barletta per mancanza di fondi), museo ( la casa di G. Bovio da noi ristrutturata e poi abbandonata, mentre in quel posto andava aperto un museo, per raccogliere tutte le opere e gli oggetti del grande personaggio politico). Un turismo culturale non è certamente quello di sprecare soldi in feste populiste per inaugurare strade e tombini.
- ha visto una crisi profonda dell'AMET, gioiello di famiglia, che continua a macinare debiti ed a navigare a vista senza indirizzi politici e senza un piano industriale credibile;
- ha visto la chiusura dell'IPAB, istituto centenario della nostra città, con un'inutile spreco di tante risorse pubbliche;
- ha visto la nostra città subire "un pugno nello stomaco", quando tutte le aree destinate a verde pubblico, a scuole, a parcheggi e a servizi per i cittadini sono state trasformate in edificabili, provocando un enorme danno alla collettività. Per non parlare della nuovissima sorpresa dell'ultimo consiglio comunale, dove si è deliberato la vendita del nostro porto ad una società che dovrà trasformarlo e gestirlo. Argomento, come al solito, non discusso nelle sedi deputate e non approfondito in un dibattito aperto e trasparente.
Per completare, anche se non esaustivo, questo ragionamento dobbiamo dire della delusione che serpeggia fra i cittadini legata alla "sconfitta della politica", alla sconfitta del Sindaco votato perché sostenitore della fermezza e della coerenza. La sconfitta di tutti perché, oggi, governati da una maggioranza che non rispecchia la volontà dei cittadini. Un Sindaco deleggittimato che ha perso la sua fermezza, accettando nella maggioranza chi non era al suo fianco durante la campagna elettorale, chi era stato sconfitto dagli elettori.
Il Sindaco ha imbarcato di tutto e di più pur di sopravvivere. Il Sindaco ha perso la sua coerenza avendo da sempre sostenuto che nel momento in cui la sua maggioranza sarebbe venuta meno si sarebbe dimesso. Questa è l'amara verità, il 2005 sarà ricordato come l'anno in cui spesso lo statuto comunale, che è la costituzione cittadina, è stato messo "sotto i piedi" da una amministrazione che non vuole governare nel rispetto delle regole ma vuole comandare sulla testa di tutti. Quindi, ancora una volta i cittadini sono stati traditi, da una campagna elettorale falsa e ingannevole. Il 2005 non ha portato nulla di nuovo, anzi, un altro anno perso inutilmente.
Segreteria DS Trani
Il 2005 sarà ricordato come l'anno che:
- ha visto aumentare paurosamente la povertà con una disoccumazione galoppante, basti guardare i tanti lavoratori posti in cassa integrazione o peggio licenziati. Infatti, molte aziende del territorio sono state costrette alla chiusura a causa di una crisi profonda del calzaturiero, della pietra, della maglieria, del commercio e di tutto l'indotto, che porta i giovani disoccupati ad abbandonare la nostra città per trovare lavoro nelle regioni del nord.
- ha visto il tentativo del Sindaco, non ancora scongiurato, di portare a Trani, un impianto per bruciare l'immondizia. L'inceneritore. Infatti, nonostante la esplicita richiesta di un referendum da parte di tantissimi cittadini, l'amministrazione per il tramite dell'Amet, ha soffocato l'iniziativa temento il confronto democratico su un argomento non previsto dal programma della destra;
- ha visto trasformare Trani con aspirazioni culturali in città festaiola. Infatti, per noi cultura significa biblioteca (da noi completata è oggi abbandonata), conservatorio ( chiuso e trasferito a Barletta per mancanza di fondi), museo ( la casa di G. Bovio da noi ristrutturata e poi abbandonata, mentre in quel posto andava aperto un museo, per raccogliere tutte le opere e gli oggetti del grande personaggio politico). Un turismo culturale non è certamente quello di sprecare soldi in feste populiste per inaugurare strade e tombini.
- ha visto una crisi profonda dell'AMET, gioiello di famiglia, che continua a macinare debiti ed a navigare a vista senza indirizzi politici e senza un piano industriale credibile;
- ha visto la chiusura dell'IPAB, istituto centenario della nostra città, con un'inutile spreco di tante risorse pubbliche;
- ha visto la nostra città subire "un pugno nello stomaco", quando tutte le aree destinate a verde pubblico, a scuole, a parcheggi e a servizi per i cittadini sono state trasformate in edificabili, provocando un enorme danno alla collettività. Per non parlare della nuovissima sorpresa dell'ultimo consiglio comunale, dove si è deliberato la vendita del nostro porto ad una società che dovrà trasformarlo e gestirlo. Argomento, come al solito, non discusso nelle sedi deputate e non approfondito in un dibattito aperto e trasparente.
Per completare, anche se non esaustivo, questo ragionamento dobbiamo dire della delusione che serpeggia fra i cittadini legata alla "sconfitta della politica", alla sconfitta del Sindaco votato perché sostenitore della fermezza e della coerenza. La sconfitta di tutti perché, oggi, governati da una maggioranza che non rispecchia la volontà dei cittadini. Un Sindaco deleggittimato che ha perso la sua fermezza, accettando nella maggioranza chi non era al suo fianco durante la campagna elettorale, chi era stato sconfitto dagli elettori.
Il Sindaco ha imbarcato di tutto e di più pur di sopravvivere. Il Sindaco ha perso la sua coerenza avendo da sempre sostenuto che nel momento in cui la sua maggioranza sarebbe venuta meno si sarebbe dimesso. Questa è l'amara verità, il 2005 sarà ricordato come l'anno in cui spesso lo statuto comunale, che è la costituzione cittadina, è stato messo "sotto i piedi" da una amministrazione che non vuole governare nel rispetto delle regole ma vuole comandare sulla testa di tutti. Quindi, ancora una volta i cittadini sono stati traditi, da una campagna elettorale falsa e ingannevole. Il 2005 non ha portato nulla di nuovo, anzi, un altro anno perso inutilmente.
Segreteria DS Trani