Politica
Boccadoro, 70mila euro di fondi comunitari in bilico
I Verdi denunciano i ritardi del Comune di Trani
Trani - venerdì 29 agosto 2008
Un finanziamento comunitario di 70mila euro per l'oasi naturalistica di Boccadoro, già ottenuto dal Comune di Trani nell'ambito del progetto "Interreg III Italia-Albania Wet Sys B" 2000-2006, rischia di andar perso. A denunciare questo forte rischio sono i Verdi di Trani, secondo i quali il problema è dovuto al fatto che il Comune non avrebbe rendicontato la somma già incassata di 14mila euro. «Un'altra situazione - dice il capogruppo consiliare Michele di Gregorio - che dimostra come la inefficienza della amministrazione, nelle sue diversi componenti, è diventata pericolosa per l'interesse collettivo considerato che i continui ritardi rischiano di far perdere anche quei pochi finanziamenti derivanti da fonti esterne che il Comune riesce a trovare.
Il Comune di Trani, aderendo a un progetto formulato dal Comune di Ugento, è riuscito ad ottenere un finanziamento di circa 70mila euro per la valorizzazione (essenzialmente un'opera di pulizia) della zona umida di Boccadoro ritenuta un'area di particolare valore ambientale. Nonostante l'accredito già effettuato (il 21 agosto 2007) in favore del Comune della somma di euro 14mila, i lavori di pulizia dell'area previsti nel progetto non sono mai partiti. In seguito (e solo grazie) alle pressanti richieste del Comune di Ugento, capofila del progetto, di iniziare i lavori e di giustificare in che maniera erano stati spesi i soldi già ricevuti, il Comune di Trani ha indetto urgentemente una gara informale tra diverse cooperative sociali di tipo B, conclusasi con la determina dirigenziale n. 211 del 6 giugno 2008 con la quale i lavori sono stati aggiudicati in via definitiva alla cooperativa vincitrice. La stranezza - dice di Gregorio - è però che la gara è stata bandita dal Comune di Trani poiché l'Amiu, a cui era stato chiesto di eseguire i lavori, si era rifiutata di eseguirli con nota del 15 maggio 2008 in quanto sprovvista dei mezzi tecnici necessari. Un rifiuto che appare strano - sottolinea l'esponente del Sole che ride - in quanto l'Amiu gestisce la manutenzione e la cura del verde pubblico cittadino. In sostanza, l'Amiu non ha voluto guadagnare soldi messi a disposizione dall'Unione Europea per chissà quale motivo.
Ma la parte più grave sarebbe un'altra. La mancanza della rendicontazione da parte del Comune della somma già incassata - continua di Gregorio - comporterà la decadenza del finanziamento di 70mila euro e l'obbligo di restituzione dei 14mila già avuti. Per questo ora i Verdi, attraverso un'apposita interrogazione consiliare, vogliono sapere quali sono i motivi del ritardo con il quale sono stati compiuti gli adempimenti per ottenere il finanziamento; se è stata effettuata la rendicontazione delle somme già incassate dal Comune; con quale tempistica partirà l'esecuzione dei lavori nell'area umida "Boccadoro".»
Il Comune di Trani, aderendo a un progetto formulato dal Comune di Ugento, è riuscito ad ottenere un finanziamento di circa 70mila euro per la valorizzazione (essenzialmente un'opera di pulizia) della zona umida di Boccadoro ritenuta un'area di particolare valore ambientale. Nonostante l'accredito già effettuato (il 21 agosto 2007) in favore del Comune della somma di euro 14mila, i lavori di pulizia dell'area previsti nel progetto non sono mai partiti. In seguito (e solo grazie) alle pressanti richieste del Comune di Ugento, capofila del progetto, di iniziare i lavori e di giustificare in che maniera erano stati spesi i soldi già ricevuti, il Comune di Trani ha indetto urgentemente una gara informale tra diverse cooperative sociali di tipo B, conclusasi con la determina dirigenziale n. 211 del 6 giugno 2008 con la quale i lavori sono stati aggiudicati in via definitiva alla cooperativa vincitrice. La stranezza - dice di Gregorio - è però che la gara è stata bandita dal Comune di Trani poiché l'Amiu, a cui era stato chiesto di eseguire i lavori, si era rifiutata di eseguirli con nota del 15 maggio 2008 in quanto sprovvista dei mezzi tecnici necessari. Un rifiuto che appare strano - sottolinea l'esponente del Sole che ride - in quanto l'Amiu gestisce la manutenzione e la cura del verde pubblico cittadino. In sostanza, l'Amiu non ha voluto guadagnare soldi messi a disposizione dall'Unione Europea per chissà quale motivo.
Ma la parte più grave sarebbe un'altra. La mancanza della rendicontazione da parte del Comune della somma già incassata - continua di Gregorio - comporterà la decadenza del finanziamento di 70mila euro e l'obbligo di restituzione dei 14mila già avuti. Per questo ora i Verdi, attraverso un'apposita interrogazione consiliare, vogliono sapere quali sono i motivi del ritardo con il quale sono stati compiuti gli adempimenti per ottenere il finanziamento; se è stata effettuata la rendicontazione delle somme già incassate dal Comune; con quale tempistica partirà l'esecuzione dei lavori nell'area umida "Boccadoro".»