Turismo
Buon esordio per la manifestazione FAI "In carrozza per le Ville di Trani"
Beni di una bellezza architettonica sconvolgente nell’agro tranese
Trani - venerdì 23 maggio 2008
Buon esordio per la manifestazione "In carrozza per le ville di Trani" che si è tenuta domenica scorsa, organizzata dalla Delegazione FAI di Andria, Trani e Canosa, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale.
Unire il dilettevole di una bella passeggiata nell'agro tranese, respirando gli odori della fioritura primaverile della nostra campagna, all'utile della riscoperta di questo immenso patrimonio culturale di cui la maggior parte dei partecipanti (me per primo) ignorava completamente l'esistenza, è stata proprio una bella idea.
Beni di una bellezza architettonica sconvolgente che appaiono tali anche all'occhio profano del turista per caso (e mi riferisco sempre al sottoscritto); e tali restano anche nonostante i continui assalti di ladri e vandali, a cui vengono continuamente sottoposti.
E in questo, devo dire, l'amministrazione pubblica dovrebbe essere un po' più presente, perché è vero che sono beni di proprietà privata, ma sono anche un patrimonio culturale comune e per questo motivo non si possono lasciare i titolari a combattere da soli questa impari battaglia (o guerra?) contro questi nuovi barbari.
Qualche parolina sull'organizzazione? Beh, si è pagato un po' lo scotto dell'esordio e la bellissima idea di utilizzare le carrozze si è poi rivelata, alla prova dei fatti, infelice perché a metà percorso i cavalli non ce la facevano proprio più, stremati dalla fatica per le continue salite (e per il peso trasportato).
Qualcuno ha lamentato il numero esiguo di carrozze che ha costretto parecchi ad "accomodarsi" nel bus, ma, a detta degli organizzatori, reperirne un numero maggiore (specie per carenza di cavalli da traino) nell'era dominata dai motori e dalla tecnologia spinta, si è rivelata un "missione impossibile".
Antonio Capogrosso
Unire il dilettevole di una bella passeggiata nell'agro tranese, respirando gli odori della fioritura primaverile della nostra campagna, all'utile della riscoperta di questo immenso patrimonio culturale di cui la maggior parte dei partecipanti (me per primo) ignorava completamente l'esistenza, è stata proprio una bella idea.
Beni di una bellezza architettonica sconvolgente che appaiono tali anche all'occhio profano del turista per caso (e mi riferisco sempre al sottoscritto); e tali restano anche nonostante i continui assalti di ladri e vandali, a cui vengono continuamente sottoposti.
E in questo, devo dire, l'amministrazione pubblica dovrebbe essere un po' più presente, perché è vero che sono beni di proprietà privata, ma sono anche un patrimonio culturale comune e per questo motivo non si possono lasciare i titolari a combattere da soli questa impari battaglia (o guerra?) contro questi nuovi barbari.
Qualche parolina sull'organizzazione? Beh, si è pagato un po' lo scotto dell'esordio e la bellissima idea di utilizzare le carrozze si è poi rivelata, alla prova dei fatti, infelice perché a metà percorso i cavalli non ce la facevano proprio più, stremati dalla fatica per le continue salite (e per il peso trasportato).
Qualcuno ha lamentato il numero esiguo di carrozze che ha costretto parecchi ad "accomodarsi" nel bus, ma, a detta degli organizzatori, reperirne un numero maggiore (specie per carenza di cavalli da traino) nell'era dominata dai motori e dalla tecnologia spinta, si è rivelata un "missione impossibile".
Antonio Capogrosso