Territorio
Caldaie, inoltrata in Provincia la petizione di Trani
Chiesta ufficialmente la sospensione delle attività ispettive. «Sussistono dubbi in ordine agli esborsi a carico dei cittadini»
Trani - martedì 30 ottobre 2012
18.46
La petizione raccolta in occasione del forum sulle ispezioni degli impianti termici è stata inoltrata, questa mattina al presidente della giunta provinciale ed al presidente del Consiglio provinciale affinchè in autotutela, sentita la consulta provinciale per gli impianti termici, istituita o istituenda, venga sospesa ogni attività di ispezione ovvero disposto l'esonero dall'ispezione per tutti i cittadini che abbiano provveduto a mettere a norma gli impianti termici ed apportate le opportune rettifiche al regolamento provinciale adottato con delibera consiliare numero 29 del 30 dicembre 2009 tutelando il diritto all'informazione e il diritto di difesa degli utenti mediante previsione di puntuali regole procedimentali.
Lo rendono noto i promotori dell'iniziativa: l'associazione Casa del consumatore, l'associazione Consumatori utenti, l'Amea, l'Amel, l'associazione Tecnici impiantisti, Stefano Vitucci e Francesco De Noia, ideatori del movimento Trani civica. Copia della petizione verrà inviata anche al sindaco di Trani affinché venga redatto un apposito regolamento comunale, così come avvenuto in altri Comuni, al fine di rendere meno oneroso per i cittadini il peso economico degli interventi di adeguamento e snellire le pratiche burocratiche con l'istituzione di un ufficio energia operativo ed a servizio di tutti i cittadini ed ovviamente degli installatori.
Secondo i referenti di Trani civica «sussistono dubbi in ordine agli esborsi posti a carico dei cittadini per un'attività ispettiva sugli impianti termici che avrebbe dovuto concludere un procedimento mai iniziato sia con riferimento all'ambito temporale della campagna di informazione e di accertamento (dal 2008 al 2011) sia con riferimento alle sanzioni, o presunte tali, irrogate mediante un avviso in cui vengono omessi l'indicazione del responsabile del procedimento, la sottoscrizione del funzionario competente, la contestazione specifica della violazione». «Non è chiaro – si legge nel documento - anche l'iter degli atti amministrativi adottati per la scelta della società concessionaria del servizio e per la determinazione delle tariffe e delle cosiddette sanzioni. Ribadiamo la necessità di istituire la consulta per gli impianti termici a tutela delle categorie interessate. In mancanza di provvedimenti dell'amministrazione provinciale verrà depositato un esposto all'autorità giudiziaria».
Lo rendono noto i promotori dell'iniziativa: l'associazione Casa del consumatore, l'associazione Consumatori utenti, l'Amea, l'Amel, l'associazione Tecnici impiantisti, Stefano Vitucci e Francesco De Noia, ideatori del movimento Trani civica. Copia della petizione verrà inviata anche al sindaco di Trani affinché venga redatto un apposito regolamento comunale, così come avvenuto in altri Comuni, al fine di rendere meno oneroso per i cittadini il peso economico degli interventi di adeguamento e snellire le pratiche burocratiche con l'istituzione di un ufficio energia operativo ed a servizio di tutti i cittadini ed ovviamente degli installatori.
Secondo i referenti di Trani civica «sussistono dubbi in ordine agli esborsi posti a carico dei cittadini per un'attività ispettiva sugli impianti termici che avrebbe dovuto concludere un procedimento mai iniziato sia con riferimento all'ambito temporale della campagna di informazione e di accertamento (dal 2008 al 2011) sia con riferimento alle sanzioni, o presunte tali, irrogate mediante un avviso in cui vengono omessi l'indicazione del responsabile del procedimento, la sottoscrizione del funzionario competente, la contestazione specifica della violazione». «Non è chiaro – si legge nel documento - anche l'iter degli atti amministrativi adottati per la scelta della società concessionaria del servizio e per la determinazione delle tariffe e delle cosiddette sanzioni. Ribadiamo la necessità di istituire la consulta per gli impianti termici a tutela delle categorie interessate. In mancanza di provvedimenti dell'amministrazione provinciale verrà depositato un esposto all'autorità giudiziaria».