Vita di città
Calici d'Autunno, in tanti per assaporare il Moscato di Trani
La cantina Estasi ha mostrato le sue migliori produzioni
Trani - martedì 27 ottobre 2015
Si conferma come uno dei maggiori eventi enogastronomici la terza edizione di Calici d'Autunno, svoltasi sabato e domenica scorsi all'Outlet Village di Molfetta. Più di venti le aziende pugliesi che hanno preso parte a questa maratona del gusto, riuscendo a stuzzicare i palati dei partecipanti in un mix di sapori e profumi coinvolgenti: Primitivo, Negroamaro, Nero di Troia il gusto inconfondibile del Moscato di Trani doc. La cantina tranese "Estasi" ha proposto alcune delle sue migliori produzioni, attirando un gran numero di assaggiatori entusiasti dal sapore unico, dolce e delicato del suo Moscato. Da anni l'antica azienda agricola di Franco Di Filippo produce un moscato e spumanti d'eccellenza che vantano numerosi riconoscimenti anche a livello nazionale.
Il Moscato di Trani è uno dei vini più nobili e antichi di Puglia. Già negli anni intorno al Mille i Veneziani presero a far commercio di questo vino, sino a firmare un accordo in proposito con la "Dogana di Trane". Il conte di Trani, Roberto d'Angiò (sec. XIV), se ne occupò tanto da porre un limite alle esportazioni del vino di qualità dai porti del Regno di Napoli, provocando così il malumore dei mercanti Veneziani. Nel '500 il celebre viaggiatore Fra' Leandro Alberti, autore di una monumentale "Descrittione" dell'Italia ne aveva apprezzato la bontà definendolo "tanto eccellente ch'è cosa molto delicata da gustare".
Da allora il "Moscato di Trani" ha continuato a essere sempre più apprezzato, fino a giungere al 1974 allorchè con l'avvento della doc fu perfezionato e nobilitato.
Il Moscato di Trani è uno dei vini più nobili e antichi di Puglia. Già negli anni intorno al Mille i Veneziani presero a far commercio di questo vino, sino a firmare un accordo in proposito con la "Dogana di Trane". Il conte di Trani, Roberto d'Angiò (sec. XIV), se ne occupò tanto da porre un limite alle esportazioni del vino di qualità dai porti del Regno di Napoli, provocando così il malumore dei mercanti Veneziani. Nel '500 il celebre viaggiatore Fra' Leandro Alberti, autore di una monumentale "Descrittione" dell'Italia ne aveva apprezzato la bontà definendolo "tanto eccellente ch'è cosa molto delicata da gustare".
Da allora il "Moscato di Trani" ha continuato a essere sempre più apprezzato, fino a giungere al 1974 allorchè con l'avvento della doc fu perfezionato e nobilitato.