Vita di città
Carceri al collasso: interviene la CGIL
Una lettera al Sindaco di Trani per attivare iniziative concrete
Trani - venerdì 4 settembre 2009
La Funzione Pubblica CGIL Puglia ha inviato una lettera a tutti gli Amministratori (Regione, Province e Comuni tra cui anche Trani), oltre ad avere formalmente investito i prefetti delle 6 Province pugliesi, per chiedere di assumere iniziative concrete circa le responsabilità istituzionali affidate loro dalla Carta Costituzionale e per pretendere dal Governo Nazionale una chiara e netta inversione di tendenza nelle politiche penitenziarie del paese. Il sistema penitenziario regionale ha infatti ormai travalicato il limite dell'allarme.
Rischia, nel silenzio generale del Governo nazionale, di esplodere in una vera e propria crisi concreta. Nella Puglia i detenuti reclusi sono 4240 a fronte di una capienza regolamentare di 2338 posti. Percentuali di sovraffollamento che nei 15 istituti di pena della Regione sono in costante aumento e che, come nel resto del Paese, tendono a quantificarsi tra il 150 il 200%, sono innanzitutto un problema per le istituzioni di governo territoriale. E come se non bastasse a rendere più drammatica la situazione del sovraffollamento si è da ultimo aggiunto, con i suoi effetti nefasti, il Decreto Sicurezza ed il reato di clandestinità.
«C'è il concreto rischio di recrudescenza di patologie infettive quali la tubercolosi e l'epatite C, oltre che quelle trasmissibili per via epidermica come la scabbia. Questa situazione drammatica è non solo un problema di tenuta dell'ordine pubblico, ma può trasformarsi in una vera e propria crisi del sistema di assistenza sanitaria regionale, nonostante l'impegno e l'attenzione finora dimostrati dal competente Assessorato regionale nei confronti del mondo penitenziario». Infatti, in base al DPCM 1/4/2008 le Regioni hanno assunto la responsabilità nella gestione dell'assistenza sanitaria in carcere e il Governo avrebbe dovuto trasferire 157 milioni di euro per il 2008 e 163 milioni per l'anno 2009.
Le Regioni e le ASL hanno anticipato le risorse dai loro bilanci aziendali, e continuano a fronteggiare l'emergenza sanitaria in completa solitudine. Per questo la FP CGIL ha chiesto la convocazione di una conferenza straordinaria con la partecipazione di tutti i soggetti pubblici, con il Difensore civico regionale, con il Forum Regionale della salute in carcere, con il mondo dell'Associazionismo e del Volontariato che operano nel sistema penitenziario. La FP CGIL ha chiesto ai Sindaci e agli altri Amministratori locali anche di valutare di dichiarare lo stato di emergenza sanitaria nelle carceri a causa del fenomeno del sovraffollamento.
Rischia, nel silenzio generale del Governo nazionale, di esplodere in una vera e propria crisi concreta. Nella Puglia i detenuti reclusi sono 4240 a fronte di una capienza regolamentare di 2338 posti. Percentuali di sovraffollamento che nei 15 istituti di pena della Regione sono in costante aumento e che, come nel resto del Paese, tendono a quantificarsi tra il 150 il 200%, sono innanzitutto un problema per le istituzioni di governo territoriale. E come se non bastasse a rendere più drammatica la situazione del sovraffollamento si è da ultimo aggiunto, con i suoi effetti nefasti, il Decreto Sicurezza ed il reato di clandestinità.
«C'è il concreto rischio di recrudescenza di patologie infettive quali la tubercolosi e l'epatite C, oltre che quelle trasmissibili per via epidermica come la scabbia. Questa situazione drammatica è non solo un problema di tenuta dell'ordine pubblico, ma può trasformarsi in una vera e propria crisi del sistema di assistenza sanitaria regionale, nonostante l'impegno e l'attenzione finora dimostrati dal competente Assessorato regionale nei confronti del mondo penitenziario». Infatti, in base al DPCM 1/4/2008 le Regioni hanno assunto la responsabilità nella gestione dell'assistenza sanitaria in carcere e il Governo avrebbe dovuto trasferire 157 milioni di euro per il 2008 e 163 milioni per l'anno 2009.
Le Regioni e le ASL hanno anticipato le risorse dai loro bilanci aziendali, e continuano a fronteggiare l'emergenza sanitaria in completa solitudine. Per questo la FP CGIL ha chiesto la convocazione di una conferenza straordinaria con la partecipazione di tutti i soggetti pubblici, con il Difensore civico regionale, con il Forum Regionale della salute in carcere, con il mondo dell'Associazionismo e del Volontariato che operano nel sistema penitenziario. La FP CGIL ha chiesto ai Sindaci e agli altri Amministratori locali anche di valutare di dichiarare lo stato di emergenza sanitaria nelle carceri a causa del fenomeno del sovraffollamento.