Speciale
Carlo Colucci: lo chef tranese conquista Sydney
Da anni è il capo chef e fromager del GPO Cheese & Wine Room
Trani - sabato 14 luglio 2018
2.07
È tutto iniziato con un volo per l'Australia. Lì, in quel di Sydney, Carlo Colucci ha trovato la sua strada. Dopo aver studiato all'Istituto alberghiero di Molfetta e numerose esperienze lavorative, da ormai sei anni è il capo chef e fromager di GPO Cheese & Wine Room. Il ristorante è situato tra i grattacieli e i palazzi imponenti del CBD (Central Business District) di Sydney, la zona in cui si concentrano le attività commerciali e finanziarie della città, il sito della più grande concentrazione di aziende in Australia.
Ed è proprio un cittadino tranese a capo di quello che a Sydney chiamano il tempio del formaggio e che le guide culinarie del paese hanno definito "la migliore novità per i fanatici di Fromage dall'invenzione della mucca". Il talento e la passione per la cucina di Carlo ha portato il GPO Cheese & Wine Room ad essere il primo ristorante specializzato in pietanze con formaggio e fondute abbinate ai migliori vini scelti dallo staff.
Il grande lavoro di Carlo non è passato inosservato alle testate giornalistiche australiane che riconoscono il tocco di italianità nelle sue creazioni e anche in Giappone hanno parlato di lui. Lo chef tranese lavora da anni nel ristorante di Sydney con alle spalle una storia straordinaria: è stato inaugurato nel 1999 come sofisticata cantina sotterranea per formaggi artigianali al piano seminterrato del GPO, General Post Office di Sydney, un meraviglioso edificio storico, oggi tutelato come patrimonio dell'umanità, nel 2009 viene premiato come prima sala di formaggi nel creare e offrire una gamma di fondute di formaggio di alta qualità e nel 2017 viene nominato il primo ristorante a creare i primi Fonduta Burger Boards al mondo.
I piatti e le scelte di Carlo rompono ogni confine geografico, i prodotti e le 120 varietà di formaggi arrivano da ogni parte del mondo, infatti Carlo tra queste non poteva non scegliere anche i formaggi della sua terra contribuendo così a diffondere la storia della cucina italiana e pugliese nel mondo australiano.
I cittadini tranesi e le loro storie non finiscono mai di stupirci e così, magari durante un viaggio in Australia, potremmo sederci al tavolo di uno dei più importanti ristoranti di Sydney e vantarci dello chef come nostro concittadino.
Ed è proprio un cittadino tranese a capo di quello che a Sydney chiamano il tempio del formaggio e che le guide culinarie del paese hanno definito "la migliore novità per i fanatici di Fromage dall'invenzione della mucca". Il talento e la passione per la cucina di Carlo ha portato il GPO Cheese & Wine Room ad essere il primo ristorante specializzato in pietanze con formaggio e fondute abbinate ai migliori vini scelti dallo staff.
Il grande lavoro di Carlo non è passato inosservato alle testate giornalistiche australiane che riconoscono il tocco di italianità nelle sue creazioni e anche in Giappone hanno parlato di lui. Lo chef tranese lavora da anni nel ristorante di Sydney con alle spalle una storia straordinaria: è stato inaugurato nel 1999 come sofisticata cantina sotterranea per formaggi artigianali al piano seminterrato del GPO, General Post Office di Sydney, un meraviglioso edificio storico, oggi tutelato come patrimonio dell'umanità, nel 2009 viene premiato come prima sala di formaggi nel creare e offrire una gamma di fondute di formaggio di alta qualità e nel 2017 viene nominato il primo ristorante a creare i primi Fonduta Burger Boards al mondo.
I piatti e le scelte di Carlo rompono ogni confine geografico, i prodotti e le 120 varietà di formaggi arrivano da ogni parte del mondo, infatti Carlo tra queste non poteva non scegliere anche i formaggi della sua terra contribuendo così a diffondere la storia della cucina italiana e pugliese nel mondo australiano.
I cittadini tranesi e le loro storie non finiscono mai di stupirci e così, magari durante un viaggio in Australia, potremmo sederci al tavolo di uno dei più importanti ristoranti di Sydney e vantarci dello chef come nostro concittadino.