Vita di città
Carlucci-portaborse, terzo round
L’Onorevole ci scrive e spiega: «Non c’è stato alcun risarcimento»
Trani - venerdì 23 ottobre 2009
Sulla vicenda che ha visto coinvolta l'Onorevole Gabriella Carlucci ed una sua ex collaboratrice, abbiamo ricevuto (e pubblichiamo) una nota giunta dalla segreteria romana del Deputato del PdL:
«In merito agli articoli riportati da alcuni organi di informazione e dal vostro sito in cui vengo additata come l'unica che pagherebbe i suoi collaboratori in nero, tengo a precisare che i fatti riportati sono ancora soggetti al giudizio di appello, perché ho dato mandato di impugnare la sentenza del tribunale di Roma che a mio parere è assolutamente iniqua ed ingiusta.
Esprimo la mia meraviglia ed il mio dissenso per il fatto che qualcuno, che non saprei dire essere direttamente la signora Celestina o chi per essa, abbia permesso di rendere pubblici parti di atti e documenti che fanno parte di un fascicolo che dovrà essere ancora esaminato dai giudici d'appello. Trovo tutto questo veramente vergognoso e vorrei esprimere il mio disappunto al riguardo.
La parzialità con cui sono stata trattata, peraltro, trova il suo fondamento nel fatto che in tutti gli articoli che ho avuto modo di leggere in questi giorni, si parla di risarcimento, mentre, invece nessun risarcimento v'è stato e ne è stato disposto. Al contrario, nessuno si è preoccupato di riferire ai lettori che la signora Celestina è tutt'ora sotto procedimento penale, in quanto è stata rinviata a giudizio dalla Procura della Repubblica di Roma per un furto perpetrato ai miei danni.
Sull'intera vicenda con la signora Celestina, però, non voglio andare oltre, perchè vorrei che i magistrati fossero assolutamente sereni nel valutare i fatti, senza subire condizionamenti sia pure indiretti dalle notizie riportate dai mezzi di comunicazione, avendo la sottoscritta assoluta fiducia dell'imparzialità degli stessi».
On. Gabriella Carlucci
Deputato Popolo delle Libertà
«In merito agli articoli riportati da alcuni organi di informazione e dal vostro sito in cui vengo additata come l'unica che pagherebbe i suoi collaboratori in nero, tengo a precisare che i fatti riportati sono ancora soggetti al giudizio di appello, perché ho dato mandato di impugnare la sentenza del tribunale di Roma che a mio parere è assolutamente iniqua ed ingiusta.
Esprimo la mia meraviglia ed il mio dissenso per il fatto che qualcuno, che non saprei dire essere direttamente la signora Celestina o chi per essa, abbia permesso di rendere pubblici parti di atti e documenti che fanno parte di un fascicolo che dovrà essere ancora esaminato dai giudici d'appello. Trovo tutto questo veramente vergognoso e vorrei esprimere il mio disappunto al riguardo.
La parzialità con cui sono stata trattata, peraltro, trova il suo fondamento nel fatto che in tutti gli articoli che ho avuto modo di leggere in questi giorni, si parla di risarcimento, mentre, invece nessun risarcimento v'è stato e ne è stato disposto. Al contrario, nessuno si è preoccupato di riferire ai lettori che la signora Celestina è tutt'ora sotto procedimento penale, in quanto è stata rinviata a giudizio dalla Procura della Repubblica di Roma per un furto perpetrato ai miei danni.
Sull'intera vicenda con la signora Celestina, però, non voglio andare oltre, perchè vorrei che i magistrati fossero assolutamente sereni nel valutare i fatti, senza subire condizionamenti sia pure indiretti dalle notizie riportate dai mezzi di comunicazione, avendo la sottoscritta assoluta fiducia dell'imparzialità degli stessi».
On. Gabriella Carlucci
Deputato Popolo delle Libertà