Territorio
Casa del parto, si tornerà a nascere a Trani
Sarà attivata presso l'ospedale e sarà interamente gestita da ostetriche. Lo annuncia la direzione dell'Asl di Barletta-Andria-Trani
Trani - mercoledì 27 giugno 2012
17.35
Sarà la prima Casa del Parto della Regione Puglia. La Asl BT ha approvato il protocollo che permetterà di attivare a Trani la Casa del parto interamente gestita da ostetriche per tornare a nascere in maniera del tutto naturale. Il lavoro di elaborazione, coordinato da Antonio Sanguedolce (Direttore Sanitario Asl BT), è durato proprio nove mesi ed è il frutto di una collaborazione interdisciplinare tra consultori, ostetriche, ginecologi, psicologi e pediatri. Il servizio in una prima fase sarà attivato presso l'ospedale e permetterà alle donne che avranno una serie di precisi requisiti previsti dal protocollo di partorire in maniera fisiologica.
Le Case del Parto sono molto note nel nord Europa e in Italia ci sono esperienze pubbliche ad Anzio e a Rovigo in ambiente ospedaliero, altre e più collaudate esperienze provengono da strutture private a gestione totalmente extraospedaliera e a pagamento.
«Abbiamo iniziato il nostro mandato direzionale un anno fa avendo già in mente quest'idea suggestiva che costituisce un chiaro esempio - dice Giovanni Gorgoni, Direttore Generale Asl BT - di come il piano di rientro e di riordino ospedaliero può essere uno strumento per creare opportunità di evoluzione assistenziale e non solo vincoli finanziari. La Casa del Parto a Trani permetterà di tornare al parto naturale e fisiologico. Il servizio chiaramente ha una serie di garanzie: la vicinanza, entro i limiti previsti dalla normativa, della unità operativa di Ostetricia e Ginecologia e del reparto di Pediatria dell'ospedale di Bisceglie, la presenza discreta di personale medico soprattutto nella fase di avvio e la stretta collaborazione del consultorio».
Il servizio sarà attivato nei prossimi mesi e sarà interamente gratuito e gestito da ostetriche.
Le Case del Parto sono molto note nel nord Europa e in Italia ci sono esperienze pubbliche ad Anzio e a Rovigo in ambiente ospedaliero, altre e più collaudate esperienze provengono da strutture private a gestione totalmente extraospedaliera e a pagamento.
«Abbiamo iniziato il nostro mandato direzionale un anno fa avendo già in mente quest'idea suggestiva che costituisce un chiaro esempio - dice Giovanni Gorgoni, Direttore Generale Asl BT - di come il piano di rientro e di riordino ospedaliero può essere uno strumento per creare opportunità di evoluzione assistenziale e non solo vincoli finanziari. La Casa del Parto a Trani permetterà di tornare al parto naturale e fisiologico. Il servizio chiaramente ha una serie di garanzie: la vicinanza, entro i limiti previsti dalla normativa, della unità operativa di Ostetricia e Ginecologia e del reparto di Pediatria dell'ospedale di Bisceglie, la presenza discreta di personale medico soprattutto nella fase di avvio e la stretta collaborazione del consultorio».
Il servizio sarà attivato nei prossimi mesi e sarà interamente gratuito e gestito da ostetriche.