Vita di città
Caso De Amicis, la dirigente della scuola replica a Loconte
Gasbarro: «È in corso una vera campagna di odio e diffamazione nei confronti del circolo»
Trani - lunedì 15 febbraio 2016
19.07 Comunicato Stampa
La nota stampa di Antonio Loconte, rappresentante cittadino di Riva Destro, non ha lasciato indifferente Paola Valeria Gasbarro, dirigente del primo circolo didattico "De Amicis", che ha prontamente replicato con un proprio comunicato alle accuse.
«In un anno ci sono undici mesi - spiega la dirigente scolastica - durante i quali si può parlare e agire in tutti i modi possibili sulla collocazione degli edifici scolastici e sul loro utilizzo (e il primo circolo didattico "De Amicis" ha tante volte sollecitato senza successo questa riflessione). Poi c'è un mese, un mese soltanto, durante il quale si svolgono le iscrizioni degli alunni (dal 22 gennaio al 22 febbraio). Il momento è delicato: i genitori pensano al futuro dei loro figli, immaginano rischi e vantaggi delle diverse soluzioni, poi decidono e iscrivono i bimbi presso la scuola che ritengono migliore per il proprio piccino (e nel nostro caso in genere lo fanno per la vicinanza dell'abitazione e per la nota bravura delle maestre dell'infanzia e della primaria)».
«Le riflessioni dei genitori - prosegue - meritano rispetto e silenzio. Invece, proprio in queste quattro settimane, si è scatenata una vera campagna di odio e di diffamazione nei confronti del primo circolo "De Amicis". Una campagna fatta per le strade, nelle piazze e soprattutto a mezzo stampa (giornali e internet). Una campagna vergognosa, che ovviamente descriverà tutti coloro che l'hanno ideata e la stanno portando avanti. Il "De Amicis" ha già segnalato in moltissime occasioni che l'autorizzazione all'uso delle aule del San Paolo è stata concessa con nota protocollo n.18018 del 22 aprile 2015. Detta autorizzazione è stata firmata dal viceprefetto Iaculli, commissario straordinario al Comune di Trani. Loconte è invitato a venire presso questa scuola in qualsiasi momento per prendere visione di tutti gli atti documentali che desidera visionare sulla questione. Invito tutti coloro che vogliono effettuare verifiche a seguire il signor Loconte».
«Per quanto riguarda le comunicazioni fornite ai genitori tramite il sito web e nell'open day - dice ancora la dirigente - si precisa che si tratta di chiarezza dovuta, in quanto al momento delle iscrizioni le scuole devono fornire tutte le indicazioni sull'offerta formativa della scuola e sulla sua organizzazione. Cosa c'è di strano e di diverso dagli anni passati? Scherzosamente, si può dire che il sig. Loconte non ha studiato bene la Storia. Infatti lo stesso tipo di comunicazione doverosa e chiara è stata fatta anche lo scorso anno ai genitori. E infatti ci sono due classi prime già quest'anno al San Paolo. Ci si chiede perché tutta questa brutta attenzione per il "De Amicis" e per l'uso legittimo del proprio per il plesso San Paolo. Nel frattempo, nel silenzio e nel disinteresse di tutti, ci sono scuole a Trani - aggiunge - che stanno chiudendo definitivamente i battenti. Mentre ci sono altre scuole che stanno prendendo tante, tante, tante iscrizioni di alunni. Tante che forse bisognerà costruire palazzi nuovi per accoglierle tutte. Nessuno si chiede se anche in certi casi ci sono autorizzazioni del viceprefetto Iaculli che giustificano certi Far West? E nessuno si chiede - conclude - se i genitori sanno che ad oggi in quelle scuole non ci sono aule per i loro figli appena iscritti?».
«In un anno ci sono undici mesi - spiega la dirigente scolastica - durante i quali si può parlare e agire in tutti i modi possibili sulla collocazione degli edifici scolastici e sul loro utilizzo (e il primo circolo didattico "De Amicis" ha tante volte sollecitato senza successo questa riflessione). Poi c'è un mese, un mese soltanto, durante il quale si svolgono le iscrizioni degli alunni (dal 22 gennaio al 22 febbraio). Il momento è delicato: i genitori pensano al futuro dei loro figli, immaginano rischi e vantaggi delle diverse soluzioni, poi decidono e iscrivono i bimbi presso la scuola che ritengono migliore per il proprio piccino (e nel nostro caso in genere lo fanno per la vicinanza dell'abitazione e per la nota bravura delle maestre dell'infanzia e della primaria)».
«Le riflessioni dei genitori - prosegue - meritano rispetto e silenzio. Invece, proprio in queste quattro settimane, si è scatenata una vera campagna di odio e di diffamazione nei confronti del primo circolo "De Amicis". Una campagna fatta per le strade, nelle piazze e soprattutto a mezzo stampa (giornali e internet). Una campagna vergognosa, che ovviamente descriverà tutti coloro che l'hanno ideata e la stanno portando avanti. Il "De Amicis" ha già segnalato in moltissime occasioni che l'autorizzazione all'uso delle aule del San Paolo è stata concessa con nota protocollo n.18018 del 22 aprile 2015. Detta autorizzazione è stata firmata dal viceprefetto Iaculli, commissario straordinario al Comune di Trani. Loconte è invitato a venire presso questa scuola in qualsiasi momento per prendere visione di tutti gli atti documentali che desidera visionare sulla questione. Invito tutti coloro che vogliono effettuare verifiche a seguire il signor Loconte».
«Per quanto riguarda le comunicazioni fornite ai genitori tramite il sito web e nell'open day - dice ancora la dirigente - si precisa che si tratta di chiarezza dovuta, in quanto al momento delle iscrizioni le scuole devono fornire tutte le indicazioni sull'offerta formativa della scuola e sulla sua organizzazione. Cosa c'è di strano e di diverso dagli anni passati? Scherzosamente, si può dire che il sig. Loconte non ha studiato bene la Storia. Infatti lo stesso tipo di comunicazione doverosa e chiara è stata fatta anche lo scorso anno ai genitori. E infatti ci sono due classi prime già quest'anno al San Paolo. Ci si chiede perché tutta questa brutta attenzione per il "De Amicis" e per l'uso legittimo del proprio per il plesso San Paolo. Nel frattempo, nel silenzio e nel disinteresse di tutti, ci sono scuole a Trani - aggiunge - che stanno chiudendo definitivamente i battenti. Mentre ci sono altre scuole che stanno prendendo tante, tante, tante iscrizioni di alunni. Tante che forse bisognerà costruire palazzi nuovi per accoglierle tutte. Nessuno si chiede se anche in certi casi ci sono autorizzazioni del viceprefetto Iaculli che giustificano certi Far West? E nessuno si chiede - conclude - se i genitori sanno che ad oggi in quelle scuole non ci sono aule per i loro figli appena iscritti?».